Il Podio Gialloblù di Bisceglie – Juve Stabia 1 – 0

La peggior Juve Stabia della stagione esce sconfitta dal suo ex tecnico, Nunzio Zavettieri. Il...

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La peggior Juve Stabia della stagione esce sconfitta dal suo ex tecnico, Nunzio Zavettieri. Il Bisceglie supera le Vespe grazie all’autorete di Redolfi

 PODIO
Medaglia d’oro: a Paolo Branduani, unico a raggiungere la sufficienza (e forse qualcosa in più) tra gli stabiesi. Il portiere della Juve Stabia non può nulla sull’autogol di Redolfi, che insacca in rete il più facile dei disimpegni, e nella ripresa risponde presente agli altri squilli del Bisceglie. Si può dire che Branduani tenga in partita fino alla fine le Vespe, o che eviti il tracollo dei gialloblù, a seconda dei punti di vista; ciò che conta è che il portiere anche oggi si è fatto trovare pronto, stavolta in versione Garella, facendo ricorso ai piedi più che alle mani.

Medaglia d’argento: a Gabriel Strefezza, quello della ripresa però. Primo tempo da “Chi l’ha visto?” per l’esterno italobrasiliano, che sembra molto lontano dagli standard qualitativi che invece Berardi è in grado di garantire. Ripresa di altro stampo per il 21 della Juve Stabia, decisamente più pimpante e propositivo; proprio lui va vicino alla rete del pareggio con un destro a giro che sorvola di pochissimo la traversa. Luce alternata.

Medaglia di bronzo: a Simone Simeri, poco assistito da esterni e centrocampisti. Gara poco incisiva per il centravanti di proprietà del Novara, che si muove poco anche a causa degli scarsi rifornimenti dei compagni di squadra. Una delle pochissime palle gol delle Vespe porta la sua firma; il pallonetto con cui tenta di beffare in corsa Crispino sarebbe stato un gol meraviglioso, se solo avesse centrato lo specchio della porta. Il colpo da biliardo tentato fa capire che la personalità non manca.

CONTROPODIO
Medaglia d’oro: ad Alex Redolfi, che firma la sconfitta con una prestazione da horror. Gira tutto male all’ex difensore della Cremonese, lento e spaesato in capo. Il bruttissimo primo tempo di Redolfi ha l’apice proprio negli ultimi istanti di gioco, quando il centrale gialloblù mette goffamente la palla nella sua porta; errore che fa ancora più male perché commesso non in occasione di un salvataggio estremo e senza alternative, ma su un rinvio elementare e quasi senza pressione. Autorete da “Mai dire gol” che condiziona inevitabilmente la gara di Redolfi, che lascia poi in 10 la Juve Stabia a seguito di due ammonizioni evitabili.

Medaglia d’argento: a Giacomo Calò, ancora una volta impalpabile. Il ragazzo cresciuto nella Sampdoria doveva accendere la lampadina delle idee della squadra, ben protetto nel ruolo di regista dalle mezz’ali Mastalli e Viola. Calò delude invece le aspettative (colpe certamente da dividere con i compagni di reparto ed il resto della squadra) sbagliando, o non toccando, una miriade di palloni. La sensazione è che il giovanissimo centrocampista non sia ancora del tutto pronto tatticamente e caratterialmente a rivestire un ruolo di prim’ordine in un campionato duro come la Serie C. Ad ogni modo gli va giustamente concesso il tempo di crescere.

Medaglia di bronzo: a Valerio Nava, che non riesce mai a fermare i suoi avversari. Nonostante la tanta, solita, generosità messa in campo, il terzino destro gialloblù si trova sempre in ritardo rispetto agli avversari, che riescono a sgusciargli via senza troppi affanni. Poco o minimo anche il supporto offensivo offerto da Nava, che non è mai in grado di sganciarsi per andare al cross. Urge ritrovare il miglior Dentice così da avere una valida e duttile alternative su entrambe le fasce.

Raffaele Izzo

Juve Stabia TV


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