IL GIORNO DOPO- Diawara, che personalità! Gabbiadini, hai finito gli alibi

 Diawara, che personalità! Gabbiadini, hai finito gli alibi Un nome ed un cognome hanno caratterizzato...

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 Diawara, che personalità! Gabbiadini, hai finito gli alibi

Un nome ed un cognome hanno caratterizzato Besiktas-Napoli, finita 1-1 grazie ad un capolavoro di Marek Hamsik: Amadou Diawara. Il ragazzetto classe 94 entra in corso d’opera in una gara di Champions, si prende la squadra sulle spalle, corra e lotta per la vittoria. Una gara in Europa, come una partita a calcetto tra gli amici: chiamatela follia, chiamatela personalità. Assolutamente un predestinato. E Sarri l’ha finalmente capito. Questo Napoli non può prescindere dall’ex Bologna. Dispiace per Jorginho, male anche ieri sera, ma Diawara non è solo il futuro ma anche il presente di questa società. Come lo sarà Zielinski, come lo sarà Rog tra qualche settimana. Allan e l’italo-brasiliano dovranno correre il triplo, perché è giusto così. Discorso a parte per Marek Hamsik, il quale finché segnerà gol così belli e così decisivi avrà il posto assicurato per altri 10 anni. Maurizio Sarri se lo coccola e guarda alla prossima partita: contro la Lazio sarà una prima finalissima. Perdere punti contro i laziali significherebbe compromettere e non di poco la corsa al secondo posto. In Europa, invece, il Napoli si tiene stretto il primato, a sette punti in compagnia del Benfica. La partita con la Dinamo Kiev sarà fondamentale. Peccato per l’assenza di Milik, con cui il Napoli avrebbe potuto chiudere prima i conti qualificazione. Il sostituto del polacco, Manolo Gabbiadini, infatti, non sembra dare le garanzie necessarie. “La partita della svolta” è passata da un pezzo. Il bergamasco non ha più alcuna giustificazione. L’aut aut del giorno dopo: segnare o andar via per il numero 23. Il tempo diminuisce, gennaio si avvicina, e la sua avventura in azzurro sembra sempre più ai titoli di coda. Dispiace, dispiace molto per un ragazzo onesto, un lavoratore e con tantissimo talento, ma poco inclina a reggere la pressione. Lasciarsi appare la cosa più giusta, sia per il ragazzo che per il Napoli. Ad ogni modo, quest’oggi, non c’è da recriminare nulla ad un gruppo che ha messo il cuore in queste ultime settimane. La notte sta passando. Il Napoli gioca bene, diverte, ma ancora non riesce a vincere. Ma non c’è da preoccuparsi. Passerà. La notte sta passando. E’ quasi l’alba. Contro la Lazio, sabato sera, potrebbe suonare finalmente la sveglia.

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