Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Matera 1 – 1

La rete di Lisi regala alla Juve Stabia il pareggio casalingo contro il Matera, passato...

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La rete di Lisi regala alla Juve Stabia il pareggio casalingo contro il Matera, passato in vantaggio con il gol di Infantino. Al Menti finisce 1 – 1.

Campionato Lega Pro, girone C, 19/03/16, Juve Stabia – Matera 1 – 1

PODIO

Medaglia d’oro: a Francesco Lisi, che non smette più di stupire. Ancora una prestazione sontuosa per l’esterno ex Rimini, che evita la sconfitta alle Vespe quasi al fotofinish. La rasoiata mancina con cui il numero 11 gialloblè regala il pareggio alla Juve Stabia vale doppio, perché permette di continuare la mini striscia positiva, dando morale in vista del match contro il Benevento. Come sempre, da un mese a questa parte, è Lisi il più pimpante tra le Vespe ed è dai suoi piedi che passano tutte le azioni principali degli uomini di Zavettieri; nel primo tempo Lisi sforna cross a ripetizione per le punte ma nell’area di rigore avversaria, orfana dell’infortunato Del Sante, non c’è nessuno in grado di capitalizzare al meglio le giocate dell’esterno. La ripresa vede la Juve Stabia attaccare con maggior vigore ma il Matera si chiude a riccio, rendendo innocuo ogni tentativo degli stabiesi. La partita è bloccata e solo un lampo può risolverla, lampo che arriva con il sinistro diagonale improvviso di Lisi, che brucia le mani di Bifulco e fa impazzire di gioia la squadra gialloblù. Emblematica, circa la voglia di fare bene e la fame di Lisi, sono le giocate fatte di sola forza e pura caparbietà con le quali l’esterno, stremato dopo il pareggio, tiene palla cercando addirittura di ripartire alla ricerca del raddoppio.

Medaglia d’argento: a Kenneth Obodo, determinante in entrambe le fasi di gioco. La partita con il Matera non è di certo un match spettacolare in cui usare il fioretto, condizioni  dunque ideali per il Capitano delle Vespe, che a centrocampo domina gli avversari per fisicità e lucidità. Nonostante l’impostazione del gioco non sia la specialità della casa, Obodo mostra un’ottima tecnica individuale, uscendo più volte palla al piede dalla sua area di rigore e saltando gli avversari, tentando giocate rischiose ma ben eseguite. Nel momento di maggiore difficoltà delle Vespe, Obodo carica la squadra alzando fisicamente, con i suoi movimenti, il baricentro della squadra. Da apprezzare sono anche un paio di “sciabolate”, come direbbe qualcuno, con le quali il nigeriano apre il gioco in direzione Lisi. Proprio l’assist all’esterno è la ciliegina sulla partita di Obodo, che entra in area bruciando gli avversari sul tempo e scarica la palla alla sua sinistra, dove Lisi è pronto ad insaccare in rete. Azione di stampo cestistico o rugbistico che porta al pareggio strameritato delle Vespe.

Medaglia di bronzo: a Samuele Romeo, impeccabile nel ruolo di terzino destro. Scegliamo di premiare uno dei leader dello spogliatoio stabiese alla luce di una prestazione gagliarda e positiva. Il numero 2 non è forse appariscente o elegante nelle sue giocate difensive, ma nel primo tempo sono almeno due le chiusure decisive del difensore siciliano, che evita ai lucani il raddoppio che probabilmente avrebbe tagliato le gambe alla Juve Stabia. Aiutato anche da Cancellotti in posizione di esterno alto, Romeo si sente sicuro di sé e si spinge anche in fase offensiva, offrendo traversoni per gli avanti gialloblè. Nel complesso prova senza dubbio positiva per il difensore, che spesso incappa in qualche leggerezza di troppo ma che mette sempre il cuore per la maglia stabiese, ormai sua seconda pelle.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Stefano Maiorano, autore di una prova opaca. Il mediano stabiese incappa nella prima prova insufficiente da quando è tornato in campo, e non riesce a brillare per precisione e lucidità. A compromettere la prestazione del centrocampista ex Catanzaro, non è la fase di interdizione, ma quella di costruzione, nella quale Maiorano sbaglia più volte tempi e scelte di gioco. Il numero 8 nel primo tempo orchestra bene due ripartenze pericolose palla al piede, ma sbaglia la misura del passaggio, non vedendo compagni meglio posizionati e facendo perdere un decisivo tempo di gioco alla Juve Stabia. Ieri un po’ in affanno ma assolutamente indispensabile per le sorti della squadra.

Medaglia d’argento: a Sergio Contessa, ancora sottotono rispetto al Contessa che conosciamo. La stagione di alti e bassi della Juve Stabia trova il suo emblema in quella del terzino sinistro, che non riesce a trovare la continuità nelle prestazioni che ci si aspetta da un giocatore come lui. Contro i lucani, si contano sulle dita di una mano le volte in cui Contessa si sgancia per andare al cross, rimanendo invece spesso bloccato in zona difensiva, dove tra l’altro soffre il 4-3-3 veloce del Matera. Si spera in un rilancio contro il Benevento, avversario contro cui il terzino ha sempre fatto benissimo.

Medaglia di bronzo: Puntuale, come sempre, alla mala sorte. Incredibilmente anche la partita contro il Matera vede un punto fermo della Juve Stabia fermarsi a causa dei soliti guai fisici che sembrano non finire mai. Stavolta ad alzare bandiera bianca è stato Nicastro, costretto al cambio ed all’uscita in barella. Le prime indiscrezioni che parlavano di una forte distorsione alla caviglia sono state in parte ridimensionate da Lisi, a cui proprio Nicastro, ha detto di aver preso una semplice botta. A questo punto sarà fondamentale recuperare Del Sante in vista del derby con il Benevento; con Nicastro probabilmente fuori uso e Gomez che è incappato in un’ammonizione ingenua che lo porterà alla squalifica, al momento nel reparto offensivo c’è il solo Diop disponibile per la partita di mercoledì contro i sanniti.

Raffaele Izzo

Juve Stabia TV


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