Juve Stabia, il Podio Gialloblu della remuntada al Chievo Verona

Juve Stabia – Chievo Verona 3 – 2. Al Menti la squadra di Caserta in...

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Juve Stabia – Chievo Verona 3 – 2. Al Menti la squadra di Caserta in dieci minuti rimonta i veneti, a lungo vicini alla vittoria grazie alla doppietta di Djordjevic.

Decisive le reti di Forte, Troest e Mallamo.

PODIO

Medaglia d’oro: a Francesco Forte, l’uomo dei sogni salvezza della Juve Stabia. Ennesima dimostrazione di quanto sia ormai diventato un attaccante completo il ragazzo romano cresciuto nel vivaio dell’Inter, capace di tenere in affanno da solo l’intera retroguardia del Chievo Verona. Importantissimo il lavoro che Forte svolge per tutta la gara, stoppando e smistando palloni con grinta e precisione, senza mai perdere la pazienza per i pochi rifornimenti che arrivano. La gara del 32 svolta, come quella di tutta la Juve Stabia, nel finale quando con freddezza glaciale riapre la gara dal dischetto e dieci minuti dopo la chiude, spedendo in rete Mallamo. Diciassette reti senza giocare le prime del campionato in una che non fa dei servizi per le proprie punte la sua arma migliore: se continua di questo passo può segnare la storia gialloblu, anche più del suo illustre predecessore Sau.

Medaglia d’argento: ad Alessandro Mallamo, l’uomo giusto al posto giusto. Un famoso spot che recita “batte, forte, sempre” si adatta alla perfezione alle caratteristiche del jolly del centrocampo stabiese, capace di essere determinante in tutte le fasi di gioco ed i ruoli che nell’arco di una gara gli chiede Caserta. Mallamo danza sulla mediana, in cui è il più in palla del giovane trio stabiese completato da Mastalli e Calò, recuperando palloni e fungendo da instancabile motore per la manovra stabiese. Assaggiato a Frosinone il dolce gusto del gol, il 30 delle Vespe fa il bis nel momento in cui la fame conta più degli schemi e della precisione, bucando Semper con la conclusione che fa impazzire il gruppo gialloblu.

Medaglia di bronzo: a Magnus Troest, improvvisato opportunista dell’area di rigore. Non poteva essere quello svampito e goffo delle ultime gare, non poteva scomparire quando i duri come lui iniziano a giocare: il colosso danese riprende il suo posto al centro della difesa e con esso i panni di vichingo della della Juve Stabia. Essenziali e senza fronzoli gli interventi in chiusura di Troest, che non ha responsabilità sulla doppietta di Djordjevic ma che al contrario è attore protagonista nella rimonta stabiese. Suo il tap-in da attaccante consumato che rimette in parità la gara, concedendo alla squadra di Caserta il più bello dei finali come suo il ruolo di guida della difesa nel delicatissimo finale di stagione che attende le Vespe.

CONTROPODIO

E’ ovviamente chiaro come la gara della Juve Stabia sia stata viziata da qualche errore, su tutti quello macroscopico di Tonucci, ma questa sera preferiamo non dilungarci nel contropodio. I ragazzi di Caserta hanno offerto uno sforzo a tratti surreale per recuperare prima e poi vincere la gara; uno sforzo che copre anche gli errori commessi durante tutta la gara.

Juve Stabia TV


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