Ayrton Senna, 01 maggio 2020 | 26° anniversario della sua scomparsa

Mancano poche ore al 26° anniversario della scomparsa di Ayrton Senna. Il primo maggio del...

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Mancano poche ore al 26° anniversario della scomparsa di Ayrton Senna. Il primo maggio del 1994 Ayrton Senna, ci lasciava dopo un terribile incidente ad Imola nella maledetta curva del Tamburello, durante il GP di San Marino.

In occasione delle prove altri piloti avevano avuto degli incidenti, tra cui Barrichello (che però non ebbe lo stesso destino di Senna) e Roland Ratzenberger che morì sul colpo. Senna non voleva partecipare a quella gara che sembrava segnata, non sappiamo chi o cosa abbia convinto il campione brasiliano, forse il destino aveva deciso così.

Oggi abbiamo contattato il noto scrittore stabiese Carlo Ametrano che ogni anno si recava ad Imola, come da tradizione, per commemorare il noto pilota di Formula Uno Ayrton Senna, in quello che lui ama definire “il suo pellegrinaggio”.

Come ci aveva anticipato purtroppo quest’anno la cerimonia di Imola a causa dell’epidemia generata dal COVID-19 è stata annullata.

Il Coronavirus sta condizionando la vita quotidiana di ognuno di noi. L’annullamento della cerimonia non significa però, come ci tiene a precisare Carlo Ametrano, l’annullamento della serata presso l’agriturismo cantine Zuffa di Imola che sarà solo rinviato. In tanti avevano dato la propria adesione a questa cena dove ricordiamo sarebbe stato presentato anche un vino delle cantine Zuffa in onore dell’asso brasiliano di Formula Uno. Poteva essere l’ennesima occasione per fare, metaforicamente, un ritratto a 360 gradi del campione brasiliano, raccontato da chi ha conosciuto lui e la sua famiglia, un appuntamento a cadenza annuale che sarà rimandato quando la situazione sanitaria migliorerà.

A chi chiede a Carlo perché si sia legato forte ad Ayrton Senna, lui risponde:

“Che il fatto che a distanza di tutti questi anni tanti si ricordano ancora di Ayrton Senna dimostra che lui è stato un grande uomo prima di essere un grande pilota. Era il pilota che mi ha fatto emozionare di più in un periodo in cui ero giovane e seguivo molto il Circus della Formula Uno”.

Prima di chiudere l’intervista Carlo Ametrano vuole ancora una volta ringraziare Giovanni Petagna, tipografo sorrentino, e Gaetano Maresca, proprietario del ristorante Sedil Dominova e suo sponsor editoriale, per avergli regalato il sogno di realizzare il suo libro ormai conosciuto in tutto il mondo.

Se vuoi ascoltare l’intervista a Carlo Ametrano, basta cliccare sul player sotto:

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