Izzo: “Credo che la Juve Stabia abbia un problema sugli esterni offensivi”

Raffaele Izzo, giornalista del Corriere dello Sport, è intervenuto nel corso della trasmissione "Il Pungiglione Stabiese" per commentare il momento delle Vespe

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Raffaele Izzo, giornalista del Corriere dello Sport, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” per commentare il momento delle Vespe.

Le dichiarazioni di Izzo sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Sottili sta valutando di volta in volta i calciatori ma i progressi si vedono e la squadra ha un’identità adesso rispetto a Novellino. Anche con la Turris la Juve Stabia ha fatto una grande partita. Non vedo colpe dell’allenatore. Tante squadre – aggiunge Izzo – si stanno rivolgendo a nuovi tecnici. Non dimentichiamo che prima del suo arrivo la vittoria in casa non era mai arrivata. Ovviamente vanno finalizzate meglio le occasioni gol. Credo che la Juve Stabia abbia un problema sugli esterni offensivi e credo sia uno dei settori da rinforzare.

Quando una squadra come il Monterosi arriva al Menti ci sta che venga a chiudersi. Il Monterosi si è difeso anche a 6 in alcuni momenti della gara. Forse è un fattore – continua Izzo – questo di non vincere le gare sporche che testimonia che c’è da lavorare molto. Forse addirittura la Juve Stabia preferisce operare in contropiede. Contro il Bari la Juve Stabia ha fatto una bella partita e se l’è giocata alla grande.

Purtroppo non ci sono ancora automatismi e un’identità tattica. In questo momento gli interpreti sugli esterni offensivi stanno faticando un po’. Stoppa è la nota più lieta di questo periodo.
Ieri la Juve Stabia aveva anche defezioni non da poco. Le assenze di Tonucci, Cinaglia, Troest, Schiavi, Altobelli, sono abbastanza pesanti. Questa era una gara – aggiunge Izzo – che avrebbe risolto Orlando lo scorso anno. Eusepi è un grande attaccante che però deve essere innescato in area di rigore.

La Juve Stabia paradossalmente ha pareggiato troppo presto ieri. Inconsciamente si è pensato alla facile rimonta. Il nervosismo poi è diventato palese con il passare dei minuti. Sul fattore mentale l’allenatore può intervenire ma può fare relativamente poco.

Nella prima fase della stagione si è parlato molto del minutaggio. Io avrei voglia di vederli all’opera questi giovani. Della Pietra dopo aver tirato la carretta nelle prime giornate non lo abbiamo più visto. La frenesia – conclude Izzo – è una situazione nella quale i giocatori più esperti potrebbero dare una mano. Sono dinamiche di una stagione che stanno un pò condizionando l’utilizzo dei giovani”.

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