Roma-Qarabag, De Rossi: “Ho chiesto scusa, di più non posso fare”. Di Francesco: “Lo scoglio più grande dentro lo spogliatoio”

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NOTIZIE AS ROMA – Giornata campale quella di domani per i colori giallorossi. In giornata si giocherà l’importantissima partita in Conferenza di Servizi per il nuovo stadio(e dovrebbe arrivare il sì definitivo da parte della tavola rotonda degli enti riuniti) e alle 20.45 la squadra è chiamata ad archiviare la pratica relativa alla qualificazione agli ottavi di Champions contro il Qarabag tra le mura amiche. Il destino è nelle mani dei giallorossi, che vincendo otterrebbero il matematico passaggio del turno, am anche un risultato diverso consentirebbe loro di staccare il pass per la prossima fase della massima competizione europea per club qualora l’Atletico non batta il Chelsea a Londra. Come di consueto, il mister Eusebio Di Francesco ha risposto alle domande della vigilia, accompagnato in sala stampa da Daniele De Rossi. Un gesto coraggioso e forte quello di mandare il capitano di fronte ai giornalisti dopo la sciocchezza commessa contro il Genoa su Lapadula, che indica la ferma volontà della società di reintegrare subito il numero 16. Ecco il testuale delle loro dichairazioni:

Per De Rossi: A parte le scuse, vuoi aggiungere un’altra riflessione?
Ho parlato per primo, ho chiesto scusa, di più non posso fare. Se potessi tornare indietro lo farei volentieri. Devo concentrarmi sulle prossime partite, già la prossima è molto importante”.

Per Di Francesco: Perotti e Nainggolan?
“Saranno entrambi convocati. Stiamo valutando Kolarov, uscito affaticato contro la Spal ma anche lui quasi certamente sarà della partita”

Per Di Francesco: State pensando ad evitare una inglese?
“Il nostro destino passa dalle nostre mani, poi quello che sarà sarà. Il nostro obiettivo è passare agli ottavi”

Per De Rossi: Le ha fatto piacere lo striscione esposto per lei in Curva Sud e si sente di fare una promessa ai tifosi?
“Ha fatto piacere. Ogni volta che ho avuto momenti di difficoltà loro sono stati chiari nello schierarsi con me. Promesse meglio non farle: non tutto dipende da te anche se domani sera dipenderà da noi”

Per De Rossi: Come si prepara mentalmente una partita come quella di domani?
Come tutte quelle importanti che giochi. Devi vincere, aggredirli. Quest’anno bene o male siamo quelli e questo è forse il nostro punto di forza, non dovremo inventarci granché”.

Per De Rossi: Il tuo rapporto con la Champions?
“Mi ha regalato grandi serate di gioia, un paio di brutte figure e cocenti delusioni. La realtà della Roma non ti permette di fare grandi sogni, ci sono squadre più attrezzate. Abbiamo passato gironi, ma di passarne uno del genere non mi ricordo ci sia mai capitato”

Per De Rossi: Lei disse che sarebbe stato complicare sostituire Spalletti…
“Avevo ragione, era complicato e in quei giorni passava anche come uno sprovveduto. Qualche casino lo ha fatto, lo sapete cosa è successo con Francesco e ne abbiamo risentito un po’ tutti. I risultati di Di Francesco sono sotto gli occhi di tutti. I primi sei mesi del mister sono i migliori che un allenatore abbia mai fatto con noi, neanche lo Spalletti bis era partito così bene”

Per De Rossi: Domani dovrebbe arrivare l’ok per il nuovo stadio. C’è la speranza che ci possa giocare lei?
“Oggi non è la nostra priorità, il futuro lo costruiamo domani sera. Nel 2021 ne avrò 38, mi sembra difficile anche se i dati che ha il preparatore sono confortanti ma ci sono tutta una seria di altre problematiche da tenere in considerazione…”

Per Di Francesco: Sarebbe un risultato oltre le aspettative passare il turno?
Mi piacerebbe rispondere nella prossima conferenza a risultato acquisito e non è per scaramanzia. Io personalmente sono stato sempre ottimista e continuo ad esserlo”

Per Di Francesco: Sarri ha detto che l’Inter gioca un altro sport perché non fa le Coppe. Lei cosa ne pensa?
“Ognuno di noi vorrebbe giocare in Champions e in campionato e andare avanti. Io non mi pongo questo problema. Vorrei continuare a giocare ogni 3 giorni sapendo che questo ci toglie qualcosina ma ci può dare anche grandi soddisfazioni”

Per De Rossi: Il tuo lato del carattere focoso ti ha più giovato o nociuto?
“Un giocatore che gioca 16 anni a calcio e prende 2 squalifiche all’anno prende 32 giornate di squalifica. Poi è chiaro che trattenere un avversario in area non è la stessa cosa di dare un pugno ad Icardi, questo lo so anche io. Non ho saltato un anno della mia carriera, sono sempre stato presente nelle mie squadre. Avete scritto male. Ho pagato quando ho sbagliato, domani sarò presente in questa partita”.

Per Di Francesco: Ieri ha fatto il suo ingresso sui social. Si sente di fare il voto di cantare sotto la Curva?
“Non mi vedete, ma canto sempre, prima e dopo la partita perché mi piace. I social li userò con molta parsimonia. Credevo di poter mandare un messaggio alla gente per ringraziarla del sostegno datoci finora”.

Per Di Francesco: Sulla staffetta Florenzi-Bruno Peres?
“Non volevo fermarlo, avevamo lavorato su concetti difensivi importanti che poi ha messo in campo venerdì”.

Per De Rossi: Perotti ha detto che lei è il capitano della città…Avete la sensazione che ci sia un calcio che vivete voi e poi un altro di cui parlano tutti?
“Il calcio che viviamo noi è diverso da quello che pensa la gente, è risaputo. Noi sappiamo veramente quello che succede. Il fatto che tutti quelli che mi conoscono mi considerino un bravo compagno, un amico non mi dà dei jolly da giocare. Sto pagando, ma mi fa piacere che mi considerino una persona seria e mi schiererei con loro qualora commettessero qualche sciocchezza”.

Per Di Francesco: C’è uno scoglio che si sente orgoglioso di aver superato?
Lo scoglio più grande è dentro lo spogliatoio. È una famiglia e bisogna accettare nel mene e nel male quello che si fa e accettando le difficoltà e la difficoltà più importante era quello di entrare nella loro testa e siamo a buon punto”.

Per De Rossi: Si è posto un obiettivo da qui alla fine della sua carriera?
“Non so se sarebbe realistico porsi un obiettivo. Ho sempre detto che smetterò quando inizierò a non farcela più e soprattutto quando non mi divertirò più. Non sarei mai condizionato a questo lavoro a tal punto da continuare a farlo anche quando non ce la farò. Io quest’anno mi sto divertendo. Se pensassi che non c’è la possibilità di vincere, sarei già andato a fare un’altra esperienza”.

Per Di Francesco: A chi vorrebbe contendere lo scudetto delle squadre che sono in lizza?
“Chi è primo in classifica adesso è l’Inter…”

Diretta testuale di Claudia Demenica copyright-vivicentro

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