Il Gip di Messina ha archiviato l’indagine di depistaggio a carico di due ex pm di Caltanissetta. L’amarezza di Fiammetta Borsellino.
Ć stata archiviata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina lāinchiesta sul depistaggio delle investigazioni a carico degli ex Pm di Caltanissetta, Annamaria Palma e Carmelo Petralia, i quali fecero parte del pool che indagĆ² sulla strage a Palermo del 19 luglio 1992 in via DāAmelio in cui furono uccisi il Magistrato Paolo Borsellino e agli agenti della sua scorta, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli.
Lāaccusa iniziale era pesante, ovverosia aver costruito ad arte il falso pentito Vincenzo Scarantino, assieme allāex capo della squadra mobile di Palermo Arnaldo La Barbera, deceduto nel 2002.
Annamaria Palma attualmente ĆØ avvocato generale a Palermo, mentre Petralia che ha ricoperto la carica di procuratore aggiunto a Catania, da novembre ĆØ in pensione. Per legge competente a indagare sui due magistrati di Caltanissetta e Catania era la Procura di Messina guidata da Maurizio de Lucia.
Lāipotesi accusatoria era che, in concorso con tre poliziotti tuttora sotto processo a Caltanissetta ā Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo rinviati a giudizio nel settembre del 2018 ā i due ex pm avrebbero depistato le indagini sulla strage di via DāAmelio imbeccando tre falsi pentiti, tra cui Vincenzo Scarantino, e suggerendo loro di accusare dellāattentato persone ad esso estranee.
La falsa veritĆ , a cui per anni i Giudici hanno creduto, ĆØ costata la condanna allāergastolo a 7 persone: Cosimo Vernengo, Gaetano La Mattina, Gaetano Murana, Gaetano Scotto, Giuseppe Urso e Natale Gambino.
Le false accuse dei pentiti infatti, che per anni hanno retto a piĆ¹ vagli processuali, sono state smontate dalle rivelazioni del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza.
Dopo il pentimento dellāex sicario di Brancaccio che si era accusato della strage e ne ha ricostruito la vera dinamica, i sette sopra citati ingiustamente condannati sono stati scarcerati. E difatti Ā ai due ex pm, Annamaria Palma e Carmelo Petralia, si contestava anche la circostanza che deriva dal fatto che dalla calunnia ĆØ seguita una condanna a una pena maggiore di 20 anni.
Questi sette, ora persone offese dal reato, si erano pertanto opposti alla richiesta di archiviazione della Procura di Messina del giugno 2020.
La Procura di Messina aveva aperto lāinchiesta su input dei Pubblici Ministeri di Caltanissetta che avevano allāUfficio inquirente della cittĆ dello Stretto la sentenza del processo Borsellino quater in cui, per la prima volta, si parlava espressamente del depistaggio delle indagini.
Tuttavia per i Pm di Messina non cāerano prove che il depistaggio delle indagini sulla strage di via dāAmelio sia stato compiuto anche da Magistrati in servizio allāepoca alla Procura di Caltanissetta.
SicchĆ© la Procura di Messina dopo due anni aveva chiesto di archiviare lāindagine a carico degli ex pm, Anna Maria Palma e Carmelo Petralia.
Il Gip di Messina aveva fissato unāudienza nel corso della quale lāaccusa e le difese che avevano presentato opposizione alla archiviazione hanno motivato le loro istanze.
Nelle 23 pagine del decreto di archiviazione, il Gip Simona Finocchiaro scrive āLa corposa attivitĆ dāindagine svolta dalla Procura non ha consentito di individuare alcuna condotta penalmente rilevante a carico dei magistrati indagati che fosse volta a indurre consapevolmente Scarantino a rendere false dichiarazioni e a incolpare ingiustamente qualcunoā.
L’amarezza di Fiammetta Borsellino, figlia del Magistrato Paolo “Ć una giustizia malata quella che ad oggi non ha saputo trovare una delle veritĆ sui tanti enigmi che hanno caratterizzato il depistaggio per via D’Amelio e il falso pentito Scarantino. Questa non ĆØ l’idea di giustizia che sognava mio padre. Non ĆØ un giorno di rabbia, nĆ© di odio, nĆ© di rancore. Ć uno dei tanti giorni in cui siamo costretti a tirare le somme: non abbiamo avuto alcuna risposta, il Paese non ha avuto risposte. Ć una storia italiana che si ripete”
Sulla strage di Via DāAmelio e sul rispettivo processo quater avevamo scritto in alcuni articoli ā19 Luglio 2018 26 anni fa in Via DāAmelio a Palermo, la mafia uccideva Paolo Borsellinoā, ā20 Maggio 2019Ā Fiammetta Borsellino: Abbiamo avuto indagini e processi fatti maleā ā17 Luglio 2019Ā Gli inediti appelli del Magistrato Borsellino. I presidenti delle Commissioni Antimafia di alloraā, ā19 Luglio 2020Ā La Questura di Palermo ricorda le vittime della strage di via dāAmelioā e ā21 Gennaio 2021 Strage di Via dāAmelio, processo quater: convergenti interessi di altri soggetti estranei a Cosa nostraā.
Segnaliamo anche un altro nostro articolo ā23 Maggio 2018 Il Magistrato dr. Giovanni Falconeā inerente la strage del 23 maggio 1992 sullāautostrada allāaltezza del paese siciliano di Capaci, ove cinquecento chili di tritolo fecero saltare in aria lāauto su cui viaggia il Magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Nella parte finale dellāarticolo si riporta un documento in cui si legge che per il CSM āil problema era la mafia, era Giovanni Falcone, era Paolo Borsellinoā.