Lega Pro, predisposto un piano emergenza Covid. Il comunicato integrale della Lega Pro con tutte le norme previste in caso di contagi nelle squadre
Lega Pro, predisposto un piano emergenza Covid
La Lega Pro ha predisposto un vero e proprio decalogo riguardante i casi in cui si presentino diversi contagi nelle squadre impegnate nel campionato. L’intento principale è ovviamente quello di uniformare quanto previsto per questi casi per la Serie A e B anche al mondo della Serie C.
La regola generale resta quella in base alla quale la gara si disputa in ogni caso in cui le due squadre abbiamo almeno 13 giocatori disponibili della prima di squadra (compreso un portiere).
Di seguito il comunicato ufficiale della Lega Pro al riguardo e la nota del Presidente, Francesco Ghirelli.
“La Lega Italiana Calcio Professionistico;
– considerata prioritaria l’esigenza di tutelare la salute e la sicurezza pubblica di tutti gli addetti ai
lavori, calciatori, staff e arbitri;
– considerate le attuali problematiche derivanti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, le quali
hanno comportato, tra le altre, il necessario rinvio di alcune gare del Campionato di Serie C stagione
sportiva 2020/2021;
– considerata l’esigenza di garantire, nella stagione sportiva 2020/2021, la disputa e la conclusione di
tutte le competizioni organizzate dalla Lega Italiana Calcio Professionistico nell’interesse delle
società associate, dei tifosi, dei licenziatari dei diritti audiovisivi e degli sponsor;
– vista la “specificità” del calcio professionistico di Lega Pro e considerato che le società associate
debbono far fronte, da un lato al puntuale adempimento delle prescrizioni sanitarie dettate dalle
competenti Autorità e, dall’altro lato, a tutta l’organizzazione logistica ed operativa connessa allo
svolgimento dell’attività ufficiale;
– preso atto delle disposizioni di cui all’Allegato I del Regolamento della UEFA Champions League e al
Regolamento UEFA Europa League, approvato dal Comitato Esecutivo dell’UEFA il 3 agosto 2020;
– fermo restando e fatto salvo quanto previsto da eventuali provvedimenti delle Autorità statali, locali
e/o della Federazione Italiana Giuoco Calcio
delibera
di adottare, limitatamente alla disputa delle gare ufficiali del Campionato Serie C della corrente
stagione sportiva (con esclusione quindi della fase di play off e play out), la seguente
regolamentazione per disciplinare le modalità di svolgimento dell’attività ufficiale nell’ipotesi in cui
venga accertata la positività al virus SARS-CoV-2 di calciatori dei club partecipanti alla predetta
competizione:
1. nell’eventualità in cui uno o più calciatori della stessa squadra risulti/risultino positivo/i al
virus SARS-CoV-2 a seguito dei test eseguiti entro le 48 ore antecedenti la gara (“Indicazioni
generali per la pianificazione, organizzazione e gestione delle gare di calcio professionistico in
modalità “a porte chiuse”, finalizzate al contenimento dell’emergenza epidemiologica da
COVID-19”, Versione del 22 giugno 2020 – Aggiornamento aspetti Medici, 28 settembre 2020)
la società, che dovrà comunque attenersi alle disposizioni di cui alla Circolare del Ministero
della Salute del 18 giugno 2020 (0021463-18/06/2020-DGPRE-DGPRE-P), avente ad oggetto
“Modalità attuative della quarantena per i contatti stretti dei casi COVID-19, in particolari
contesti di riferimento, quali l’attività agonistica di squadra professionista”), ha l’obbligo di far
svolgere, immediatamente, al Gruppo squadra un ciclo di test mediante “tampone rinofaringeo” ovvero a mezzo diverso accertamento effettuato in conformità al protocollo
sanitario di volta in volta vigente.
1.1. Qualora i casi di positività al virus siano riscontrati nei calciatori della società ospitante,
in attesa di conoscere l’esito del predetto immediato ciclo di test/accertamenti, che
comunque dovrà pervenire almeno quattro ore prima del calcio d’inizio, il club stesso potrà
richiedere alla Lega Pro il posticipo dell’orario della gara in programma. Solamente qualora la
gara sia programmata dopo le ore 20.30, la Lega potrà disporre il posticipo al giorno
successivo.
1.2 Qualora i casi di positività al virus siano riscontrati nei calciatori della società ospitata, in
attesa di conoscere l’esito del predetto immediato ciclo di test/accertamenti, il club stesso
potrà richiedere alla Lega Pro di posticipare la gara in programma fino al giorno successivo
per oggettive e comprovate problematiche di carattere logistico ed organizzativo connesse
alla trasferta. In proposito, si precisa che il posticipo al giorno successivo, con orario che
verrà individuato dalla Lega Pro, potrà essere concesso solo a condizione che venga
rispettata la calendarizzazione in essere e comunque che vengano garantiti almeno due
giorni liberi prima dello svolgimento della gara successiva;
2. fermo quanto disposto dal punto 1, la gara sarà regolarmente disputata, purché la società in
questione, una volta ottenuti i risultati dei predetti test/accertamenti, possa schierare almeno
13 calciatori della rosa della prima squadra – tra i quali almeno un portiere – che siano risultati
negativi al virus SARS-CoV-2.
Qualora siano disponibili meno di 13 calciatori della rosa della prima squadra – tra i quali
almeno un portiere – che siano risultati negativi al virus SARS-CoV-2, su istanza del club
interessato, la Lega potrà autorizzare il rinvio della gara e la riprogrammazione della stessa
alla prima data utile.
Qualora non sia possibile, nel rispetto della calendarizzazione in essere, la riprogrammazione
della gara entro il termine della stagione regolare, l’istanza di rinvio sarà rigettata e la gara
verrà regolarmente disputata;
3. nel caso in cui, a seguito dell’avvenuto posticipo disposto dalla Lega Pro, la società
richiedente non abbia ottenuto i risultati dei test nelle tempistiche indicate al punto 1, o
decida comunque di non disputare la gara, la stessa sarà attinta dalla sanzione della perdita
della gara con il punteggio di 0-3, senza l’applicazione dell’ulteriore penalizzazione di un
punto in classifica, irrogata dal competente Organo di Giustizia;
4. in deroga a quanto disposto dai punti 1 e 2, qualora, in un arco temporale di cinque giorni
solari consecutivi, quattro o più calciatori della rosa della prima squadra di una società
dovessero risultare positivi al virus SARS-CoV-2, la stessa potrà, una sola volta nell’arco della
stagione regolare del Campionato Serie C 2020-2021, inoltrare alla Lega Pro istanza di rinvio
della sola gara di campionato successivamente in programma, purché la richiesta venga
formulata entro le 48 ore che ne precedono la disputa.
Qualora l’istanza venga accolta, la gara verrà riprogrammata in una data stabilita, con
provvedimento non sindacabile, dal Presidente della Lega Pro.
Qualora non sia possibile, nel rispetto della calendarizzazione in essere, la riprogrammazione
della gara entro il termine della stagione regolare, l’istanza di rinvio sarà rigettata e la gara
verrà regolarmente disputata;
5. Ogni istanza proposta ai sensi delle presenti disposizioni, dovrà essere inoltrata a mezzo pec
alla Lega Italiana Calcio Professionistico (segreteria-legapro@legalmail.it) con allegata, a
pena di inammissibilità, la documentazione comprovante la sussistenza dei presupposti a
fondamento della richiesta.
Resta inteso che le presenti disposizioni regolamentari potranno subire delle modifiche in ragione
dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria da COVID 19 nonché in funzione dei protocolli sanitari che
saranno adottati nel corso della corrente stagione sportiva”.
Di seguito la nota ufficiale con le impressioni del Presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli.
“La salute e la sua tutela sono priorità imprescindibili, presupposti essenziali per lo svolgimento dell’attività agonistica”. Da questa premessa parte la lettera che Francesco Ghirelli, Presidente Lega Pro, ha spedito ai presidenti e ai medici sportivi dei club di C con le disposizioni per le gare in riferimento al prolungamento dell’emergenza socio-sanitaria.
Tenuto conto del mutato quadro regolamentare, Lega Pro ha ritenuto necessario predisporre un piano di emergenza e normare il caso in cui, in attuazione del protocollo FIGC, all’esito dei tamponi effettuati nelle 48 ore antecedenti la disputa di una partita, dovessero emergere uno o più casi di positività al Covid-19. La finalità è quella di adottare una disciplina uniforme.
“Alla base di questa iniziativa ci sono elementi fondamentali come il buon senso, la tempestività, il rapporto tra i club – spiega Ghirelli – ma anche la necessità di avere una bussola che guidi i comportamenti collettivi in una situazione che si evolve costantemente. Nei limiti del possibile, dobbiamo cercare di anticipare i problemi in un campionato imprevedibile come quello di quest’anno. La preoccupazione che viviamo è forte, ma è forte anche la consapevolezza che dobbiamo saperla gestire.”
“È emersa chiaramente la necessità – conclude Ghirelli – che le squadre, in occasione di ogni match ufficiale, applichino la procedura per far fronte agli adempimenti previsti dai vigenti protocolli. Siamo consci che la procedura comporta oneri ulteriori per i club, ma la salute è la guida di ogni nostra azione, e sapere governare situazioni di rischio limita l’impatto della diffusione della pandemia sulla collettività”.
a cura di Natale Giusti