De Laurentiis: “Mercato? Non possiamo permetterci i big! L’anno prossimo andiamo in Cina. Su Ancelotti, Rui Patricio ed il bomber…”

Le sue parole Aurelio De Laurentiis, è intervenuto nel corso di Radio Goal, su Kiss...

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Le sue parole

Aurelio De Laurentiis, è intervenuto nel corso di Radio Goal, su Kiss Kiss Napoli: “Il campionato è stato falsato, ma sono anni che viene falsato. Non vorremmo pensar male, ma il VAR va modificato e va tolto dalle mani degli arbitri. Un arbitro deve essere equidistante tra le parti, proprio per evitare di dover fare brutti pensieri la sua figura va tenuta indenne. Deve amministrare il gioco, alla VAR devono esserci dei tecnici che segnalano di volta in volta all’arbitro i suoi errori. Stiamo subendo campionati falsati da anni, quest’anno con l’introduzione del VAR abbiamo assottigliato ancora di più il divario con la Juve, e se la VAR fosse stata utilizzata bene probabilmente saremmo già davanti ai bianconeri”.

Ha detto che nessuno si mette contro la Juve e il potere. “Sono arrivato nel calcio nel 2004, e nel 2005 già dissi che vedevo delle cose che non funzionavano, nonostante fossi in serie C. Guarda caso, poco dopo è scoppiato Calciopoli. Il problema non è solo italiano, ma europeo. Se in Champions non si introduce la VAR, mi puzza: vuol dire che certi interessi vengono indirizzati per avere maggiore riscontro da sponsor e ascolti televisivi, ed introitare maggior fatturato. Il problema, però, è che tale fatturato spetterebbe ai club, non alla UEFA, che crede di poterli accontentare con una manciata di spiccioli. E, alla fine, vengono accontentati sempre quei 4-5 che sono più rappresentativi e più importanti per attrarre il pubblico mondiale. È chiaro che una finale con un’inglese e una spagnola posso ambire a 2.5 miliardi di telespettatori, e questo potrò rivenderlo agli sponsor. Il mister è stato da me scelto tre anni fa, e alcuni della Curva misero dei manifesti contro questa mia scelta. Sarri ha fatto poi molto bene, ha un’estrazione esemplare, ha studiato il calcio con tanti anni di gavetta, con l’Empoli ha fatto una grande cavalcata ed è arrivato al Napoli. In passato non ha mai gestito una rosea così eterogenea ed importante, lui non è un uomo di mercato, lo ha sempre detto ed è per questo che il mercato lo abbiamo fatto sempre Chiavelli, Giuntoli ed io. Se però questi ragazzi non li fai mai giocare, è ovvio che si disperde un patrimonio. Basta vedere il minutaggio di Rog, Diawara… ma anche lo stesso Mario Rui, se non si fosse infortunato Ghoulam forse non l’avremmo mai scoperto”.

Conte? E’ un amico, lo stimo molto: ci sono tanti bravi allenatori in Europa e nel mondo, sarebbe un peccato disperdere un patrimonio acquisito sul campo a livello di bellezza di gioco. La Grande Bellezza ha vinto l’Oscar, Sarri ancora no e può ancora vincerlo: farlo a Napoli c’è più gusto, dove sono tutti quanti contro. Dov’è scontato è diverso, poi dice sempre che è nato a Bagnoli…mi deve fare il napoletano, non il toscanaccio. Non è una provocazione, se la VAR fosse stata usata bene lo scudetto sarebbe stato del Napoli! Mi auguro che nelle ultime tre giornate la squadra scenda in campo con la leggerezza e la voglia di sapersi divertire. Matematicamente potremmo ancora vincerlo, ai numeri del Napoli ne aggiungo altri 6-8, che ci sono stati scippati. Sono d’accordissimo con chi sui social dice che lo scudetto è nostro, ma restiamo tranquilli e calmi perché se dovessimo perdere le ultime tre dovremmo rifare i calcoli (ride, ndr). Restiamo tranquilli, non mettiamo pressione alla squadra, eliminiamo l’astio… Siamo fieri di essere napoletani, essere napoletani vuol dire avere una marcia in più. Gli altri non ce l’hanno, quindi perché infliggergli questo castigo morale… Ancelotti e Rui Patricio? Carlo è un amico, una persona stupenda, ci siamo confrontati tante volte, che ha fatto anche la storia del calcio. Uno come lui non si mette in dubbio, ma perché mi volete far cambiare allenatore? Sarri deve continuare il suo percorso di crescita e vorrei che il percorso lo termini in un altro triennio qui a Napoli. Dopo può andare dove vuole, ma chissà se conviene: magari ti pagano di più e dopo un anno ti danno una grande delusione, all’estero si ragiona più col portafoglio che con il cuore, i risultati sono fondamentali”.

Rui Patricio e Leno. “Sono due ipotesi che valutiamo da tempo, mi sono incontrato a Oporto con i rappresentanti della società, ora dovremo rivederci con l’agente del giocatore per mettere a punto il contratto. Con Leno è accaduto il contrario, abbiamo incontrato. Abbiamo comprato, per una questione di riservatezza non l’abbiamo mai detto, un signore che gioca in un altro campionato e che ha segnato già 20 gol”.

Dimaro. “Dimaro? Un altro anno lì, in Cina nella Inner Mongolia stanno costruendo un albergo a cinque stelle, e a ottocento metri d’altezza stanno facendo un centro sportivo. Abbiamo un contratto con loro, ancora da limare: dall’anno prossimo potremo dividerci, magari iniziare in Cina e finire a Dimaro. Il problema del jet lag voglio aggirarlo iniziando all’estero e poi recuperare nei quindici giorni di ritiro a Dimaro, per essere pronti in vista delle partite importanti pre-campionato. Se la Cina non funziona, rimaniamo sempre a Dimaro: io il Trentino l’ho sposato, sono straordinari. Sembrano dei locali, invece sono degli internazionali: mai trovate persone così poco provinciali”

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