Divieto discriminatorio nei confronti dei campani: la Juventus fa marcia indietro sui biglietti

Divieto discriminatorio nei confronti dei campani: la Juventus fa marcia indietro sui biglietti Nella giornata...

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Divieto discriminatorio nei confronti dei campani: la Juventus fa marcia indietro sui biglietti

Nella giornata di ieri la Juventus era stata investita dalle polemiche per l’assurda decisione di vietare l’acquisto dei biglietti della sfida contro il Napoli ai tifosi nati in Campania. Oggi, dopo che la Questura di Torino aveva dichiarato la propria estraneitĆ  e contrarietĆ  verso questo divieto discriminatorio, ĆØ arrivata la marcia indietro della societĆ  piemontese. Resta, invece, il divieto d’acquisto per i residenti in Campania, almeno fino alla determina dell’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive. A commentare il passo indietro della Juventus ĆØ stato il consigliere della Regione Campania, Francesco Emilio Borrelli (Verdi): ā€œLa consideriamo una piccola vittoria: i bianconeri hanno capito che stavano compiendo un gesto estremamente razzista e discriminatorio. Ma non siamo ancora soddisfatti. Resta valido il divieto per i residenti in Campania. In questo modo si sta facendo passare il messaggio che, se sei nato o vivi in Campania, sei automaticamente pericoloso. Si stanno classificando le persone in base al territorio di provenienza, e questo ĆØ puro razzismo. Una decisione scellerata che discrimina un intero popolo. Il movimento di protesta scaturito ieri alla diffusione della notizia deve far capire a tutti una cosa bene precisa: siamo stanchi di essere continuamente oggetto di discriminazioni. Non tolleriamo piĆ¹ questi comportamenti, pretendiamo rispetto. Eā€™ bene che lo sappiano anche le altre societĆ ā€.
ā€œDa sottolineare perĆ² ā€“ ha aggiunto Borrelli ā€“ quanto sia stato di pessimo gusto anche il silenzio tacito del ministro dellā€™Interno Matteo Salvini che non ha speso nemmeno una parola su unā€™azione di puro razzismo. Forse ĆØ troppo impegnato nelle sue strategie politiche, e non ha tempo per dedicarsi alle discriminazioni. Mi auguro che, in futuro, la federazione italiana e gli organi europei e mondiali siano molto piĆ¹ vigili e che condannino severamente queste situazioni. Il razzismo lo si combatte attraverso gesti concreti, non solo con gli slogan. Il calcio deve essere uno strumento di aggregazione, non di divisioneā€.

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