Un tassello fondamentale per la rinascita del centro storico di Castellammare di Stabia è stato posato con l’avvio ufficiale dei lavori di restauro del Convento di San Francesco.L’imponente intervento, finanziato dal Ministero della Cultura con 4 milioni di euro, rappresenta il primo lotto di un ambizioso programma volto al recupero dell’intera insula conventuale un luogo carico di storia e identità per la comunità stabiese da tempo in attesa di un’azione concreta di riqualificazione.
Presentazione e conferenza stampa
La presentazione dell’avvio del cantiere è avvenuta nel corso di un incontro nell’aula consiliare di Palazzo Farnese, sede del Municipio di Castellammare di Stabia, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Luigi Vicinanza; del soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli e per le Province di Caserta e Benevento, Mariano Nuzzo; del Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare, don Salvatore Abagnale; e del legale rappresentante dell’Ente Seminario “San Giovanni Bosco”, Ciro Tatto.
Un progetto corale, come sottolineato da tutti i presenti, che vede la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, il Comune e l’Arcidiocesi di Sorrento – Castellammare lavorare insieme per un obiettivo comune.
“Siamo di fronte a un’opera che non è solo un intervento edilizio, ma un’azione concreta per contrastare il degrado e restituire alla città un luogo simbolico,” ha dichiarato con orgoglio il sindaco Luigi Vicinanza. “Il restauro del Convento di San Francesco si inserisce in una più ampia strategia di rilancio del centro storico, destinando questo spazio alla cultura, all’accoglienza e all’inclusione. È un’opera bellissima che contiamo di restituire presto alla città e agli abitanti del quartiere”.
“L’avvio del cantiere segna un passaggio fondamentale nel percorso di rinascita culturale e urbana di Castellammare di Stabia,” ha affermato il Soprintendente Mariano Nuzzo. “Intervenire su un complesso di così alto valore storico e simbolico significa non solo tutelare un bene architettonico di pregio, ma restituirlo alla collettività come luogo vivo e generativo.La Soprintendenza ha creduto fortemente in questo progetto”. L’intervento, promosso dalla Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Napoli, è il risultato di un Accordo di Valorizzazione siglato nel novembre 2023 con gli enti proprietari – Comune di Castellammare di Stabia, Seminario “San Giovanni Bosco” e Arcidiocesi di Sorrento – Castellammare.
Il progetto
Il progetto prevede il recupero architettonico del magnifico chiostro trecentesco e degli ambienti conventuali attualmente in disuso. La nuova vita del complesso seguirà una vocazione polifunzionale:
- Piano terra: Spazi per eventi e attività culturali.
- Primo piano: Laboratori e corsi di formazione dedicati ai giovani.
- Secondo piano: Una struttura ricettiva con funzione di ostello per promuovere un turismo consapevole e integrato con il tessuto cittadino.
Grande è l’attesa anche da parte della comunità ecclesiale. “Chiedo alla ditta di avere un ‘cuore di madre’ in questo cantiere, un’opera che il centro antico attende con ansia da fin troppo tempo,” ha dichiarato don Salvatore Abagnale, Vicario Generale dell’Arcidiocesi. “Oggi ci viene offerta una possibilità concreta di veder realizzata un’opera che non ha solo un valore storico e urbanistico, ma anche sociale”.
Termine dei lavori
La progettazione, coordinata dalla Soprintendenza, è a cura degli architetti Paolo Di Maio e Fabio Mosca, che insieme all’architetto Brunella Como seguiranno la direzione dei lavori.
L’impresa aggiudicataria, Minerva Restauri Srl, avrà il compito di completare l’intervento entro il febbraio 2027, restituendo così alla città di Castellammare di Stabia non solo un monumento restaurato ma un nuovo cuore pulsante di vita sociale e culturale.








