Sarri: “La Juve più forte? Mi girano i co***, sono uno che non si arrende”

Sarri in conferenza stampa Alla vigilia di Napoli-Roma, è intervenuto anche il mister, Maurizio Sarri,...

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Sarri in conferenza stampa

Alla vigilia di Napoli-Roma, è intervenuto anche il mister, Maurizio Sarri, il quale ha dichiarato:

Sarri sulla Roma e sull’alternativa a Gabbiadini – “Penso che da sette mesi giochiamo contro squadre che mettono un uomo su Jorginho e non credo sia quello un problema per noi, come lo è l’incapacità di giocare partite più sporche. Gabbiadini? Abbiamo diverse soluzioni, dipenderà dalle partite, contro le squadre chiuse può far meglio Mertens da attaccante centrale, ma contro squadre che giocano alte può far bene anche Callejon”.

Sarri ancora – “Dipende da noi dove potremo arrivare, quei difetti che abbiamo dobbiamo cambiarli per diventare una grande squadra. Sono d’accordo con la società per ciò ch’è stato fatto in estate. Altrimenti c’era il rischio di comprare giocatori bolliti, invece sono arrivati dei giovani che ci faranno bestemmiare per sei mesi, ma in futuro saranno una risorsa importante. Vedo bene questo gruppo nel lungo periodo, nel breve dipende da noi e dalla nostra capacità di giocare in un solo modo. E’ questo il limite”.

Sarri sulla rosa – “Il Napoli ha grosse potenzialità e dobbiamo farle venire fuori in maniera importante. Son rimasto amareggiato dalla gara di Bergamo perchè ho tanta fiducia nel mio gruppo. Il Napoli ha la possibilità di aprire un ciclo importante e quando ci sono queste battute d’arresto rimango abbastanza deluso, ma devo farmi forza per dare coraggio ai miei ragazzi”.

Sarri su Roma e Besiktas – “Spalletti dice che noi giochiamo il calcio migliore, ed io dico che la Roma ha le ripartenze più pericolose in Italia. Luciano è un allenatore di livello elevatissimo. Il nostro limite è l’incapacità di gestire le situazioni, tutto il nostro sforzo dev’essere quello di crescere sotto il profilo della personalità e dobbiamo imparare a giocare anche in modo diverso”.

Sarri: “Vorrei capire perchè dopo una sconfitta certe parole vengono interpretate diversamente da quando vinciamo. Ho sempre detto cosa rappresenta la Juve in Italia, perchè l’avete interpretato così stavolta? Mi ha fatto girare il cazzo quando ho sentito che è uscita fuori come una forma di resa”.

De Laurentiis e le parole di Sarri sulla Juve – “Il senso delle parole di Sarri dev’essere interpretato. La Juventus appartiene alla Famiglia Agnelli da decenni. Dietro la Juve c’è la Ferrari, la Maserati, la Fiat ed un secolo di storia. Ciò che mi fa tenerezza, ma non mi pesa, è che non capite che noi non abbiamo ereditato il Napoli. Perciò la chiamai Napoli Soccer perchè pensare che potessimo ripartire dalla C mi faceva schifo e tenerezza nello stesso tempo. Adesso tutti parlano del Napoli come se tra quello di Maradona e quellodi oggi ci fosse un filo. Io potevo chiamare il Napoli ‘Campania’, non c’è nesso tra le due società. L’immagine di Napoli è forte perchè sono i napoletani i veri protagonisti dell’Italia che se risogerà lo dovrà solo ai napoletani. Abbiamo vinto due scudetti, abbiamo avuto Maradona, ma se non l’avessimo avuto che avremmo fatto. Di cosa parleremo oggi? Questi dodici anni di questo New Naples teniamoceli stretti. Ho sempre vinto nella vita, pensate se non mi incazzo e se non mi sta stretto il Napoli, ma sto zitto, sto al mio posto, gioco in un contesto dove non sono d’accordo su niente. Dicono che ho le vision, ma molte si sono avverate. Scudetto? Se se vinciamo uno e poi non li vinciamo più cosa cambia. Datemi il fatturato della Juve e vediamo se non vinco anche io, ma di cosa stiamo parlando. Pensavate di esser stati traditi da napoletani? Io non me lo immaginavo per una questione di stile e di educazione, perchè ci sono due stili diversi. Ho accettato di giocare il campionato e me la gioco fino alla fine. Se devo andare in uno stadio che non mi appartiene e i giornali mi attribuiscono resppnsabilità che non m’appartengono, che devo fare? Il Napoli è andato in giro per il mondo in questi anni, a prescindere”.

Sarri: “Domani avremo bisogno di tutti, è un mio appello ai tifosi. Voglio anche Aurelio allo stadio”. De Laurentiis: “Se me lo chiede il mister non posso non venire”.

Interviene De Laurentiis – “Il fatto di riparametrare il secondo mercato mi sta bene. Il fatto di essere costretti a vendere qualcuno durante il campionato non va bene, bisognerebbe fare una pausa di 15 giorni a gennaio per le trattative di mercato, periodo in cui non si gioca. In modo che gli agenti non facciano i fetentoni”

Sarri sulle parole di Allegri – “La riforma Allegri è quello che sognano tutti gli allenatori, di andare in ritiro con la squadra fatta, altrimenti succede come sta accadendo a noi che abbiamo calciatori arrivati negli ultimi giorni di mercato e si ha più difficoltà ad inserirli nel contesto”.

Sarri su Gabbiadini: “Non gli ho detto nulla perchè non è cambiato niente. Si è fatto male Milik, abbiamo Manolo che ha già giocato da titolare. Ora si presenta la necessità di inventarsi qualcosa per trovare una soluzione a Gabbiadini che non può giocare ogni tre giorni”.

Sarri sul campionato – “E’ prematuro parlare di partita decisiva, quella di domani. Sarà una gara importante perchè siamo reduci da una sconfitta. La Roma ha un potenziale offensivo ed un allenatore di grandissimo livello. Spero che la squadra stia bene, la partita di Bergamo ci potrebbe aver fatto perdere fiducia. Dobbiamo crescere nelle partite in cui non siamo sui binari più congeniali. Dobbiamo imparare a gestire meglio certi match, la squadra deve passare attraverso questo tipo di errori, ma dobbiamocrescere in mentalità e oersonalità nel gestire certe partite o certi momenti durante le partite. Anche per la Roma sarà una gara difficile”

Sui bilanci – “Si fanno sempre alla fine, l’ho imparato nel cinema. Il prpblema è al di là del fatto che dobbiamo riempire la pagine dei giornali. Quando sollecitate il circo o il colosseo con le belve e i leoni, perchè alla prima giornata già fate dei romanzi a puntate, alla settima giornata cosa vuoi che ti dica? Dico che abbiamo una rosa stracompetitiva, forse più competitiva dell’anno scorso. Abbiamo avuto l’incidente di Milik, ma c’è Gabbiadini, c’è Callejon e il falso nove. Sarri saprà creare un’altarnativa, questa squadra l’abbiamo plasmata su quella che è la modalità di gioco del mister. E’ chiaro che ci vuole tempo per i nuovi arrivati, ad un mister può venire il dubbio su un Diawara che quest’estate si è ritirato per conto suo. Preferisce utilizzare uno più stanco, ma si prende questi rischi. E’ un suo diritto ed un suo dovere assumersi le repsonsabilità delle scelte”.

De Laurentiis: “Poi ho dovuto precisare tramite il sito ufficiale perchè la gente può mal interpretare e può ascoltar male. Io, al dodicesimo anno di calcio, è come se fossi invecchiato per il calcio. Non posso più perdermi nel parlare degli arbitri, avrei potuto farlo due anni fa, cinque anni fa. Arriverà la moviola in campo, tra tre anni avremo una schermatura che farà vedere immediatamente sul campo cosa accade, così tutti quanti avranno la lesa riparata”.

“Volevo che qualcuno della società parlasse degli arbitri, non parlavo dei torti”. Poi De Laurentiis: “Lui ha solo risposto a delle domande, io avrei fatto lo stesso al posto del mister. Era finita la partita da poco ed avevamo perso. Quelli che intervistano, vecchi lupi, fanno certe domande apposta, così sembra che la sua risposta sembra sia una sua autonoma affermazione”.

Su Renzi – “L’hanno crocifisso perchè si è autoeletto, ma chi erano i concorrenti? Ma chi ha le palle cubitali per governare un paese anarchico come l’Italia. Siamo un paese di finti fascisti, di finti comunisti. Siamo un paese finto, ricchissimo, ma siamo una copia sbiadita di quello che avremmo potuto essere. Io mi rendo disponibile a lavorare con voi, non per parlare del Napoli, ma per migliorare il calcio in Italia. Perchè appartiene a tutti noi”.

“Ho sempre dichiarato che avrei avuto un gran problema temporale. Ormai devo immaginarmi dedicato alla mondializzazione. Il Napoli mi sta molto a cuore, ma voglio fare un patto con voi, un patto di collaborazione, ma non perchè dobbiate parlare bene di me o dell’allenatore, ma perchè vorrei parliate del calcio in genere bene. Vedo sempre pagine avvelenate sul calcio, come se fossimo arrivati all’ultimo stadio, come se avessimo un cancro che non ci lascia speranza. Credo che noi, se amiamo questo mondo, dobbiamo seminare perchè i media e i social network viene visto anche dai giovani. Se cominciamo a disamorare a me non cambia nulla o cambia molto, ma pensate quanti delusi e innamorati uccideremmo. Non possiamo sempre dire che gli stadi sono brutti, che gli arbitri non vanno bene, tanto è l’Italia che non funziona oltre che il sistema Europa. La legge Melandri non funziona? E perchè non la cancelliamo? Per altri vent’anni diremo che ci ha fatto un danno pazzesco, ma non cambiamo. Siamo il paese che fa a cazzotti con tutto ciò che c’è prima”

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