Napoli, Commissione Universiadi: il punto della situazione sulle attività in corso

Napoli, Commissione Universiadi: il punto della situazione sulle attività in corso In presenza dell’Assessore dello...

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Napoli, Commissione Universiadi: il punto della situazione sulle attività in corso

In presenza dell’Assessore dello Sport Ciro Borriello, la commissione per il  monitoraggio delle attività legate alle Universiadi 2019 ha fatto il  punto sulle attività in corso e su quelle ancora da mettere in piedi,  decidendo di riconvocarsi non appena sarà ufficializzata la nomina del  commissario straordinario che dovrà sovraintendere alla realizzazione  del piano degli interventi già stabilito per l’importante evento  assegnato a Napoli e che si terrà nel 2019.

Manca poco più di un anno a questo importante appuntamento, ha precisato il  presidente della commissione Moretto: per aprile del 2019 dovranno  essere pronte le opere e i piani necessari per consentire lo  svolgimento della manifestazione che costituisce un importante  investimento per la città dal punto di vista della riqualificazione di  molti impianti sportivi ma anche dal punto di vista dell’immagine. Da
qui, dai tempi ristretti a disposizione, una serie di preoccupazioni  per alcuni aspetti ancora non affrontati, come il piano di  mobilità che dovrà essere approntato per i giorni dell’evento e dal  completamento dell’elenco delle strutture che ospiteranno i 6.400  atleti, e da alcune perplessità sui lavori prescritti sugli impianti  messi a disposizione dal Comune dall’autorità che ha avuto il compito  di esprimere un parere sulla loro idoneità alle gare e/o agli  allenamenti delle squadre universitarie di tutto il mondo.
Da quest’ultimo punto è partito l’assessore Borriello, precisando che,  se non ancora ufficiale, c’è stata l’individuazione, in una figura di  alto profilo, del Prefetto che sarà il commissario: al suo arrivo,
sicuramente ci sarà una accelerazione delle attività relative  all’evento per il quale la scelta degli impianti che sono messi a  disposizione dal Comune è già avvenuta. Il parere sulla loro idoneità  ad ospitare o le gare o gli allenamenti è stato espresso da un’agenzia  internazionale, la FISU, che ha anche evidenziato gli adeguamenti  necessari; architetti del Comune hanno redatto gli studi di  fattibilità, che sono una sorta di progettazione di massima, mentre  sarà presto messa a bando la progettazione definitiva per la  realizzazione delle opere che saranno appaltate dal commissario: per  giugno, i cantieri dovranno essere aperti; si tratta di alcuni  adeguamenti (la coibentazione, la sostituzione degli infissi, gli  impianti idrici e di riscaldamento), tra i quali l’intervento più  corposo riguarda la piscina Scandone che, per il riscaldamento degli  atleti, vedrà la costruzione di una seconda piscina, non interrata e  di minori dimensioni; sarà proprio la Scandone, infatti, ad ospitare  le gare internazionali previste a Napoli, insieme allo stadio San
Paolo, dove si svolgerà l’atletica; gli altri impianti, disseminati  lungo la periferia, soprattutto orientale, non avendo caratteristiche  adatte a competizioni internazionali, saranno adeguati per ospitare  gli allenamenti, di calcio, ad esempio, una disciplina che non è tra  le maggiori negli sport universitari; un aspetto importante è quello  del pernottamento degli atleti, che a Napoli saranno ospitati al porto  – sarà necessaria una ulteriore nave rispetto a quelle già disponibili  – ma che dovranno anche essere trasportati nei villaggi sportivi; si  calcola, ha spiegato l’assessore, che ogni 4 secondi, nell’arco  temporale tra le 8 e le 10 del mattino, i pullman per il trasporto  degli atleti partiranno dal porto per raggiungere i luoghi deputati  che non dovranno essere più distanti di 20 chilometri.

Una  problematica, quest’ultima, piuttosto delicata in quanto, anche per  motivi di sicurezza, le strade di percorrenza dovranno essere libere e  presidiate. Su quest’ultimo aspetto, del trasporto degli atleti, il  consigliere Coppeto (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra) ha  suggerito di avanzare proposte affinché i mezzi di trasporto che  dovranno essere acquistati e che, dopo l’uso, rimarranno in dotazione  alla città siano il più possibile aderenti alle esigenze di mobilità  cittadine.

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