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Adnkronos) – “Sono colpevole di aver ucciso Daniele Di Giacomo. Ho meditato tanto in carcere, so che aveva tre bambini piccoli e ho distrutto la vita di molte persone”. Prendendo la parola nel corso dell’udienza in aula bunker a Rebibbia Valentino Ruggiero ha confessato l’omicidio del trentottenne freddato lo scorso 14 settembre a Tor Bella Monaca con diversi colpi di arma da fuoco davanti al bar tabacchi in via Paolo Ferdinando Quaglia. Ruggiero, accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione per l’agguato in cui era rimasta ferita a un ginocchio anche la compagna della vittima, in una dichiarazione spontanea davanti ai giudici della Terza Corte di Assise a Roma si è detto dispiaciuto “per quello che è successo, non tanto per me perché io il mio debito lo pagherò ma ho distrutto la mia famiglia, la famiglia di Di Giacomo. Chiedo infinitamente scusa”.
Alla base del delitto, secondo quanto ricostruito nelle indagini della Squadra Mobile coordinate dal pm Paolo Ielo, ci sarebbe stato un debito di circa 20mila euro, che Ruggiero aveva ripagato solo in parte e dovuto a un danneggiamento dell’auto che aveva preso a noleggio dalla società di Di Giacomo. Ma un fattore scatenante sarebbe stato anche quello sentimentale. L'uomo infatti, aveva sottolineato il gip, nutriva "più di un sospetto’’ sul fatto che la donna ferita, compagna della vittima ed ex di Ruggiero, "avesse intrapreso una relazione con Di Giacomo ma che tale frequentazione fosse iniziata quando formalmente il loro rapporto era ancora in vita e, in più, fosse stata la causa della sua definitiva rottura’’. In alcuni messaggi alla nuova compagna scriveva "è guerra aperta’’ e aggiungeva "con questi me ce devo ammazza". Nella prossima udienza, il 14 ottobre, arriveranno le richieste della procura per Ruggiero, difeso dall’avvocato Alessandro Marcucci. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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