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Castellammare di Stabia

Arrestato un forestale per avere appiccato gli incendi a San Martino delle Scale (PA)

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I Carabinieri della Compagnia di Monreale, in esecuzione di un’ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Palermo, hanno arrestato padre e figlio.

Sono state arrestate due persone dai Carabinieri di Monreale. Si tratta di padre e figlio, Pietro Cannarozzo, sessantaduenne, palermitano, operaio del Servizio Antincendio dell’Azienda Foreste e Territorio della Regione Siciliana e Angelo Cannarozzo, ventiseienne, palermitano. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, risale al 2017, quando nel territorio boschivo di Monreale si erano verificati una seri di incendi, di matrice dolosa.

Dalle indagini era emerso come Angelo Cannarozzo avesse appiccato, il 18 giugno del 2017, un incendio a Palermo, nel vallone alle spalle della via Torrente d’Inverno, distruggendo circa 5.000 mq di vegetazione. Nei giorni del 13, 17, e 25 luglio 2017 invece aveva appiccato un altro incendio in zona Piano Geli del Comune di Monreale, interessando diversi ettari di macchia mediterranea, richiedendo mirati e prolungati interventi per lo spegnimento delle fiamme. Il 25 luglio l’incendio era arrivato a minacciare le abitazioni presenti nell’area danneggiando anche alcuni cavi elettrici, causando l’interruzione dell’erogazione di energia elettrica nella borgata.

È emerso anche che gli indagati hanno commesso una serie di furti, finalizzati all’accaparramento di materiale ferroso che poi veniva rivenduto, talvolta sottratto alle locali infrastrutture stradali senza alcuna remora per eventuali rischi per gli utenti delle strade. E’ anche emerso come il Cannarozzo Angelo si sia impossessato pure di una telecamera con relativi fili di rame, installata dalla P.G. per finalità investigative concernenti proprio gli incendi che avevano colpito l’agro monrealese. Infine a Cannarozzo è stato trovato in possesso di diversi attrezzi agricoli (motoseghe e decespugliatori privati di matricole ed etichette identificative) di proprietà dell’Azienda Foreste e Territorio della Regione Siciliana, da lui sottratti approfittando del proprio incarico come operaio del Servizio Antincendio del predetto ente.

A

dduso Sebastiano

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