Maggio è sempre al suo posto, al di là dei nomi

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Da Santon a De Sciglio e Toljan, ma Maggio è sempre al suo posto

Un nome, una garanzia: Christian Maggio. Al Napoli dall’ormai lontano 2008, ne è diventato anche capitano morale, oltre che a tutti gli effetti quando non c’è Hamsik. Chilometri su chilometri su quella fascia destra che ormai ha reso sua seconda casa. Scivolato in panchina, mai ha fatto una polemica, rispettando le scelte societarie e dell’allenatore, ma non solo, dispensando consigli a chi gli ha soffiato il posto, Elseid Hysaj.

Calciatore vecchio stampo, Maggio non sente alcuna pressione e resta al suo posto, aspetta il suo momento, così come è accaduto qualche volta anche in questa stagione. Riferimento per lo spogliatoio, è uno dei leader silenziosi dall’alto della sua esperienza. Ha alsciato la Nazionale per dedicarsi soltanto al Napoli, e lo fa con abnegazione e professionalità. E poco importa, per lui, che si facciano nomi di altri calciatori per il suo futuro: da Santon a De Sciglio e Toljan, ma Maggio è sempre al suo posto!

a cura di Ciro Novellino

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