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Adnkronos) – È un momento "decisivo per il destino dell'Italia, dell'Europa e dell'Occidente" che richiede consapevolezza del "tempo grave che stiamo attraversando", che richiede quindi "lealtà e responsabilità".Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo di Bruxelles il 20 e 21 marzo. "Seguiamo con grande preoccupazione la ripresa dei combattimenti a Gaza che mette a repentaglio gli obiettivi ai quali tutti lavoriamo: il rilascio i tutti gli ostaggi e una fine permanente delle ostilità così come il pieno ripristino di una piena assistenza umanitaria nella Striscia", ha affermato la premier in Senato. "Come da tre anni a questa parte, tema centrale del Consiglio europeo in materia geopolitica sarà la guerra di invasione russa all'Ucraina.
In questi giorni ho sentito molte ricostruzioni che non ho condiviso e voglio cogliere questa importante occasione per ribadire alcuni punti fermi, e per me centrali", ha sottolineato Meloni. "La nostra ferma e totale condanna della brutale aggressione all'Ucraina, così come il nostro sostegno al popolo ucraino, non sono mai stati in discussione, fin da quella terribile notte del 24 febbraio 2022 che ha scioccato il mondo", ha rimarcato la presidente del Consiglio. Sin dall'invasione russa dell'Ucraina "scegliemmo da che parte stare, con chiarezza, condannando duramente un'aggressione militare che metteva a rischio le fondamenta stesse del diritto internazionale, e dando il massimo sostegno al popolo ucraino, che stava ricordando al mondo come la libertà fosse la cosa più preziosa della quale ogni essere umano dispone, e cosa fosse l'amor di Patria.Lo facemmo senza tentennamenti, perché ci sono momenti nei quali, inevitabilmente, i leader si distinguono dai follower, e chi ha a cuore l'interesse nazionale non lo baratta per una manciata di voti facili". "A distanza di oltre tre anni, arrivati nel frattempo al governo della Nazione, quella scelta di campo è rimasta immutata.
Non soltanto per Fratelli d'Italia, ma per l'intera maggioranza di centrodestra, che ha sempre e compattamente votato per questa linea", ha sottolineato la presidente del Consiglio. "Questo impegno lo rivendichiamo davanti al mondo, con orgoglio e determinazione.L'Italia – ha rimarcato Meloni – si è dimostrata una Nazione solida e credibile, che ha una posizione chiara, e che rivendica il suo spazio sullo scenario globale.
Una Nazione che rispetta i propri impegni internazionali, a pieno titolo protagonista in Europa e in Occidente, e per questo anche una Nazione il cui parere conta". Meloni in Senato ha ribadito che "l'invio di truppe italiane in Ucraina non è mai stato all'ordine del giorno così come riteniamo che l'invio di truppe europee proposto da Francia e Regno Unito sia un'opzione molto complessa, rischiosa e poco efficace". Tutti in piedi dai banchi del governo quando la premier ha espresso solidarietà nei confronti del Capo dello Stato, più volte vittima di attacchi da parte della portavoce del ministro degli Esteri russo.Con determinazione "voglio dire che siamo al fianco del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ogni qual volta viene attaccato per la sola ragione di aver ricordato chi sono gli aggressori e chi gli aggrediti", ha detto la premier. Per quanto riguarda i dazi, il quadro internazionale "è complesso e in costante evoluzione, tenuto conto che gli Stati Uniti hanno attivato misure simili anche nei confronti di altre Nazioni, ma io sono convinta che si debba continuare a lavorare, con concretezza e pragmatismo, per trovare un possibile terreno d'intesa e scongiurare una 'guerra commerciale' che non avvantaggerebbe nessuno, né gli Stati Uniti né l'Europa", ha detto la presidente del Consiglio. "E credo che non sia saggio cadere nella tentazione delle rappresaglie che diventano un circolo vizioso nel quale tutti perdono", ha messo in guardia. "Se è vero che i dazi imposti sulle merci extra Ue possono teoricamente favorire la produzione interna, in un contesto fortemente interconnesso come quello delle economie europea e statunitense – ha sottolineato Meloni – il quadro si complica". "I dazi possono facilmente tradursi in inflazione indotta, con la conseguente riduzione del potere d'acquisto delle famiglie e il successivo innalzamento dei tassi da parte della Bce per contrastare il fenomeno inflattivo, come abbiamo già visto.
Risultato: inflazione e stretta monetaria che frena la crescita economica.Non sono certa, insomma, che sia necessariamente un buon affare rispondere ai dazi con altri dazi", ha detto la premier. "Per questo – ha aggiunto – credo che le energie dell'Italia debbano essere spese alla ricerca di soluzioni di buonsenso tra Stati Uniti ed Europa, dettate più dalla logica che dall'istinto, in una ottica di reciproco rispetto e di convenienza economica". Sulla questione immigrazione, "non dimentico il nostro impegno sulle soluzione innovative, come tra tutte, in prima battuta, il protocollo Italia-Albania che il Governo è determinato a portare avanti, anche alla luce dell'interesse e del sostegno mostrato da sempre più nazioni europee.
Penso sia chiaro a tutti che se nella nuova proposta di Regolamento si propone di creare centri per i rimpatrii in Paesi terzi è grazie al coraggio dell'Italia, che anche su questo ha fatto da apripista", ha sottolineato. Applausi e standing ovation hanno salutato l'augurio della premier a Papa Francesco di ''poterlo vedere il prima possibile ristabilito del tutto".Il primo ad alzarsi in piedi è stato il vicepremier Antonio Tajani, seguito dagli altri ministri e da tutti i senatori in Aula. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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