Juve Stabia, 2020 annus horribilis. Ma i Padalino boys fanno ben sperare

Juve Stabia, 2020 annus horribilis: ripercorriamo la stagione maledetta delle Vespe. Ma i Padalino boys...

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Juve Stabia, 2020 annus horribilis: ripercorriamo la stagione maledetta delle Vespe. Ma i Padalino boys fanno ben sperare per il futuro e per il prosieguo della stagione

Juve Stabia, 2020 annus horribilis. Ma i Padalino boys fanno ben sperare

 

Quello che ci lascerà tra pochissimi giorni è stato un anno di cui sicuramente i tifosi della Juve Stabia non sentiranno alcuna mancanza. Il 2020 infatti, oltre a mietere tantissime vittime in tutto il mondo per la pandemia da Coronavirus, ha prodotto anche tante vittime in senso calcistico ed una di queste è stata senza alcun dubbio la Juve Stabia di mister Fabio Caserta. Secondo l’opinione di molti e anche del sottoscritto, se non ci fosse stata la sosta forzata di oltre tre mesi che ha tarpato le ali alle Vespe nel loro momento migliore, molto probabilmente staremmo parlando ancora di una Juve Stabia saldamente in Serie B.

E pensare infatti che il 2020 era iniziato molto bene per le Vespe con un Francesco Forte sempre più tra i migliori bomber della cadetteria e altri calciatori come Calò e Canotto, veri e propri trascinatori di questa squadra. Arrivano l’ottimo Provedel e Di Mariano nel mercato di gennaio e l’anno solare si apre con la bella vittoria sul rinforzatissimo Empoli. E’ vero, si perde in casa col Perugia e abbastanza nettamente al “Tombolato” di Cittadella per 3-0, ma arrivano anche ottimi risultati come il pareggio in extremis ad Ascoli con gol dell’estremo difensore Provedel su punizione di Calò e a Pisa con l’unica perla di Di Gennaro che si ricordi con uno shoot di sinistro imparabile dal limite dell’area a tempo ormai scaduto.

Arriva anche l’impresa di battere al “Menti” con colpo di testa di Addae nei minuti finali della gara il Crotone che poi sarà promosso in Serie A. Ma i guai per la Juve Stabia sono proprio dietro l’angolo.

L’ultima parentesi felice per le Vespe è datata 8 marzo. Da pochi giorni è scoppiata la pandemia in Italia ed è questa la prima gara che si gioca a porte chiuse. Nonostante ciò è una Juve Stabia ancora una volta travolgente con Calò, Forte e Canotto sugli scudi, che batte nettamente per 3-1 lo Spezia rivelazione di mister Italiano che poi, ironia della sorte, sarà anch’esso promosso in Serie A al pari del Crotone e del Benevento. Quella sera la Juve Stabia era più vicina alla zona playoff che alla zona playout e nulla lasciava presagire quello che poi sarebbe accaduto.

La sera successiva iniziano i guai per le Vespe. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, la sera del 9 marzo dichiara l’inizio della zona rossa in tutta Italia, visto il dilagare dei casi di Covid-19. Il calcio si fermerà per oltre tre mesi e solo a metà giugno la Serie B potrà ripartire.

La Juve Stabia però non ripartirà praticamente mai. Arrivano 4 sconfitte di fila con Pescara, Livorno, Benevento, e Salernitana. Caserta non riesce a trovare il bandolo della matassa e con la Virtus Entella in casa non si va oltre il pareggio. Segue un pareggio con il Frosinone con forti recriminazioni e la vittoria col Chievo rocambolesca con gol di Mallamo a dare di nuovo un barlume di speranza. Ma la squadra non c’è più e sembra solo lontanissima parente di quella ammirata circa 4 mesi prima con lo Spezia.

Le tre sconfitte finali con Venezia, Cremonese e Cosenza producono la retrocessione probabilmente più amara e inaspettata in tutta la ultracentenaria storia della Juve Stabia con Trapani e lo stesso Cosenza che recuperano tantissimi punti alle Vespe.

I circa due mesi che intercorrono tra la fine del campionato di B e l’inizio della nuova stagione scorrono con poche novità positive. Dopo un lunga tira e molla il patron Francesco Manniello lascia la Juve Stabia dopo 12 anni di grandissime vittorie difficilmente ripetibili.

Il presidente Andrea Langella viene affiancato dal fratello Giuseppe Langella e la Juve Stabia riparte con rinnovata determinazione. Viene scelto un allenatore come Pasquale Padalino, che oltre ad avere tanta esperienza nel calcio che conta per il suo passato di ottimo calciatore in Serie A, ha già acquisito anche notevole esperienza sulla panchina di molte piazze prestigiose come Lecce e Foggia. E’ un tecnico che predilige il modulo tattico 4-3-3 e che fa praticare alla sua squadra un calcio sempre propositivo in mezzo al campo, a prescindere da chi sia l’avversario di turno.

La campagna acquisti però va a rilento e si conclude solo nell’ultima giornata del mercato, il 5 ottobre. Arrivano giocatori del calibro di Tomei e Lazzari in porta, Garattoni, Rizzo, Mulè e Codromaz in difesa. A centrocampo arrivano Vallocchia, Bovo, Berardocco, Volpicelli e Scaccabarozzi a centrocampo. In attacco i colpi migliori: Cernigoi (che poi si fermerà per problemi post-Covid), Golfo, Bentivegna, Bubas, Romero, Fantacci e Orlando. Restano solo in 4 della vecchia guardia: Mastalli, Troest, Allievi e Russo. Tutti gli altri preferiscono scappare a gambe levate da Castellammare: quanto è lontano il romanticismo del calcio di un tempo…

Il torneo non inizia benissimo anche a causa degli acquisti arrivati solo all’ultimo minuto ma fin dalle prima battute la Juve Stabia di mister Padalino è una squadra che piace per il gioco che sa esprimere in campo anche se non sempre riesce a concretizzare tutta la mole di gioco prodotta.

Si perde in casa col Monopoli con una squadra infarcita di ragazzi del settore giovanile ma poi si vince a Vibo Valentia con gol di Mastalli su rigore nei minuti finali della gara. Si perde a Catania ma esprimendo un ottimo gioco e arrivano le vittorie interne convincenti con Virtus Francavilla e Cavese, inframezzate dall’ottima prova di Avellino contro una delle favorite per la vittoria finale.

Sconfitta per le Vespe anche a Teramo e Bari. Ma quella gialloblè è sempre una squadra che meriterebbe di più e che non va mai decisamente sotto anche al cospetto di avversari decisamente più quotati. Probabilmente l’unica gara in cui la squadra di Padalino sbaglia decisamente l’approccio è quella interna col Palermo ma anche in quel caso sono due errori marchiani dell’arbitro evidenti a tutti ad affossare la Juve Stabia.

Il pareggio esterno nel derby con la Turris e le due vittorie interne nette con Viterbese e Potenza, inframezzate dal pari con la Paganese, fanno da preludio a quella che poi è stata probabilmente la migliore gara delle Vespe in questo campionato finora: il pari 2-2 esterno con il Catanzaro. Le Vespe recuperano due volte lo svantaggio con Orlando e Golfo ma ai punti avrebbero ampiamente meritato l’intera posta in palio.

Una squadra che sa il fatto suo quella di mister Padalino che nel corso del 2021, aiutata probabilmente anche da qualche colpo di mercato a gennaio ed anche dal ritorno di Francesco Ripa che ha già lasciato il segno con un assist pregevole a Catanzaro, potrebbe risolvere il suo problema più grande: il poco cinismo sotto rete. Senza dimenticare che comunque le Vespe con soli 13 gol al passivo restano la seconda miglior difesa del campionato di C, alle spalle della sola Ternana capolista lanciatissima.

L’augurio più grande che vogliamo fare ai tifosi stabiesi per il 2021 però, a prescindere dai risultati sportivi della squadra, è quello di poter presto tornare a gremire gli spalti del “Romeo Menti”. Anche perchè questo significherà che saremo usciti definitivamente da questo incubo chiamato Covid-19. Nel calcio non esiste il senno di poi ma siamo certi che, con la Curva Sud presente al “Menti” e con il pubblico a gremire gli spalti dello stadio, mai e poi mai la Juve Stabia sarebbe ridiscesa nell’inferno della Lega Pro che ci auguriamo di poter salutare il prima possibile.

 

a cura di Natale Giusti

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