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La Virtus Lanciano vede spalancarsi il baratro della Lega Pro

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                                     Dopo la pesante sconfitta contro la Salernitana, gli abruzzesi vedono la Lega Pro.

 

Troppo brutto per essere vero. Questa è la definizione, che secondo il nostro modesto punto di vista, incarna maggiormente l’opaca prestazione che è costata alla Virtus Lanciano la sconfitta per 4 – 1 contro la Salernitana, nel match di andata valido per la sfida play – out (gara di ritorno prevista per il prossimo 8 giugno a Salerno). Una dèbacle netta, in una gara senza storia, come gli stessi protagonisti del match hanno confermato al termine della contesa, sebbene il trainer dei granata, Menichini, abbia dichiarato, forse, più per circostanza, di come il discorso salvezza non sia ancora chiuso per i suoi. “Si tratta di partite che durano 180’, e anche se il nostro vantaggio è netto, non dovremo commettere l’errore di sottovalutare l’impegno. La storia del calcio ci dimostra che ogni risultato è possibile.”

Decisamente meno possibilista, il tecnico dei rossoneri, Primo Maragliulo: “Oggi abbiamo fornito una prestazione mediocre sotto tutti i punti di vista. Loro sono riusciti a preparare questo match alla perfezione, mentre noi sembravamo con la testa altrove. Non dico che andremo a Salerno per fare una scampagnata, ma sono perfettamente cosciente che la situazione per noi è gravemente compromessa. Mi spiace per questo meraviglioso pubblico che era accorso in massa per sostenerci. A loro chiedo scusa.”

Ora, alla squadra di Maragliulo, servirà un autentico miracolo per evitare una retrocessione che, dopo 4 anni di permanenza nella serie cadetta, sembra essere abbastanza prossima. Per evitare la Lega Pro, infatti, i rossoneri dovranno vincere in quel di Salerno con almeno 4 reti di scarto.

Tornando al match, la squadra abruzzese, che ha perso per infortunio Vastola dopo appena 6’, rimpiazzato da Aquilanti, ha dalla sua la scusante di essersi presentata all’appuntamento più importante della stagione senza 3 pedine fondamentali come Ferrari, Giandonato e Di Francesco, elementi che spesso hanno fatto la differenza in questa rimonta virtussina, che sembra essere destinata ad essere vana. Approccio al match abbastanza “molle” quello dei frentani, parsi in ritardo di condizione, e troppi distratti nella fase difensiva e in quella di non possesso, con una Salernitana, che, invece, si è mostrata pimpante e tonica, con una condizione atletica veramente invidiabile. I granata, inoltre, hanno fatto valere il loro maggiore tasso tecnico, con elementi dall’indubbio valore come Donnarumma, Coda e Zito, sebbene tutta la squadra campana abbia fornita una prestazione maiuscola, una delle migliori del campionato.

Il match di ritorno, francamente, lascia poco adito alle speranze di salvezza frentana, anche in virtù della migliore condizione evidenziata dall’undici di Menichini. A meno di clamorosi coupe di theatre, sempre possibili nel calcio, la formazione guidata dalla famiglia Maio sembra essere destinata ad un mesto ritorno in Lega Pro dopo 4 gloriose stagioni in serie B, le uniche dalla storia del sodalizio frentano, che un paio di anni fa aveva catalizzato le attenzioni di tutti i media europei, dopo che si era trovato per 7 giornate di seguito in cima alla classifica cadetta. E pensare che senza la penalizzazione, i frentani si sarebbero salvati nella stagione regolare. Sic transit gloria mundi…

CHRISTIAN BARISANI


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