Gattuso: “Dobbiamo avere fame. Bisogna dirsi le cose in faccia”

“Campionato? Dobbiamo guardarci le spalle” Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni...

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“Campionato? Dobbiamo guardarci le spalle”

Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della RAI al termine del match di Coppa Italia contro la Lazio deciso da un gol di Insigne che permette agli azzurri di guadagnare l’accesso alle semifinali. Nel prossimo turno ci sarà la vincente del quarto di finale tra Inter e Fiorentina.

Ecco le parole di Gattuso:
“Dobbiamo pensare partita dopo partita perché la classifica è molto deficitaria. Elmas ha fatto una ottima partita. La Lazio è molto brava, fisicamente sono devastanti quando ti portano negli ultimi 25 metri. Abbiamo fatto alcuni errori con Luperto nel finale, non staccava al momento giusto. Sono bravi i ragazzi che si mettono a disposizione, Elmas è un centrocampista ed ha fatto bene anche sulla fascia. Demme? E’ un giocatore importante, ne ha giocate di partite così. Anche Lobotka stava giocando molto bene, bisogna farli inserire bene e recuperare gli infortunati. Dobbiamo avere fame e non avere la pancia piena. Quest’anno non è la prima vittoria importante che fa ma poi si è sempre seduta, dobbiamo trovare il veleno ed oggi l’ho visto. Serenità? Devo darla io, so che è difficile da quando è accettato perché è una piazza complicata. Tre giorni fa sono rimasto stupito dalla partita contro la Fiorentina, con l’Inter e con la Lazio avevamo espresso un buon gioco mentre sabato siamo stati imbarazzanti. Non me lo aspettavo. Il ritiro era una scelta dei giocatori, io ho detto solo che le responsabilità erano mie. Siamo sprofondati con la Fiorentina, ho visto una squadra imbarazzante e le colpe me le sono prese io. Poi bisogna guardarsi negli occhi e dirsi le cose, qualcosina ce la siamo detti. Bisogna dirsi le cose in faccia perché rappresentiamo una società importante. Perché i giocatori avevano smesso di parlarsi? Capita quando si sta per sette o otto anni insieme facendo risultati importanti. Subentra amicizia vera e fai passare qualcosa. E’ meglio non far passare nulla perché si deve lavorare con serenità. Non ho detto che i miei ragazzi non si parlavano. La priorità è il campionato e dobbiamo recuperare. Voi parlate di Champions ed Europa League ma qui dobbiamo guardarci le spalle. Il presidente è a Roma. Dedico la vittoria a chi mi ha dato la possibilità di allenare questa squadra: il presidente, Giuntoli e Pompilio. E poi a tutti quelli del club che mi stanno vicini”.

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