Corbo: “Il contratto di Sarri resta un rebus!”

Antonio Corbo per La Repubblica Dalla notte di Cardiff si attenua la ventata di euforia....

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Antonio Corbo per La Repubblica

Dalla notte di Cardiff si attenua la ventata di euforia. I campioni d’Italia apparvero confusi e battibili. È passata una settimana ed il cambia di nuovo la scena: il Napoli tratta, la Juve compra. Per i tifosi che sollecitano il primo scudetto dell’era De Laurentiis sono giorni di ansia: se non è questo l’anno giusto, quando?
Schick, 19enne ceco di Praga, è un attaccante di buona tecnica. Sa giocare di sponda: ideale per il gioco di Sarri, si sente dire da tempo, piace al Napoli che promette di lasciarlo per un anno alla Samp, sembra un affare possibile. Sembra. Perché da sabato Schick è della Juve. Non solo. Il miglior sostituto di Reina è considerato Szczesny, polacco di Varsavia, 27 anni, otto meno di Reina. La Roma non lo trattiene, basta parlare con l’Arsenal, facile quindi? Macché, Szczesny va alla Juve, che liquida Neto come riserva di Buffon. Si immagina l’entusiasmo dei tifosi quando scoprono il disoccupato juventino potrebbe passare al Napoli, dove il futuro di Reina è in bilico tra gossip e illazioni. Si può capire che succede al Napoli? Possibile che De Laurentiis non compri nessuno, come nel secondo anno di Benitez? Anche nell’estate 2014 il Napoli doveva superare i preliminari per entrare in Champions. Rimase fuori, escluso dall’Athletic Bilbao. Con trollando le voci di dentro, si mettono insieme 4 punti fermi.
1) Il Napoli non rincorre più Schick perché crede in Mertens, ma punta anche sul recupero di Milik. Da Pavoletti e Zapata aspetta un po’ di soldi. Hanno mercato. Sarri dà parere favorevole per lo spagnolo Berenguer dell’Osasuna e il franco-algerino Ounas, mancino del Bordeaux. Non vuole altri doppioni: compra, ha detto a Giuntoli, solo se trovi giocatori migliori dei nostri.
2) Il Napoli ha trascurato Szczesny perché cerca un portiere che sappia raccogliere con i piedi 30-35 retropassaggi. La verità è un po’ diversa. Il Napoli non sa come finirà tra De Laurentiis e Reina. Sarri non si espone più di tanto: garantisce il posto a Reina fino al 2018, quando scade sia il suo contratto che quello del portiere. Ha anche detto che giocherà il portiere del Napoli più forte. Tradotto nella realtà: se arriva Leno del Bayer Leverkusen, non ha rivali. Se gli prendono Neto, va in panchina.
3) Tramonta Conti dell’Atalanta: perché è più forte in fase offensiva, ma in difesa è più debole di Hysaj. Via libera al Milan, quindi.
4) Il Napoli osserva la Juve. E (m.c.) trae una conclusione: pur comprando, non ha risolto i suoi problemi. L’attacco non supera i livelli di Dybala e Higuain con Schick, la difesa con Rugani e Caldara sarà più elegante ma meno perentoria, affaticati sembrano Barzagli, Bonucci e Chiellini.
Su ottimismo e strategie, si allunga qualche ombra. I rapporti tra società e Sarri non sono cambiati. Né premio extra, né contratto rimodellato. Il 30 aprile 2018 vi sarà quindi la resa dei conti: il Napoli può rinunciare a Sarri pagando un milione di buonuscita, Sarri invece può andar via lasciando 8 milioni di penale. Augurabile la terza ipotesi: ottimi risultati e Sarri che tratta la conferma alle sue condizioni. Ora guadagna 1,4 milioni, Spalletti 4, Allegri più di 7. Nella stagione più ambiziosa è un elemento di disturbo per allenatore e società quel contratto che scade proprio nei giorni della volata scudetto. De Laurentiis e Sarri come fanno a non parlarne?
Per il Napoli come per altri club è allarmante il rinvio dell’asta per i diritti tv. La Lega di A rifiuta l’unica offerta di Sky sperando di incassare il doppio. Rischiano di ridursi i fatturati. Non trema chi ha stadio di proprietà e grande marketing. Ecco due punti a favore della Juve sul Napoli.

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