Roma-Napoli, le nostre pagelle: disastro De Rossi. Manolas bello finché è durato

PAGELLE AS ROMA – Sconfitta per la Roma di Di Francesco stasera all’Olimpico contro un...

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PAGELLE AS ROMA – Sconfitta per la Roma di Di Francesco stasera all’Olimpico contro un Napoli che ha dimostrato di essere una macchina quasi perfetta. 70 minuti di dominio pressoché assoluto dei partenopei (complice il sanguinoso errore di De Rossi che ha dato il là al gol di Insigne), poi le forze sono calate ed è uscita la Roma che è stata anche sfortunata: deviazione sul palo di un tiro di Dzeko da parte di Reina e poi traversa colpita dal centravanti bosniaco. Fatto sta che la squadra di Sarri ha consolidato il primo posto in classifica staccando di 5 punti una Juventus caduta in casa per mano della Lazio di Simone Inzaghi. E la Roma? Sfortunata, abbiamo detto…ma anche impotente per più di un’ora al cospetto di un’armata dai meccanismi oliatissimi (il Napoli). Centrocampo giallorosso evanescente, ma andiamo ad analizzare giocatore per giocatore la prestazione della squadra allenata da Di Francesco.

Le pagelle.

Alisson 6 – Non può nulla sul gol di Insigne, ma attentissimo in altre situazioni di pericolo verso la porta giallorossa. Ottima in particolare una parata sul finale di gara: tiro di Mertens (in fuorigioco, segnalato subito dopo) e colpo di reni pregevole per il portiere brasiliano bravo anche ad impostare.

Bruno Peres 5,5 – Insigne è un cliente difficile per chiunque e quindi gli va perdonato qualche errore in copertura. L’insufficienza è dovuta più che altro agli sbagli in fase offensiva: i cross in mezzo sono per lo più fuori misura.

Manolas 6 – Sostituito al 13′ del secondo tempo per uno strappo all’inguine, finché può il difensore greco sta alle calcagna di Mertens & co con assoluta diligenza. Pressoché nessuna distrazione per lui a fronte di un trio di brevilinei velocissimi e con un centrocampo che oggi ha fatto mancare il suo supporto in fase di copertura. Passa il testimone a Fazio 6 al minuto 58 che entra bene in partita beccandosi pure un cartellino giallo per fallo su Mertens. Poi addirittura una parata monumentale di Reina che gli nega la gioia del gol di testa

Juan Jesus 6 – Si temevano i suoi consueti black out mentali del difensore brasiliano e invece è filato tutto liscio. Assieme a Manolas, forse l’unico per rapidità in grado di tener testa ai 3 tenori azzurri non ha sfigurato anche se in occasione del gol sia lui che Manolas si sono lassciati imbucare centralmente.

Kolarov 6 – Un po’ sottotono, ma è normale per uno mai rientrato nel turn over. Nel secondo tempo prova anche ad impensierire Reina con un tiro dalla distanza e poi tenere a bada Callejon non è semplicissimo.

Pellegrini 6,5 – L’unico centrocampista sufficiente di oggi, prova a tenere viva la manovra e a recuperare qualche pallone dai piedi dei palleggiatori partenopei. Ma la sfida a metà campo è totalmente vinta dagli azzurri e lui al 33′ del secondo tempo vine rilevato da Gerson SV.

De Rossi 4 – Consegna ad Insigne il pallone praticamente davanti laporta difesa da Alisson. Lentissimo in fase di impostazione, eccede nei retropassaggi ed è visibilmente nervoso. Serata da dimenticare per lui.

Nainggolan 5,5 – Si adegua ai ritmi blandi dei compagni dopo una sfuriata iniziale. Corre molto (spesso inutilmente) e non riesce a vincere la sfida a metà campo col playmaker Jorginho. Nel finale  si accende la luce e il Ninja dà una gran palla a Under.

Florenzi 5,5 – Si preoccupa di dare una mano in fase di copertura al povero Bruno Peres, che veniva infilato da tutte le parti dal duo Gouhlam-Insigne ma si dimentica di essere stato schierato come esterno alto. Non ha mai impensierito Reina nè fornito cross interessanti ai compagni in fase offensiva. Da rivedere.

Dzeko 5,5 – Nel primo tempo è nervoso e falloso, se la prende con Rocchi per qualche episodio. Nel secondo si sveglia e sul finale stampa un tiro sulla traversa. Sicuramente non la sua migliore serata.

Perotti 6 – Specializzato nel saltare l’uomo, il mago del dribbling stasera non si è visto. Ha conquistato una punizione e poco altro.

Claudia Demenicacopyright-vivicentro

 

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