Contrastare la pandemia e far ripartire il Paese, queste sono le nostre priorità. Intitola così il proprio post su facebook il ministro dello sport, Spadafora.
S
tiamo lavorando ogni giorno col Cts, confido che entro fine mese si possa ricominciare a fare sport. Ne ho parlato in questa intervista al Messaggero che vi invito a leggere:
Ministro Spadafora, lei è responsabile dello Sport ma è stato anche uno degli artefici della nascita di questo governo e del dialogo col Pd. Siamo alle battute finali?
Non siamo alle battute finali del governo, tanto meno del dialogo col Pd o con Leu, e se parliamo nel merito dei temi non vedo perché il confronto non dovrebbe continuare anche con Iv.
Come giudica l’azione di questo esecutivo? Lo ritiene immobile e impiantato?
Il governo si è trovato a rispondere a un’emergenza inimmaginabile, sia sanitaria che economica. Ci siamo riusciti grazie a un lavoro di squadra che va difeso e proseguito. I numeri della campagna vaccinale dimostrano che la risposta è stata rapida e efficace, ma c’è ancora molto da fare per la ripresa.
La posizione del M5S? Con Conte fino alla morte o ritiene che sia possibile un altro esecutivo?
La nostra posizione è quella di rispondere alle emergenze del Paese come abbiamo fatto finora, col presidente Conte e questa squadra, cercando di risolvere i problemi dei cittadini e insieme con l’ambizione di cambiare volto all’Italia grazie al Piano Next Generation.
Conte ter o rafforzamento del governo come indicato dal presidente del Consiglio?
Il governo si rafforza smettendo di discutere e concentrandoci tutti, governo e forze politiche, sui temi, sui ristori, sulla ripresa, sulla diminuzione dei contagi e la riapertura delle attività, a partire da scuole, cultura e sport.
Giusto cambiare questo esecutivo?
Lo trovo irresponsabile, perché costringerebbe a uno stop mentre le persone sono preoccupate per il lavoro, l’economia, le scuole, il ritorno alla vita sociale. Dobbiamo cambiare solo i toni: nel merito le soluzioni si trovano, molte sono già state trovate.
M5S ha scritto che nessun suo ministro è sacrificabile. Ha timori?
Molti timori, gliene elenco solo alcuni: dare risposta ai tanti giovani che temono di dover cambiare i propri progetti di vita, aumentare il numero dei volontari del Servizio civile, far arrivare nuovi sostegni ai lavoratori e alle associazioni sportive, far tornare le persone a fare sport, vedere finalmente i giovani giocare in ogni campetto, risolvere la questione della governance dello sport in vista delle olimpiadi di Tokyo.
Davvero è così complicato trovare un punto di equilibrio con Recovery Plan? Quando arriverà in Cdm?
Domani, poi la parola passerà al Parlamento. La bozza è molto migliorata, in particolare su industria 4.0, digitalizzazione, scuola, lavoro, green economy, proroga del Superbonus sull’edilizia al 110%. Ciascuna voce del Piano avrà un impatto eccezionale sulle nuove generazioni, cambierà il volto del Paese, aumenterà le opportunità per i giovani.
Una crisi in piena pandemia comporta dei rischi per il Paese?
Si rischia di bloccare i nuovi ristori, che vanno approvati nei prossimi giorni, e perdere il treno del Recovery Plan dopo l’enorme lavoro fatto per ottenere queste risorse: un errore imperdonabile.
Cosa si sente di dire ai parlamentari che potrebbero essere l’ago della bilancia se Renzi dovesse strappare? Crede in un gruppo di Responsabili?
Credo piuttosto nella responsabilità degli attuali parlamentari di maggioranza, compresi quelli di Iv.
Se si arrivasse al voto anticipato pensa che sia possibile un’alleanza con il Pd?
E’ una prospettiva seria e che mi trova d’accordo, chiaramente va discussa e condivisa con gli attivisti. Al governo abbiamo dimostrato che si può collaborare bene nell’interesse del Paese.
Ora quali sono le priorità?
Contrastare la pandemia e far ripartire il Paese: ma per farlo occorre una squadra ben affiatata e il massimo sforzo di tutti.
Tanti ragazzi ancora costretti a casa. Lei sta portando avanti una battaglia per ripartire.
Stiamo lavorando ogni giorno col Cts nella massima collaborazione per definire quanto e cosa riaprire nelle diverse zone: confido che entro fine mese si possa ricominciare a fare sport, con i limiti che saranno previsti, e in tutta sicurezza.
Lascia un commento