Esclusiva – Iezzo:”Napoli, non vendere i big! L’anno prossimo si possono fare grandi cose”

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Gennaro Iezzo, ex portiere del  Napoli, ha rilasciato un’intervista telefonica a Vivicentro. Ecco le sue dichiarazioni:

 

Il Napoli viene dalla vittoria contro la Roma,gli azzurri ti hanno convinto?

“Domenica la partita è stata divertente. Entrambe le squadre hanno giocato bene, a viso aperto; ma alla fine gli azzurri hanno fatto qualcosa in più e portato a casa la vittoria meritatamente . “

 

Viste le differenze tra gli azzurri di Ancelotti e quelli di Gattuso: dov’è che il tecnico calabrese ha migliorato il Napoli?

“Non possiamo dire nulla ad Ancelotti per quello che ha vinto, però per quel che ha dimostrato a Napoli non ha fatto un grandissimo lavoro. Gattuso è stato bravo a portare un po’ di mentalità,  soprattutto dal punto di vista del gioco: parliamo sempre di un allenatore giovane che ha voglia di dimostrare quindi è normale che ci sia un po’ più di applicazione.  Anche dal punto di vista tattico è un allenatore che sa il fatto suo.”

 

La sua idea era quella di giocare col 4-3-3, e il mercato con l’acquisto di Demme, e poi di Lobotka l’ha aiutato…

“Secondo me quello che ha stravolto un po’ le cose è stato Ancelotti; nonostante la partenza di Jorginho, questa squadra è disegnata per giocare il 4-3-3. Ancelotti ha cambiato tanto e molte cose non sono andate come dovevano.  Poi Gattuso è stato pure bravo a portare motivazioni e un’organizzazione tattica che fa la differenza.  Il suo Milan è un esempio: dopo il Napoli di Sarri, era il team che giocava il calcio più bello in Italia.”

 

Quest’anno è andato un po’ così, ma quali possono essere gli obiettivi del Napoli l’anno prossimo?

“Il Napoli parte da una base importante, o meglio, speriamo parta da una base importante: bisogna trattenere i giocatori più bravi che ha, con Mertens già ci è riuscito.  Ora non resta che capire cosa accadrà con Allan e Koulibaly. Se tu trattieni questi giocatori e sul mercato fai qualche acquisto mirato, credo che gli azzurri, lavorando con Gattuso dall’inizio e avendo un’idea tattica,  possano fare un grande campionato. Inoltre la possibilità che nella fase a gironi d’Europa League il Napoli  possa  trovare terreno fertile, può essere senza dubbio un vantaggio.”

 

Toccando il tema mercato, l’anno prossimo si parla di diverse partenze: Milik,Allan, ma l’addio sicuro è quello di Callejon; quanto perde il Napoli?

“Dispiace per il  suo addio, perché José è uno di quei giocatori che tatticamente sono di grandissimo livello: sa far bene la fase difensiva e la fase offensiva. È un fenomeno negli inserimenti: un giocatore del genere non è facile da trovare. Però non penso  che Politano sia il suo sostituto naturale. “

 

Under è l’uomo giusto o meglio Bernardeschi in un ipotetico scambio con Milik?

“Parliamo di due giocatori forti, quindi il Napoli su chiunque punta cade bene. Senza dubbio, con una non qualificazione alla Champions League, gli azzurri perderanno qualcosa e non credo che poi possano spendere tutti questi soldi per prendere Under. Invece con Bernardeschi in cambio dai Milik che abbiamo capito non avrà spazio in questo Napoli. Inoltre prendere un giocatore come Bernardeschi potrebbe darti un’opzione in più anche se non è Callejon. Preferisce più giocare la palla, meno negli inserimenti però è un giocatore che tatticamente potrebbe diventare un grandissimo calciatore.”

 

La stagione non è ancora finita, anche se sulla carta il Napoli non ha più niente da chiedere al campionato; come si fa a spronare i giocatori e farli restare focalizzati sulle restanti 8 partite, senza pensare al Barcellona?

“Io penso che i giocatori quando entrano in campo vogliono fare bene. La testa senza dubbio pensa al Camp Nou, però dice bene Gattuso, ci sono altre partite di campionato che sicuramente ti possono dare una mano nel preparare la sfida  contro il Barcellona, perché puoi sperimentare. Anche se il Napoli oramai è qualificato in Europa League e non ha più nulla da chiedere al campionato.”

 

Parlando del Barcellona, che possibilità dai al Napoli?

“Per portare a casa la qualificazione devi fare una  partita storica. Però il Barcellona visto nelle fasi finali negli ultimi anni della Champions è sempre stata una squadra molto distratta, lì gli azzurri ne devono approfittare.  Se il Napoli scenderà in campo con personalità, senza paura, può giocarsi le sue carte. Perché poi, una volta passato il turno, diventa una lotteria essendo tutte partite secche”

 

Questo rende la Champions più spettacolare?

“La Coppa con questa modalità può essere assegnata a chiunque; ora non ci sono più favorite: ed è più bello così.”

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