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Adnkronos) – "Per le malattie ematologiche e onco-ematologiche non esistono fattori di prevenzione e quindi la diagnosi in molti casi è piuttosto tardiva.Nonostante questo, abbiamo dei risultati interessanti che soprattutto negli ultimi anni stanno rivoluzionando l'approccio terapeutico dei pazienti, ottenendo delle prospettive di guarigione e di lunga sopravvivenza sempre migliori.
Grazie all'innovazione disponiamo di terapie sempre più personalizzate".Lo ha detto Armando Santoro, direttore del Cancer Center di Humanitas e professore universitario di Oncologia di Humanitas University, in occasione della presentazione – oggi a Roma – della campagna #SavingTime, la prima iniziativa di Lilly nell'area dei tumori ematologici.
Obiettivo: ricordare i progressi della ricerca scientifica e dare voce ai bisogni di cura ancora oggi insoddisfatti di circa mezzo milione di italiani. I tumori del sangue "colpiscono varie fasce d'età – spiega Santoro – Ad esempi i linfomi e i mielomi multipli prevalentemente i più giovani, mentre le leucemie linfatiche croniche e il linfoma follicolare interessano le persone anziane.Quindi siamo di fronte ad una popolazione di pazienti estremamente eterogenea". Nel mese dedicato alla sensibilizzazione sui tumori del sangue, "campagne come '#SavingTime.
Più tempo grazie alla ricerca sui tumori del sangue', sono assolutamente importanti per informare, comunicare, mettere un certo tipo di allarme e spingere anche a porsi il problema – conclude l'oncologo – Che vuol dire non ritardare il fatto di rivolgersi a un medico, a uno specialista, a un ematologo in presenza di sintomi iniziali che possono far sospettare qualche patologia". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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