Le sue parole
Antonio Di Natale ha rilasciato un’intervista a La Repubblica: «La lotta scudetto vivrà un incrocio decisivo con le prossime sfide. La Juventus giocherà contro l’Inter a San Siro, il Napoli sarà di scena all’Artemio Franchi contro la Fiorentina. Dopo queste partite, avremo le idee più chiare».
Da napoletano doc, ovviamente sa già chi sostenere: «Tifo Napoli».
Sul mancato trasferimento in azzurro nel 2009: «Non ho rimpianti. Mi sono trovato bene con l’Udinese».
L’attuale carriera: «Mi occupo della mia società, la Donatello Calcio che si trova a Udine dove vivo con la famiglia da quando ho lasciato il calcio giocato. Ho sempre voluto lavorare con i giovani e quindi sono soddisfatto. È una strada che mi piace molto».
Ancora sulla corsa scudetto: «Posso dire che il Napoli si è rilanciato alla grande con la vittoria di Torino contro la Juventus. Per noi napoletani vincere con i bianconeri in trasferta è sempre una gioia. Non capita spesso. Ma adesso bisogna guardare avanti».
Sul prossimo avversario del Napoli: «La Fiorentina ha collezionato un bel filotto di vittorie, poi ha perso due partite di fila, ma resta una squadra viva che vorrà fare bella figura contro gli azzurri».
Le percentuali: «Per ora siamo al 50% delle possibilità sia per la Juve che per il Napoli. Tra l’altro sono anche scaramantico da buon napoletano e quindi non aggiungo altro. Aspettiamo le prossime gare».
Su Insigne: «Certo. Sta dimostrando di essere un grande giocatore. Ora deve fare ancora di più nelle prossime 4 gare per centrare l’obiettivo tricolore».
Mertens invece non segna dal 3 marzo: «È un attaccante forte e non bisogna drammatizzare. Sono periodi che capitano. È successo anche a me».
Il ritorno di Milik: «Ed è una buona notizia per Sarri. Parliamo di un giocatore forte che ha dimostrato le sue qualità da quando è rientrato dall’infortunio al crociato».
Quanti goal avrebbe segnato con l’attuale allenatore del Napoli: «Sarri pratica un bel calcio, è l’ideale per noi attaccanti. Mi sarei divertito nel tridente azzurro, ma devo dire che ho fatto tanti gol pure ad Udine con Sanchez, quando in panchina c’era Guidolin».