De Giovanni scrive: “Credo che questa stagione sia diversa dalle altre”

Lo scrittore, Maurizio De Giovanni scrive nel suo editoriale per il Corriere del Mezzogiorno: “Man...

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Lo scrittore, Maurizio De Giovanni scrive nel suo editoriale per il Corriere del Mezzogiorno: “Man mano che si va avanti si va consolidando sempre di più l’impressione che questa stagione sia diversa dalle altre, e l’aria da ultimo meraviglioso canto di questo fantastico ciclo si va respirando con maggiore intensità. Il Napoli ha battuto il Milan, molto più nettamente di quanto il risultato e i commenti dei molti soloni, che chissà perché tengono a sminuire da schermi e pagine di giornale il Napoli, indichino. Otto occasioni nitide da gol contro un tiro al volo da fuori area, per carità bellissimo ma velleitario e molto fortunato, non dimostrano alcuna difficoltà. I rossoneri hanno ben giocato, e contrariamente al solito il baricentro della partita non è stato a ridosso dell’area avversaria, ma firmiamo volentieri perché tutte le partite vadano così: il risultato, come non mancano di dire i suddetti soloni quando si parla della bellezza del gioco, conta di più. E i risultati hanno peraltro detto molto in questa giornata di metà novembre, mese assai temuto da Sarri perché – dice De Giovanni- periodo in cui maggiormente si soffre l’anticipato avvio di preparazione: sta di fatto che proprio all’apice di questa prevista difficoltà il Napoli ha messo tre punti in più di distacco dalla più temuta avversaria, che deve ancora disputare tutti gli scontri diretti tranne uno, perso contro la Lazio. Non che ci siano solo loro, certo: Inter e Roma non demordono, e rispondono colpo su colpo. Ma certamente l’ipotesi di arrivare allo scontro diretto con la certezza di restare comunque avanti e la possibilità di aprire un piccolo burrone tra le due posizioni di classifica alletta, eccome. Ecco, vedete? Alla vigilia dell’importantissimo – scrive De Giovanni- scontro di Champions abbiamo molto detto del campionato e poco della competizione internazionale. Qualcosa vorrà dire, certo: ma conoscendo il mister e la sua brigata, finché i numeri non avranno emesso sentenze si giocherà per vincere, col coltello tra i denti. La domanda da porsi è: il Napoli ha la rosa sufficiente a disputare scontri decisivi ogni tre giorni? Allo stato probabilmente no, ci verrebbe da rispondere. Ci fossero stati anche Ghoulam e Milik le cose sarebbero state diverse, e le alternative avrebbero fatto le alternative. Mario Rui ha un tempo nelle gambe e non di più, e nemmeno sappiamo se quel tempo può essere replicato a così breve distanza; Mertens ha da molto perduto un po’ di smalto, e non può mollare la posizione perché non ha ricambi; perdura il momento di spegnimento di Hamsik, e anche Callejon sembra in affanno. E’ giusto costringerli a un superlavoro, pagando poi dazio in campionato? Scelte difficili, non vorremmo essere nella tuta del toscobagnolese; ma siamo certi che sceglierà per il meglio. Più che certi”.

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