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38enne fermato per la morte di figlia e madre

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CC di Augusta e di Lentini hanno fermato un 38enne che le telecamere di videosorveglianza hanno visto allontanarsi

Le indagini coordinate dal Sostituto procuratore, Maria Chiara Vedovato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa e condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo della Compagnia di Augusta e della Stazione di Lentini, hanno preso il via la stessa sera dell’8 luglio scorso quando il personale del 118 ha allertato i militari dopo il ritrovamento del cadavere in stato di decomposizione della cinquantaseienne riverso su un divano della sua abitazione.

Mancava però l’anziana madre che, dalle immagini di alcune telecamere della videosorveglianza, era stata vista allontanarsi da casa insieme al 38enne che è stato fermato.

L’uomo, A. R. dopo diverse ore di ininterrotti accertamenti ha fornito agli inquirenti indicazioni rivelatesi utili anche al ritrovamento della salma dell’anziana all’interno di un garage nel centro di Lentini.

38enne fermato per la morte di figlia e madre

Il corpo della donna, com’è stato rilevato nel corso del sopralluogo operato dai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, era stato occultato in una bara e avvolto in una pellicola di plastica.

Tuttavia “il sospettato ha continuato a negare ogni coinvolgimento attivo nella morte delle donne, fornendo una serie di versioni ritenute dall’Autorità giudiziaria non attendibili sulla scorta degli elementi raccolti e che hanno indotto il pubblico ministero ad emettere il provvedimento di fermo”.

L’uomo è titolare di un’agenzia di pompe funebri a Lentini. Secondo quanto hanno fatto sapere gli investigatori, nel settembre dello scorso anno il 38enne era stato convolto in un’inchiesta sull’occultamento di cadavere di un anziano ex bancario di Lentini, Francesco Di Pietro, ritrovato nelle campagne circostanti chiuso in un sacco mortuario da almeno un mese. L’ex bancario frequentava l’impresario di pompe funebri come pure la rispettiva madre e sarebbe morto per cause naturali probabilmente mentre era in compagnia della donna. A. R. dopo il ritrovamento dei resti in decomposizione di Di Pietro, era stato fermato con l’accusa di soppressione di cadavere.

Intanto per la morte delle due donne gli investigatori stanno valutando l’eventuale coinvolgimento di altre persone nella soppressione delle donne e nell’occultamento del cadavere dell’anziana.

38enne fermato per la morte di figlia e madre

Al momento sono stati sottoposti a sequestro gli immobili dove sono stati rinvenuti i cadaveri e quelli nella disponibilità dell’indagato, nonché le autovetture in uso a quest’ultimo.

La vicenda è comunque ancora da comprendere e necessità di ulteriori approfondimenti. Era iniziata la serata di giovedì scorso in un appartamento di via Gorizia a Lentini, popoloso centro della parte nord della provincia di Siracusa, dopo una chiamata dei vicini al 112 poiché sentivano cattivo odore provenire da quella casa. Gli operatori del 118 intervenuti avevano trovato su un divano il cadavere già in decomposizione di una donna di 56 anni, Lucia Marino.

La donna viveva in quella casa con l’anziana madre, Francesca Oliva, 89 anni, di cui però non c’era traccia. Due giorni dopo, la sera di sabato scorso, il cadavere della donna è stato trovato in un garage, avvolto nel cellophane e deposto all’interno di una bara di zinco. Anche quel corpo era ormai in decomposizione.

Mentre sui luoghi dei due ritrovamenti intervenivano i Carabinieri della sezione scientifica di Catania e poi quelli del RIS di Messina che ancora ieri hanno eseguito accertamenti, i Carabinieri di Lentini e di Augusta hanno scandagliato la vita privata delle due donne e hanno esaminato le registrazioni delle telecamere di video sorveglianza della zona.

38enne fermato per la morte di figlia e madre

In alcune, si vede l’anziana madre in compagnia di un uomo, A. R. che è stata posto in stato di fermo.

La Procura, in un comunicato, spiega che i video mostrano l’anziana donna, durante “quelle che probabilmente erano state le ultime ore di vita della figlia” nei pressi della casa di famiglia “mentre si allontanava dalla stessa unitamente all’uomo”.

Cosa sia accaduto con certezza non si sa ancora e si attendono gli esami delle due autopsie, una eseguita ieri, l’altra lo sarà nelle prossime ore, per capire come siano morte le due donne e chi delle due per prima.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)


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