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Adnkronos) – “Abbiamo l’emergenza a cuore e quindi siamo felici di essere qui oggi.Come Azienda Zero abbiamo realizzato una riforma importante del 118 dell’emergenza regionale.
Questo ci ha consentito di riorganizzare il mondo dell’emergenza e della formazione in emergenza, e quindi di vedere con un’altra ottica questo approccio, il legame con il numero unico europeo per le emergenze (Nue) 112, con il 116-117 che quando si parla di medicina territoriale è fondamentale”.Lo ha detto Carlo Picco, direttore generale dell’Asl Città di Torino, intervenendo al Congresso nazionale dell’Area culturale emergenza (Ace), organizzato dalla Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siiarti) a Torino. “Il 116-117 – sottolinea – va a configurare i servizi proposti prima solo dalla Guardia medica, implementandoli e rendendoli decisamente più articolati, quindi in questo contesto il rapporto tra 112, centrale 118 e 116-117 potrà fare veramente la differenza nella medicina territoriale.
Stiamo anche cercando di realizzare una elisuperficie per far atterrare l’elicottero vicino al San Giovanni Bosco che è un ospedale hub della nostra città”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)