Juve Stabia, Il Podio Gialloblu del 2 – 1 col Pordenone

Per la Juve Stabia è amara la trasferta di Udine. Il Pordenone si impone per...

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Per la Juve Stabia è amara la trasferta di Udine. Il Pordenone si impone per 2 – 1 meritando la vittoria. A separare le reti dei friulani il pareggio su rigore di Di Mariano

PODIO

Medaglia d’oro: a Luigi Canotto, che con il suo ingresso elettrizza la gara della Juve Stabia. Nel bene e nel male è l’esterno uno degli uomini più determinanti tra i gialloblu, come conferma ulteriormente il match di Udine, spaccato nella ripresa dall’entrata in campo del 18 stabiese. Sull’out destro Canotto penetra in area con facilità ed al terzo tentativo conquista il bersaglio grosso del netto calcio di rigore che porta al momentaneo pareggio. Peccato averlo visto in campo solo per poco più di mezz’ora.

Medaglia d’argento: a Francesco Di Mariano, che trova primo gol con la maglia della Juve Stabia. Gara generosa dell’ex Venezia, che svaria su tutto il fronte offensivo fino a diventare punta più avanzata dello schieramento campano dopo l’uscita di Rossi. Freddo dagli undici metri nel trasformare il penalty dell’illusorio pareggio, il numero 8 delle Vespe mostra vivacità e grinta fino alla fine.

Medaglia di bronzo: ad Ivan Provedel, che vola anche contro la “sua” squadra. Altra prestazione solida per il portiere friulano, costretto ancora a raccogliere palloni dalla sua porta senza averne responsabilità. Dopo il pareggio della Juve Stabia l’ex Empoli è decisivo nello smanacciare con un intervento spettacolare la conclusione ravvicinata di Ciurria. Difficile chiedere di più all’estremo difensore cresciuto proprio tra le fila del Pordenone.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Fabrizio Melara, impantanatosi sul terreno pesante della Dacia Arena. Gara da dimenticare per l’ex Benevento, rilanciato a sorpresa tra i titolari da Fabio Caserta ma non in grado di offrire una prestazione significativa. Minime le iniziative dell’esterno sul fronte d’attacco, dove quasi mai arriva sul fondo, e palesi le lacune nella fase di copertura del gioco. Netto il ritardo con cui Melara “copre” la discesa mancina di Gasbarro, liberissimo di piazzare il cross per la testa di Gavazzi. Gara negativa quasi annunciata dopo tre mesi senza vedere il campo (ultima presenza il 9 novembre contro il Benevento) ed in una sfida difficile come quella di oggi.

Medaglia d’argento: a Denis Tonucci, tornato alla versione irriconoscibile di Cittadella. Lampante la responsabilità dell’ex Foggia nella rete che consegna la vittoria al Pordenone: sul corner di Burrai il 35 svetta in ritardo su Strizzolo consentendogli di colpire di testa. La gara incolore del possente difensore è lo specchio della fragilità della difesa stabiese che nelle ultime sette gare ha sempre subito almeno due reti a partita.

Medaglia di bronzo: ad Alessandro Rossi ed alla sua gara evanescente. Ennesima occasione sprecata per il centravanti di proprietà della Lazio, per cui si rivela troppo pesante l’eredità lasciata dallo squalificato Forte. Nessun tentativo indirizzato verso la porta avversaria, che resta un miraggio lontano nella sua stagione. Impietoso per la sua prestazione è il cambio di passo che la squadra innesca subito dopo la sua uscita dal rettangolo di gioco.

Juve Stabia TV


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