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Adnkronos) – ''E’ stata una vicenda traumatica che mi ha cambiato la vita, il Matteo che è stato per 25 anni non c’è più, ne sono uscito completamente vuoto, rivedo quelle immagini tutti i giorni”.Lo ha detto Matteo Falcinelli, il ragazzo legato e malmenato dalla polizia di Miami lo scorso febbraio durante un arresto, ascoltato oggi dai pm di Roma che su quanto accaduto hanno aperto un fascicolo per lesioni a carico di ignoti. “Voglio risposte e giustizia per far sì che quello che è successo a me non succeda a qualcun altro.
Continuo a essere in cura psichiatrica e psicologica, sto prendendo psicofarmaci, è dura andare avanti”, ha aggiunto il 25enne arrivando a piazzale Clodio accompagnato dalla madre e dal legale che lo assiste, l’avvocato Alessandro Maresca.Falcinelli ha ripercorso i momenti che lo hanno più segnato in questa vicenda, durante il suo arresto in Florida. “Il momento dell’incaprettamento è stato il più duro, ho pensato di morire: il dolore e la mancanza di respiro era troppo da sopportare, in quegli istanti ho pensato anche a farla finita’’. "Oggi è il primo passo – interviene l’avvocato Maresca – Nel fascicolo al momento sono contestate le lesioni ma la procura sta valutando la sussistenza del reato di tortura.
La procura chiederà la collaborazione a organi locali per atti di indagine e accertamenti e poi bisognerà vedere se eventualmente procederà il prosecutor americano”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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