ESCLUSIVA – Montervino: “Juve-Napoli non è decisiva. Ancelotti? Valore aggiunto. Io capitano ignorante…”

“Fabian Ruiz mi incuriosisce” Francesco Montervino, ex centrocampista e capitano del Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva...

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“Fabian Ruiz mi incuriosisce”

Francesco Montervino, ex centrocampista e capitano del Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni della redazione di ViviCentro.it per parlare della squadra azzurro, del prossimo match contro la Juventus e di questo inizio di stagione.

Ecco le sue dichiarazioni ai nostri microfoni:
L’inizio di questa Serie A sembra essere simile allo scorso campionato in cui 91 punti non sono bastati per vincere lo scudetto. Infatti, nelle prime sei giornate 15 punti non bastano per essere in testa. Che campionato sarà?
“Secondo me, questa è una squadra forte, una squadra che può fare un campionato straordinario e credo che lo farà. Non so se farà 91 punti ma sicuramente ne farà tanti perchè è fuori discussione che una squadra che non cambia tanto e si rinforza rispetto all’anno precedente non può non fare un buon campionato anche se sarà difficile eguagliare quei 91 punti. Non perchè il Napoli sia più scarso o meno scarso dell’anno scorso, ma semplicemente perchè le altre si sono rinforzate e quindi ci sta che si possa perdere qualche punto per strada. E credo che, come per il Napoli, sarà così anche per la Juve”.

Juventus-Napoli si gioca alla settima giornata di campionato: può essere già decisiva in caso di vittoria juventina?
“No, non si può decidere un campionato già alla settima giornata, è matematicamente impossibile. Chiunque pensi una cosa del genere fa un errore madornale. Credo che ci sarà da divertirsi quest’anno. Non reputo il risultato di sabato determinante”.

Tra gli acquisti dell’ultima sessione di mercato, chi darà l’apporto più importante?
“Ancelotti, grazie alla sua rotazione, sta dando la possibilità a tutti di esprimersi al meglio. Anche Verdi è entrato subito in partita domenica e anche martedì contro il Parma. Il giocatore che, però, mi incuriosisce e chi mi piace è Fabian Ruiz”.

Uno degli acquisti estivi è stato anche Carlo Ancelotti. Cosa può dare a questa squadra?
“Non sono io che devo presentare Ancelotti. Stiamo parlando di uno degli allenatori più titolati al mondo nonchè una persona straordinaria. A mio avviso è il vero valore aggiunto di questa squadra. La gente deve abituarsi ad un modo di vedere calcio diverso ma vincente e credo che sia il miglior interprete che il panorama internazionale potesse regalare al Napoli. Io sono stracontento della scelta di Ancelotti”.

Lo stesso Ancelotti ha cambiato ruolo ad Hamsik facendolo giocare come regista al posto di Jorginho. E’ giusto puntare su di lui e non su Diawara?
“Jorginho e Hamsik giocavano in due Napoli diversi. Sarri usava un centrocampo a tre mentre Ancelotti. Arretrarlo in un centrocampo a tre poteva essere un’intuizione non positiva, ma questa scelta, nel centrocampo a due, l’ho condivisa sin da subito perchè secondo me Marek ha tutte le capacità per giocare in questo nuovo ruolo esprimendosi ad alti livelli: è un giocatore che ha nelle sue corde tanta qualità”.

La partita contro la Juventus ha sempre un sapore particolare per i tifosi, ma cosa prova un calciatore durante la settimana e nel tunnel prima dell’inizio del match?
“E’ una partita troppo importante, una partita che può dare la svolta ad una stagione. E’ la partita che può catapultare il Napoli nel ruolo di vera rivale della Juve ed è chiaro che è una partita che se dovesse finire in maniera negativa può dare una botta mentale non indifferente. Io credo che il Napoli abbia la mentalità per affrontare questa gara nella maniera giusta. Non posso sapere come finirà a livello di risultato, ma sono convinto che l’approccio e i novanta minuti di gara saranno fatti bene, anche se di sofferenza in qualche circostanza”.

Lei è stato capitano del Napoli. Cosa fa un capitano prima di giocare questa partita?
“Posso dire quello che succedeva a me, non hanno tutti il mio carattere o la mia ‘ignoranza’. Non è detto che il mio sia il modo giusto. Io caricavo l’ambiente, la squadra: ero sempre sul pezzo durante la settimana. Questa mi dà l’idea di una squadra molto professionale e che sa quello che vuole per cui sono abbastanza ottimista”.

a cura di Michele Avitabile

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