Le parole di Maran in conferenza stampa
Rolando Maran, allenatore del Chievo Verona, ha parlato in conferenza stampa: “Stimoli? “Vogliamo interrompere la mini-serie negativa che ci ha visto non portare a casa quanto meritavamo e prendere più gol del dovuto. Il problema è che incontriamo il Napoli: in campionato sta facendo cose straordinarie e solo una squadra l’ha fermata ed ha spesso finito le partite in goleade. Dovremo alzare il livello di attenzione senza farci perdere la convinzione di poter fare risultato soffrendo insieme ed essendo coraggiosi nel provare di andare a pungere”.
E’ cambiato anche al modo di approcciare alle gare con le grandi? “Bisogna credere sempre nel proprio lavoro trovando quelle certezze che ti aiutano ad affrontare gare come quelle con le big”.
Che partita ho preparato? “Abbiamo cercato di essere forti in quel che sappiamo fare tipo portare densità di giocatori sulla palla. Dovremo marcare bene lo spazio senza concederglielo. Loro sono maestri sul lungo, sullo stretto, nel lungo e nel largo. E’ difficilissimo, ma dovremo fare quel che sappiamo provando a dare il massimo”. Differenze tra Samp e Napoli? “Il Napoli cura meglio l’ampiezza ed il Napoli ha nelle corde anche la fase di non possesso. Proveremo a trovare gli spazi giusti anche per allentare la pressione. Sarò contento se farò risultato”.
Attacco miglior difesa? “Il nostro modo di intendere il calcio ci suggerisce di non essere mai passivi contro nessuno. Se restiamo lì sperando di non prender gol è solo questione di tempo… Il Napoli ha una rosa che può sopperire all’assenza di un calciatore. Contro qualunque avversario bisogna allungare la squadra avversaria e dunque vale anche per il Napoli. Se non lo fai, diventa difficile per chi è strutturato come noi”.
Pressing del Napoli? “Anche la Samp fa un lavoro simile con pressione alta ma noi siamo stati più bravi ad uscire. Conta quello che facciamo noi”.
Giocato con una punta? “Castro è più attaccante che centrocampista e lo stesso vale anche per Birsa, cerchiamo di capire in base alle esigenze cosa ci serve di più. Al di là degli interpreti, che cambiano in base alle loro caratteristiche il ruolo, noi dovremo fare il nostro. Ognuno ha le proprie caratteristiche”.
Hamsik? “Speriamo che lo festeggi al San Paolo il gol del record, coronerebbe una carriera straordinaria e, dunque, meglio che lo faccia davanti al proprio pubblico. Ho avuto la fortuna di vederlo a 17 anni…” Palle alte? “Se vai a vedere i dati, noti che non è un punto debole del Napoli soprattutto in Italia. Chiedete a Sarri perché lasca i tre davanti sulle palle inattive”.
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