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Castellammare di Stabia

EDITORIALE – Juve Stabia, un cucchiaio di vitamina B

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i chiude il sipario sulla sfida a quote alte tra Juve Stabia e Catanzaro. La gara, conclusasi a reti inviolate, a discapito del risultato “povero” è stata invece ricca di emozioni, tenendo in piedi molti degli spettatori del Menti e dei tifosi avanti alla tv. Inevitabile che il risultato sia stato accolto in modo diverso dalle due squadre: per il Catanzaro la gara di ieri rappresentava l’occasione principe per avvicinarsi alla Juve Stabia, colpendola nel proprio stadio e costringendola a salutare l’imbattibilità; il divario in classifica ha permesso invece alle Vespe di “gestire” risultato e distacco, mantenendo al triplice fischio le distanze, senza abdicare dal ruolo di regina imbattuta.

Nonostante le schermaglie dialettiche (a senso unico) e le analisi della gara molto “tifose”, il match è stato equilibrato, con Juve Stabia e Catanzaro a prevalere sull’altra in modo ed in momenti differenti. Il possesso palla è stato, probabilmente e complessivamente, di marca calabrese mentre le occasioni migliori sono state colorate di gialloblù. Carlini è andato per due volte vicinissimo alla rete, a Paponi è stata annullata una rete non chiarita dai replay a disposizione, Allievi si è visto fermare sulla linea di porta: episodi che non possono essere non considerati nell’analisi della gara.

Chiaramente il finale di gara si è preso la scena. In quella che la scorsa settimana abbiamo definito “Zona Vespe”, il Menti ha tirato il fiato a causa del contatto Giannone – Marzorati. Calcio di rigore di cui si incarica lo stesso 10 catanzarese, che preferisce concentrarsi sulla beffa da regalare agli avversari piuttosto che sulla trasformazione del penalty. Scavetto improbabile e maldestro, con Branduani che rimane fermo fino all’ultimo, per accogliere facilmente il pallone tra le sue braccia. La panchina gialloblù, i tifosi e la squadra esplodono per una parata che, come spesso si dice ma stavolta per davvero, vale più di un gol.

L’intervento dell’estremo difensore stabiese lascia invariate le distanze tra Juve Stabia e Catanzaro, candidandosi ad essere, magari tra qualche mese, una delle immagini più significative del campionato delle Vespe. Una parata che può avere sulla squadra e sull’ambiente l’effetto di una dose, perché no – un cucchiaio – di vitamina B. Senza pensare alle scorie psicologiche che gli undici metri fatali potrebbero avere sul Catanzaro, perché la priorità e guardare in casa propria, la Juve Stabia deve assimilare al massimo l’entusiasmo per un pareggio che vale quanto una vittoria, gettandosi con carica e concentrazione nei prossimi impegni, decisivi e ravvicinati.

Il pieno di vitamina B (lettera con cui inizia il cognome del San Paolo stabiese, senza altri riferimenti) di ieri sera potrà essere determinante nelle prossime settimane più di quanto già non lo sia stato ieri. Un finale di gara simile, ma allo stesso modo diverso, a quello di Vibo Valentia: anche al “Razza” di Vibo l’imbattibilità sembrava essere scemata sul più bello, prima che la magia di Carlini ridesse linfa alle Vespe. Una squadra che ogni settimana riesce a trovare la ricetta (medica) giusta per il match da affrontare.

Un’altra settimana è trascorsa, una giornata in meno al termine di una estenuante maratona a quattro: un rush finale da affrontare con il giusto pieno di vitamina B.

Raffaele Izzo

Juve Stabia TV


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