Non solo la sconfitta. Il pesante 3-0 subito dalla Juve Stabia allo Stadio Braglia contro il Modena, nell’undicesima giornata di Serie BKT, lascia strascichi pesanti anche sul fronte disciplinare. Il Giudice Sportivo, avv. Emilio Battaglia, nella riunione del 4 novembre, ha infatti ufficializzato i provvedimenti, e per le Vespe è arrivata l’ennesima “beffa” oltre al danno.
La Squalifica e l’Errore nel Verbale
Il dirigente Alberto Gerbo è stato squalificato per una giornata effettiva di gara. La motivazione ufficiale recita: “per avere, al 23° del secondo tempo, alzandosi dalla panchina, contestato in modo irrispettoso l’operato arbitrale”.
Tuttavia, come emerge dalle cronache della partita, il verbale contiene un evidente errore di trascrizione: l’episodio non è avvenuto al 23′ della ripresa, bensì al 23′ del primo tempo. Un dettaglio non da poco, che si lega a uno degli episodi più controversi della gara, ancor prima del contestato rigore del 2-0.
Cosa Ha Scatenato la Protesta: L’Incredibile Fuorigioco sul Retropassaggio
La protesta di Gerbo, che fatichiamo a immaginare “irrispettosa”, data “la signorilità e l’educazione” del dirigente, è scaturita da un errore tecnico arbitrale definito “evidente”.
L’azione incriminata ha visto un chiaro retropassaggio di un difensore del Modena verso il proprio portiere. Sulla traiettoria si è inserito l’attaccante della Juve Stabia, Candellone. Incredibilmente, il secondo assistente ha sollevato la bandierina, segnalando un fuorigioco.
Come noto, e come dovrebbe essere noto a un assistente di Serie B, il retropassaggio volontario sana qualsiasi posizione di fuorigioco. Anche se Candellone si fosse trovato oltre l’ultimo difensore (con solo il portiere tra sé e la linea di porta), non sarebbe mai potuto essere fuorigioco.
La responsabilità, però, non è solo dell’assistente. L’arbitro, che aveva piena visione dell’azione e del “retropassaggio” del difensore modenese, aveva l’autorità e il dovere di non fischiare, ignorando la segnalazione errata del suo collaboratore.
Il Danno e la Beffa: Juve Stabia nel Mirino?
Questo episodio, sommato al rigore concesso al Modena con l’ausilio di un VAR “depotenziato” (come analizzato dopo la gara), e ad altri falli e ammonizioni mancate, ha cementato la sensazione di una direzione arbitrale “lesiva nei particolari e nelle condotte generiche” dell’imparzialità.
Ora, al danno della sconfitta si aggiunge la beffa: Alberto Gerbo sarà costretto a saltare la prossima gara, privando mister Abate di un supporto importante in panchina.
Resta l’amara considerazione, diffusa nell’ambiente gialloblù, che mentre il “sestetto” arbitrale sarà regolarmente in giro per l’Italia a dirigere altre gare, magari commettendo altri errori “marchiani”, a pagare è solo la Juve Stabia. La frustrazione è palpabile: la sensazione è che questi errori, siano essi o frutto di malafede (cosa gravissima che vogliamo escludere) per “gratificare i poteri forti” o di semplice e scandalosa incompetenza, colpiscano sempre le “piccole” società, considerate “poco o per niente” nei piani alti del calcio italiano.





