Ancelotti: “Mi piacerebbe restare tanto a Napoli. Cavani? Sarebbe bello”

“Cori? Chiederemo di fermare le partite” Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai...

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“Cori? Chiederemo di fermare le partite”

Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per parlare della città e della squadra ma anche di calcio giocato e della sua vita partenopea.

Ecco le sue parole:
Sul sopracciglio: “E’ incontrollabile (ride, ndr)”.

Un messaggio per gli abitanti di Dimaro, colpiti da una esondazione. “Un saluto affettuoso, spero che tutto si risolva al più presto. Ci vedremo il prossimo anno”.

La parola ‘scudetto’ può essere pronunciata? “E’ un sogno e per fortuna non è una utopia. I sogni si possono raggiungere, le utopie no”.

Sul figlio Davide Ancelotti come suo vice: “E’ un rapporto costante e continuo, diverso da quello che potrei avere con un altro vice. Io e mio figlio ci sentiamo anche fuori dal lavoro e parliamo sempre di allenamenti. E’ un rapporto diverso. Discussioni sul ruolo di Fabian? Ci sono stati confronti su questo. Mi trovo bene con i calciatori, con lo staff, con i massaggiatori. Abbiamo creato una bella famiglia e questo può darci dei vantaggi”.

Lei ha scelto Napoli. “E’ Napoli che ha scelto me. Quando vivi poi in città come Londra e Monaco, apprezzi veramente città come Napoli”.

Ha detto che andrete via dal campo ai prossimi insulti razzisti. “Bisogna farlo, serve la volontà di tutti. Tutti i tifosi, anche quelli del Napoli, devono cambiare atteggiamento e non insultare gli avversari. Noi abbiamo bisogno del loro supporto, della loro energia e non degli insulti per gli avversari. Ci faremo rispettare in trasferta, c’è un regolamento che parla chiaro. Gli insulti razzisti e territoriali non devono esser fatti, è competenza dell’arbitro far rispettare il regolamento”.

Todibo è un’idea? “E’ un buon giocatore. Il club è ben attento ai giovani calciatori. Al momento non è possibile vederlo al Napoli. Abbiamo una grande struttura, con Giuntoli che segue diversi calciatori. Todibo è un giocatore interessante”.

Si torna a parlare di Champions League: “E’ un momento che determinerà la seconda parte della stagione. Finora le cose sono andate bene, ora serve un altro sforzo. Ci saranno tante partite impegnative, dobbiamo prepararci per la seconda parte della stagione. Superare il turno di Champions sarebbe un grandissimo risultato e chiaramente accorciare sulla Juve”.

Uva ha detto che valuteranno l’ingresso della VAR già agli ottavi di Champions. “Mi piacerebbe. Sono già in ritardo. Ora ne fanno una questione sugli arbitri e la poca esperienza sulla VAR. Ma comunque sia dagli ottavi di fianle di Champions League ci sono tutti arbitri d’esperienza e la VAR potrebbe aiutarli. Negli ultimi tempi ci sono stati troppi errori. Se fai un errore in campionato c’è tempo per rimediare, se lo fai in Champions sei fuori. C’è l’intenzione e la volontà di utilizzarlo un po’ di più. Poi, come tutte le cose nuove, hanno bisogno di esperienza. Il sistema non è partito male. Ci sono stati alcuni episodi negativi, ma alla fine è sempre una decisione dell’arbitro. Il VAR deve solo mostrare lui. Io dico che la VAR andrebbe utilizzata un po’ di più”.

Cosa ne pensa di Marotta all’Inter? “Ha fatto molto bene alla Juve. E’ un dirigente serio, capace. Farà bene anche all’Inter. E’ una persona di grande esperienza, un acquisto positivo per l’Inter”.

Arriva un messaggio di Galliani. Carletto commenta così. “Con Galliani ho passato tante avventure belle, difficili. E’ sempre stata una persona generosa, un dirigente grandissimo che insieme a Berlusconi ha costruito un Milan fantastico. Ho avuto la fortuna di partecipare a quell’ambiente sia da calciatore che da allenatore. Adesso io e Galliani siamo in discussione, anche con Berlusconi. Vogliono che gli dia del ‘tu’, ma non ce la faccio. E non è per una questione d’età”.

Hai detto che per vincere c’è bisogno di culo. Confermi? “Anche! Sono nato fortunato. Anche ADL? Sì, anche il presidente. Ma ci sono anche altre componenti”.

Ci credete allo scudetto? “Non è il momento di far calcoli. Siamo partiti bene, si può fare meglio. Il primo bilancio si può fare alla fine del girone d’andata, quando ci sarà chiarezza anche in Champions League, vedremo se saremo passati e lì vedremo il distacco”.

Ancora sulla passione per il canto: “Se vinciamo qualcosa sicuramente canto. L’ho fatto ovunque sia stato, spero di poterlo fare anche a Napoli. Mi piacerebbe imparare la ‘Livella’ di Totò e declamarla”.

Una canzone da dedicare per il Napoli. “A tutto il Napoli dedicherei ‘Yes I know’ di Pino Daniele”.

Tra i campioni allenati manca Cavani. “Ne ho allenati tanti, ma Cavani ancora no. Mai dire mai. Se mi piacerebbe? Mi piace allenare i giocatori bravi. Cavani è molto bravo. Maradona? E’ stato il calciatore più difficile da incontrare, ma anche il più corretto, il più onesto. A volte ci si doveva adattare”.

Qual è il campionato più difficile? “I campionati sono tutti difficili per diversi aspetti. Nel campionato inglese c’è concorrenza verso l’alto, in Spagna ci sono tre squadre di grandissimo livello su tutte, in Italia è molto complicato dal punto di vista tattico. Ogni campionato ha le sue caratteristiche. Diciamo che il campionato maggiormente competitivo è la Premier League”.

Dove nasce Insigne in attacco? “E’ un’idea che m’è venuta in mente con la Sampdoria per farlo rifiatare maggiormente e renderlo più lucido davanti”.

Più facile imparare a cucinare la genovese o mettere Hamsik regista? “Più facile mettere Hamsik regista per me”.

Sulla pizza: “Quando la mangi a Napoli non la mangi più da nessuna parte. E lo stesso vale per la mozzarella. La mangiavo in Canada, ora quando ci tornerà non la mangerò più dopo aver assaggiato questa. A me la pizza piace ‘Margherita'”.

Hai litigato con De Laurentiis? “Ancora no, non abbiamo avuto neanche discussioni. Siamo sempre andati completamente d’accordo su tutto. C’è sicuramente rispetto reciproco, quello di sicuro”.

E’ già innamorato di Napoli? “Mi piace molto, mi trovo molto bene. E’ un bell’ambiente. Ha delle viste uniche”.

Sul bacio a Insigne: “Il bacio ai calciatori è un segno d’affetto e riconoscenza, o anche di supporto. Dipende dai momenti e dalle situazioni. Si può baciare anche un calciatore che ha giocato male”.

Riprende la parola Ancelotti, si parla di baci: “I baci che più ti fanno piacere sono quelli che ricevi da persone che più ti sono care. Il bacio più affettuoso che dai è quello per tuo figlio, il più romantico alla tua compagna”.

Sei stato amato ovunque tu sia andato. “Ho fatto tante esperienze e ho lasciato bei ricordi. Tra tanti anni spero di poterli lasciare anche qui”.

Un discorso motivazionale: “Ciò che non dovete avere mai è la competitività con gli altri. Dovete avere la competitività con voi stessi. Giorno dopo giorno dovete migliorare voi stessi, non cercare di raggiungere qualcuno. Solo così potete essere migliori”.

Andresti in Cina? “Ad allenare no, ma in vacanza sì. Ci sono stato col Bayern per giocare un’amichevole, c’è di meglio eh…”.

Sul cibo: “Mi mancheranno sempre i tortellini emiliani, fanno parte della mia cultura e della mia tradizione, ma qui ci trattiamo bene. Ho cominciato a mangiare le pizze, ma non posso farlo tutte le sere. Spero di restare tanto tempo per fare un tour delle pizzerie”.

Sui canti fatti con la squadra: “Il canto fa gruppo ed è la mia seconda passione dopo il calcio. Mi piace molto cantare quindi non ho nessun problema a farlo in squadra. Insigne-Kou? C’è un bel gruppo, altissimo livello. La disciplina c’è. C’è sempre quello più sbadato, ma devo dire che qui a Napoli no. Il più rompicoglioni? Mario Rui (ride, ndr)”.

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