Sarri: “Champions? abbiamo un piccolo spiraglio davanti e dobbiamo sfruttarlo”

Le dichiarazioni di Maurizio Sarri nella conferenza in vista della sfida di Champions contro lo Shakhtar...

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Le dichiarazioni di Maurizio Sarri nella conferenza in vista della sfida di Champions contro lo Shakhtar Donetsk: “A SKY mi sono lamentato del comportamento dell’associazione allenatori, Ulivieri mi ha fatto leggere una intervista: ha fatto un intervento a favore di Ventura, ho detto una inesattezza. Parlo dell’Ulivieri che mi interessa, delle vesti di non presidente dell’Associazione allenatori non mi interessa. avecchio? Mi interessa solo dell’Ulivieri presidente dell’Assoallenatori. Del resto non mi interessa, la politica sportiva per ora non mi piace. Vediamo se mi piace tra qualche anno. SKY ha parlato degli allenatori che si lamentano dei campi, come cose da cambiare del calcio. Ma se non lo facciamo, è come se un chirurgo non operasse con gli strumenti adatti. Non risolverebbe i problemi, ma aumenterebbe lo spettacolo e farebbe bene a tutti. Preoccupato mentalmente del fatto che si possano fare calcoli per campionato e Champions? La classifica è difficile, abbiamo un piccolo spiraglio davanti e dobbiamo sfruttarlo. La situazione non è totalmente in mano nostra, ma c’è una piccola luce e dobbiamo spalancarla. Non mi sembra il momento di fare calcoli, mi aspetto grande determinazione e grande anima. Non possiamo rischiare di lasciare la Champions senza aver dato tutto, mi aspetto una partita vibrante e giocheremo contro una squadra forte e difficile da affrontare: dovremo concedere il vantaggio degli spazi, mentalmente io dai miei mi aspetto una grande prestazione. FIGC? Bisogna fare scelte di campo. Non abbiamo presidenti di Lega, a livello di strutture la situazione è drammatica a confronto con paesi meno importanti. E’ riduttivo pensare solo agli stranieri, ho letto una statistica che mi ha fatto pensare: solo in Spagna ci sono meno stranieri, il numero nostro non è elevato se facciamo il paragone con Francia, Germania o Inghilterra. Purtroppo l’evoluzione del calcio mi ha portato a pensare che le nazionali non rappresentino totalmente i movimenti calcistici: il torneo più importante è la Premier League, ma l’Inghilterra non ha fatto grandissimi risulatti. L’evoluzione non mi fa impazzire, vediamo se c’è qualcuno che ha idee in merito. Non bisogna andare dietro ai luoghi comuni come i centri federali, chi mi dice che l’istruttore sarebbe più bravo rispetto a quello dei club. La prima grande riforma dello sport italiano sono le strutture, tra allenamenti, giovanili e stadi. Mario Rui in difesa? Vediamo. Koulibaly sarà una assenza importante, ma se abbiamo la presunzione di essere organizzati si può ovviare. Mario Rui ieri ha fatto defaticamento, abbiamo ancora due allenamenti e vediamo se è in grado di recuperare completamente per un lungo spezzone di partita. Chiriches o Maksimovic? Se decidessi adesso, farei fare due allenamenti inutili a chi non giocherebbe. Farei una riforma dei calendari, in modo da pensare alle caratteristiche del nuovo commissario tecnico. Su 75 giorni, per 35 i giocatori sono in nazionale: il calendario è folle. Ci sono quattro soste, togliendole i campionati finirebbero ad aprile ed i giocatori potrebbero giocare, andare in vacanza, fare il ritiro al completo. Se il calendario resta così, serve più un selezionatore che un allenatore. Centrocampo? Fino al giorno in cui me lo chiederete, Hamsik gioca: quando smetterete, riposerà. Marek è un fuoriclasse assoluto, può avere periodi in cui rende all’80% o al 100%: non è al suo massimo momento, e dato che lo sottolineate io lo sosterrò. Io devo stare accanto ai miei giocatori, e più sono fuoriclasse più io gli sto vicino. Il Manchester City è fortissimo, avendo giocato due volte con loro è ovvio che i numeri non rispecchiano quelli del campionato. La statistica in Champions è inficiata da questo, in Europa si segna più del campionato italiano. Non abbiamo tanto da dire: abbiamo preso un paio di gol stupidi, come col Feyenoord. Contro il City potevamo evitare di prendere il 3-2, fu una follia. Però il numero in Europa sarebbe più elevato anche senza aver giocato contro il Manchester. Insidie dello Shakhtar? Loro sono forti, parlando con diversi allenatori italiani e che allenano in Europa…tanti di loro mi chiedono di Fonseca. Giocano un calcio non banale, l’allenatore è bravo ed i loro tre trequartisti sono pericolosissimi tra ripartenza e gioco di piedi. Dovremo dargli un po’ di campo. La partita che mi ha fatto più arrabbiare? All’andata potevamo non perdere, ma in Italia lo Shakhtar non sarebbe sesto o settimo: su di loro è stato fatto un errore di valutazione inaudita, forse anche da parte nostra. Lo Shakhtar è seguito da tanti allenatori europei, è stato commesso un errore all’origine. Perdere con loro ci sta, all’andata abbiamo fatto qualche errore ma loro sono pericolosi ed innescano le tre mezzepunte dietro Ferreyra. Giocano tutti e tre per vie centrali, se ti allarghi tre metri loro trovano il modo per metterti in difficoltà. Lo faranno anche domani sera. All’andata creammo abbastanza, avemmo diverse palle gol: bisogna segnare, loro ci faranno passare dei problemi. Fonseca ha fatto complimenti come Guardiola? Speriamo che il risultato sia diverso! Chi toglierei allo Shakhtar? Nessuno, hanno giocatori divertenti. Spero solo di divertirmi parecchio e alla fine, vorrebbe dire che avremmo fatto risultato. Marlos, Taison e Bernard sono rapidi, forse il secondo potrebbe essere il più pericoloso. Sono tre giocatori straordinari, così come il centrocampista centrale Fred: mi sembra che abbia grande qualità e quantità, ha grandi ingressi in fase offensiva ed è di alto livello. Potremmo vederlo in un top club a breve. Partita da dentro o fuori? Abbiamo come obiettivo la vittoria della Champions? E’ un obiettivo tuo…è obbligatorio? Quando una squadra arriva con la migliore prestazione fisica degli ultimi tre anni, nella ripresa ho avuto impressione di un calo fisico ma i dati dicono il contrario: contro il Milan abbiamo avuto il miglior dato sulla corsa degli ultimi tre anni. E’ stata la migliore prestazione fisica. Se nella ripresa abbiamo dato questa sensazione di esser calati, è perchè abbiamo perso le distanze ed il dispendio di energie è stato elevato. La squadra penso che stia bene, giocando ogni tre giorni è difficile: a volte le squadre recuperano un po’ meno. Se si gioca ogni 72 ore è chiaro che è difficile valutare. Chi è più stanco cercheremo di alternarlo, altri non sono alternabili ma succede anche al Barcellona o al Bayern Monaco. Succederà anche da noi. Dobbiamo avere una faccia di speranza, finchè la porta è semi aperta non è chiusa

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