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Adnkronos) – Un italiano su tre ha una vaga idea di che cosa sia l’Intelligenza Artificiale (33,9%) e una quota simile afferma di non saperne nulla (31,9%).Fra i più informati, prevalgono quanti affermano di saperne abbastanza (25%), mentre solo uno su dieci dichiara di essere molto informato sull’argomento (9,2%).
Prevedibilmente, ad essere informate ‘molto’ e ‘abbastanza’ sull’argomento sono le fasce d’età più giovani (tra i 18-24enni sono il 62,5%; tra i 25-34enni il 56,3%).All’aumentare dell’età diminuisce gradualmente la percentuale di quanti si dichiarano molto informati e cresce quella relativa a chi non ne sa nulla.
Lo rileva il 36esimo Rapporto Italia di Eurispes. Rispetto alla sua utilità, la maggioranza del campione si esprime positivamente (65,8%), come anche sull’idea che sia controllabile (54,1%); ma la maggior parte del campione concorda anche nell’affermare che sia pericolosa (57,4%) e che si sostituirà all’uomo (54,2%).Meno condivisa è l’opinione che ci pentiremo di averla creata (47,6%). La maggioranza di chi ha dichiarato di conoscere in qualche misura l’Intelligenza Artificiale, afferma però di non averla mai provata (53,9%); circa un rispondente su tre ne ha fatto un uso sporadico (una volta/qualche volta, 33,4%) e solo il 12,7% la utilizza frequentemente/abitualmente.
L’età e la dimestichezza con la tecnologia fanno la differenza anche in questo caso: non hanno mai provato ad usare l’AI il 73% degli over 64, il 60,7% dei 45-64enni, il 49,8% dei 35-44enni, il 42,9% dei 25-34enni e solo il 26,1% degli under 24; questi ultimi nel 52,8% dei casi l’hanno usata una volta/qualche volta.Chi ha provato ad utilizzare l’AI lo ha fatto spinto dalla curiosità di vedere come funzionasse (72,4%) e per motivi di svago/gioco (63,7%).
Il 46% l’ha utilizzata per lavoro e il 41,5% per motivi di studio. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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