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Le proposte di Legambiente per gli incendi in Sicilia, ribattute dall’Assessore Regionale al Territorio

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Il presidente regionale di Legambiente Sicilia fa delle proposte contro gli incendi. Il Governo Regionale con l’Assessore al Territorio le ribatte.

Ogni anno l’Isola durante l’estate è soggetta a numerosi incendi che causano notevoli danni lambendo anche zone abitate come di recenteIncendi attorno Palermo, sfollate circa 80 persone”.

In merito il Presidente della Regione Nello Musumeci aveva dichiarato sulla propria pagina Fb “CARO PIROMANE, TI PIACE IL FUOCO? VAI ALL’INFERNO! Mi piacerebbe guardarli negli occhi e chiedere: perché date fuoco alla vita, perché volete distruggere la bellezza del nostro paesaggio. Poi prevale il senso di giustizia e penso che i piromani che nella notte scorsa hanno dolosamente appiccato focolai per il solo gusto di distruggere, andrebbero arrestati e buttata la chiave. Si occupi di questo la riforma della giustizia proposta dal governo al Parlamento, perché abbiamo un solo timore: riuscire a prendere qualcuna di queste canaglie e vederla di nuovo circolare liberamente. In settimana andrò personalmente a vedere i danni. Intanto lasciatemi dire: bravi i nostri uomini del corpo forestale, bravi i pompieri e molto bene il sistema di protezione civile. Ma dovremmo utilizzarli in caso di calamità naturali, non perché un bastardo ha deciso di appiccare il fuoco. Vadano all’inferno, se proprio gli piace giocare con le fiamme”.

Legambiente Sicilia con un comunicato del proprio presidente Gianfranco Zanna, aveva fatto un appello “Siamo stanchi delle lacrime di coccodrillo e di riunioni sterili. Chiediamo più prevenzione, le mappe dei terreni andati a fuoco ed una macchina organizzativa più efficiente”.

Il Presidente della Regione, Nello Musumeci, aveva quindi invitato Legambiente Sicilia ad avanzare delle proposte per sconfiggere la piaga degli incendi nell’isola.

E l’associazione non si è tirata indietro facendo pervenire a Musumeci alcuni suggerimenti che, sottolineano da Legambienteabbiamo proposto negli anni e che sono sempre stati inascoltati”.

<<Innanzitutto – scrive l’associazione di Legambiente Sicilia – chiediamo all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente di rivedere subito l’ rganigramma del Corpo Forestale Regionale destinando a funzioni sul campo ed al potenziamento dei distaccamenti forestali il tanto personale in divisa che oggi è assegnato ad uffici le cui mansioni possono essere svolte da altro personale tecnico e amministrativo della Regione. Chiediamo allo Stato di potenziare i reparti dei Carabinieri Forestali in Sicilia, occorre personale specializzato e ben organizzato per le attività di controllo del territorio e per le indagini su tali reati contro l’ambiente. Chiediamo all’Assemblea Regionale Siciliana di varare urgenti norme sanzionatorie per impedire ogni utilizzazione economica delle aree percorse da incendi, perché oggi le pene sono rigorose sulla carta ma solo per la distruzione dei boschi, mentre ormai gli incendi interessano prevalentemente aree non boscate. Occorre dimostrare in concreto e con ogni mezzo possibile che la distruzione di un’area verde costituisce un danno collettivo, sperando così di stimolare comportamenti di controllo sociale. Chiediamo all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente di emanare un atto di indirizzo e disporre delle ispezioni a tappeto affinché i catasti comunali delle aree percorse dal fuoco vengano redatti in modo tempestivo e con contenuti esaustivi ai fini dell’applicazione dei vincoli, vengano resi pubblici sui siti web, sanzionando i Comuni e gli uffici inadempienti. Occorre redigere, ogni anno il rapporto regionale sui dati degli incendi, ripristinando la pubblicazione sul sito web del Corpo Forestale Regionale. Occorre rivedere la distribuzione dei presidi territoriali antincendio per garantire la tutela di Aree Naturali Protette e Siti Natura 2000, da alcuni anni particolarmente aggrediti dagli incendi dolosi. Infine è necessaria l’emanazione di Linee guida per gli interventi a tutela delle formazioni vegetali naturali e per l’intervento nelle aree non demaniali, valorizzando quella particolare previsione della legge regionale che tutela tutto il patrimonio vegetazionale e non solo i boschi.

“Speriamo che almeno alcune di queste proposte – conclude Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – vengano accolte e su queste si possa, finalmente, lavorare per cercare di smuovere dall’immobilismo una Regione inadempiente per fermare lo scempio e la distruzione provocati dagli incendi che ogni anno si ripetono in Sicilia. Infatti, ancora oggi, la Regione non ha firmato l’accordo con i Vigili del fuoco per gli straordinari e per avere, quindi, più squadre antincendio. In genere la firma veniva apposta a giugno, comunque sempre tardi. Questo dimostra ancora una volta le inadempienze e le responsabilità della Regione. Infine, chiediamo pene più severe per i delinquenti che appiccano il fuoco e annunciamo che ci costituiremo parte civile in tutti i processi, nel caso in cui venisse arrestato in flagranza di reato un piromane”>>.

Dal tenore stizzoso la replica dell’Assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro dell’attuale Governo di centrodestra Siciliano “I suggerimenti del presidente regionale di Legambiente, Gianfranco Zanna, in tema di lotta agli incendi, sono da una parte privi di fondamento e, dall’altra, già superati. Zanna, infatti, dimentica che la Regione non ha potestà legislativa sulle norme sanzionatorie o interdittive e dimentica pure che i dati sulle superfici percorse dal fuoco, nel 2018, sono già stati illustrati in una conferenza stampa e riportati dai vari mass-media“.

“Le sue proposte, il presidente di Legambiente -continua l’esponente del governo Musumeci – avrebbe fatto bene a farle anche al precedente governo regionale (di centrosinistra con Governatore Rosario Crocetta), ma non ci risulta che ciò sia mai avvenuto, così come per quanto riguarda il potenziamento del Corpo forestale in Sicilia. Zanna, infatti, non ha mai suggerito di eliminare la norma sul blocco del turn-over – approvata, con la nostra opposizione, nel 2015 su proposta del governo Crocetta – che ha di fatto bloccato il ricambio generazionale dell’organico e il suo potenziamento”.

“In ogni caso, comunque – aggiunge Cordaro – oggi non è tempo di polemiche, ma della stagione antincendio che dobbiamo continuare ad affrontare con i nostri valorosi uomini in divisa sul campo (appena cinquecento per tutta l’Isola), contando nella fattiva collaborazione degli amministratori locali e in sinergia con i siciliani perbene, ai quali chiediamo di essere le prime sentinelle a salvaguardia del nostro straordinario e spesso violato territorio”.

Nell’immagine di copertina: il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci con l’Assessore regionale al Territorio Toto Cordaro. Al lato il noto simbolo di Legambiente Sicilia.

A

dduso Sebastiano

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