ESCLUSIVA – Marotta: “Juve Stabia, una gioia infinita. Tifosi fantastici, ho sudato la maglia sempre al 110%”

“Futuro? Vedremo. Vi spiego cosa è successo a metà stagione…” Dalla Frattese alla Juve Stabia,...

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“Futuro? Vedremo. Vi spiego cosa è successo a metà stagione…”

Dalla Frattese alla Juve Stabia, Mario Marotta ha vissuto un sogno con il debutto nel calcio che conta, con una maglia importante. Una stagione positiva, chiusasi, però, come tutti sappiamo e la conseguente eliminazione dai playoff per mano della Reggiana. Abbiamo raggiunto, in esclusiva, Mario Marotta e queste sono le sue dichiarazioni:

Venivi da stagioni importanti con la Frattese, poi la grande occasione con la Juve Stabia. Come ti sei sentito quando hai saputo la notizia?

“Quando i miei procuratori mi hanno chiamato per comunicarmi l’interesse della Juve Stabia per me è stata una gioia immensa. Non vedevo l’ora di firmare per poter iniziare il lavoro precampionato con i miei nuovi compagni e soprattutto non vedevo l’ora di misurarmi finalmente con i professionisti”.

Ma perché la scelta di un contratto annuale? Sembra quasi un voler mettersi in gioco

“La scelta del contratto annuale non è stata mia, la società, d’accordo con i miei procuratori, ha stabilito di fare un solo anno di contratto”.

Il momento più bello della stagione

“Non parlo mai di risultati o obiettivi personali, il momento più bello della stagione è stato sicuramente quando nel mese di dicembre/gennaio, quando eravamo ai vertici della classifica…”

Il momento più brutto della stagione

“In realtà non c’è stato, in particolare, un momento brutto, ma forse un periodo in cui i risultati, rispetto al gioco che abbiamo sempre prodotto, non arrivavano e la società ha deciso di allontanare Mister Fontana sostituendolo con Mister Carboni ed in questo periodo negativo ci siamo allontanati troppo dalla vetta”.

Piedino fatato, ti aspettavi di poter fare più gol?

Di goal ne ho fatti 4, di assist ne ho fatti 8 o 9 non ricordo di preciso. Si, secondo me avrei potuto fare qualche goal in più, anche se comunque avevamo un potenziale importante davanti con tutti calciatori che sapevano andare a rete”.

I tifosi ti hanno sempre esaltato, cosa vuoi dirgli?

“I tifosi della Juve Stabia sono straordinari, mi hanno sempre sostenuto anche nei momenti difficili. Dopo qualche gara dove abbiamo perso, mi hanno avvicinato e mi hanno, in maniera molto civile, invitato a dare sempre di più. Se mi hanno sempre esaltato è probabilmente perché sanno che alla fine davo sempre il 100%. Il tifoso stabiese ama il calciatore che suda la maglia ed io quando ho giocato, ho dato sempre il 110% di quello che avevo dentro. Alla fine di ogni gara casalinga li abbiamo sempre ringraziati per il loro grande sostegno”.

Partenza sprint, poi cosa è successo? Perché il calo a metà stagione?

“Siamo partiti molto bene, poi, come ho detto prima, nel mese di gennaio ci siamo allontanati un po’ dalla vetta, Foggia e Lecce viaggiavano fortissimo ed è stato difficile dopo stargli dietro. Ti dico la verità, non c’è stato un motivo per cui abbiamo avuto quel calo di rendimento, so solo dirti che tutti noi ci siamo sempre allenati bene durante la settimana, agli ordini prima di Mister Fontana e poi di Mister Carboni. Foggia e Lecce, rispetto a noi, avevano più continuità di risultati”.

Scippati con la Reggiana del sogno B, un vero peccato

“Mi fa ancora male parlare di quella partita, per due giorni non ho dormito, abbiamo fatto bene a Reggio e benissimo a Castellammare ma alla fine sono andati avanti loro. A Castellammare abbiamo giocato praticamente tutta la partita nella loro area e siamo stati sfavoriti soprattutto da qualche decisione arbitrale”.

In voi c’era consapevolezza che la B poteva essere raggiunta?

“Guarda, bisogna sempre porsi obiettivi importanti, certo a dicembre quando eravamo tra le prime, personalmente ho pensato che l’obiettivo si poteva anche raggiungere. Poi c’è stato quel calo di rendimento. Foggia e Lecce sono andate avanti come treni ed è finita come tutti sanno”.

Poi l’arrivo di Carboni, quali differenze hai notato con Fontana?

“Inizialmente Mister Carboni, essendo subentrato in un periodo in cui i risultati non arrivavano, ci ha schierato con un 3-5-2. Ovviamente questo modulo non era congeniale alle mie caratteristiche, poi anche con Mister Carboni siamo ritornati al 4-3-3, modulo credo più adatto ai giocatori che avevamo in rosa”.

Quale sarà il tuo futuro?

“Credimi il mio futuro è ancora incerto, di questo dovresti parlarne con i miei procuratori. Al momento non abbiamo preso impegni con nessuna squadra”.

In chiusura, si è parlato di qualche problema con Fontana, ma radiomercato ti spinge anche verso Cosenza, cosa puoi dirmi al riguardo?

Mai avuto problemi con Mister Fontana, anzi lo stimo tantissimo, per me è un grande allenatore, ha avuto il coraggio di schierarmi da titolare pur provenendo dai dilettanti ed io lo ringrazio ancora oggi per questo. Per mister Fontana non è importante da dove vieni, ma cosa gli puoi dare in campo. Resterà un allenatore che avrà sempre la mia stima ed il mio rispetto. Ho saputo che ha firmato a Cosenza e per questo gli faccio un grande in bocca al lupo”.

a cura di Samuele Esposito

RIPRODUZIONE RISERVATA previa citazione della fonte www.vivicentro.it

 

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