Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Catania 0 – 1

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PODIO

Medaglia d’oro: ad Alessandro Mastalli, galvanizzato dall’aria del big match. Prestazione da calciatore vero, maturo, del centrocampista stabiese, tornato versione golden boy per fronteggiare il Catania. Qualità, tanta, nella prestazione di Mastalli oscurata dall’ancor maggiore quantità messa in campo dal 24 della Juve Stabia: corsa, grinta, determinazione, atteggiamenti da leader (i richiami verso i compagni “più giovani” fatti nei giusti modi sono segnale di leadership) per un Mastalli che sta finalmente tornando ad essere il calciatore in grado di fare la differenza. In un match giocato a viso aperto da entrambe le squadre, ma non sempre bellissimo dal punto di vista tecnico, da segnalare la staffilata mancina con cui il centrocampista stabiese impegna Pisseri.

Medaglia d’argento: a Francesco Lisi ed al suo serbatoio senza fine. Nonostante l’esterno sin dai primi minuti spinga al massimo sull’acceleratore, nemmeno negli ultimi minuti sembra finire la benzina di Lisi, bravo a giocare praticamente a tutto campo nell’arco della gara. Tante le fiammate sulla fascia per il 23 gialloblù, che sfianca con il suo strapotere fisico tutti gli avversari che si trovano dalle sue parti. Per lui valgono le stesse considerazioni fatte per Mastalli: se la condizione fisica continua a crescere e la soglia di concentrazione resta alta, è un elemento che ha poco a che fare con la Serie C. Bisogna però dimostrarlo costantemente con prestazioni come quella di oggi.

Medaglia di bronzo: a Matteo Bachini, che supera a pieni voti l’ennesimo esame importante. Prova del nove superata per il giovane difensore, che tiene a bada senza affanni due “9” niente male come Ripa e Curiale, facendo certamente aumentare il rammarico di Lo Monaco, bruciato la scorsa estate dalla dirigenza della Juve Stabia quando l’approdo al Catania di Bachini sembrava ormai chiuso. Chiusure puntuali, atteggiamento roccioso, ottima intesa con Morero: Bachini è molto arrosto e poco fumo, un difensore essenziale ma sul cui rendimento si può, ormai, contare ad occhi chiusi. In costante crescita.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Carlo Crialese, non certo autore della sua miglior prova. Tanti, troppi, gli errori del terzino sinistro gialloblù, soprattutto in fase di appoggio e disimpegno, dove spesso manca l’intesa con i compagni. Da tenere a mente che l’assenza di una punta di ruolo non favorisce il gioco di Crialese, orfano della prima punta cui destinare rifornimenti; pur considerando questo aspetto non secondario, da Crialese, considerato uno dei migliori terzini della categoria, ci si aspetta molto di più.

Medaglia d’argento: a Giorgio Capece, la cui fase di regia non produce un gran film. Per compensare le defezioni offensive, Caserta sceglie di aumentare la qualità a centrocampo con l’inserimento di Capece, ma il numero 8 non incide appieno nella manovra stabiese. Non si registrano particolari errori nella gara di Capece ma se la velocità personale di gioco non è altissima, le giocate devono essere illuminanti e precise, cosa che però non avviene con i lanci del biondo centrocampista ex Cosenza.

Medaglia di bronzo: a Santiago Morero, non per la prestazione ma per i cartellini rimediati. Unico appunto da fare alla gara gagliarda del Capitano, che annulla l’ex compagno Ripa, è il modo in cui rimedia prima il giallo e poi il rosso. Ammonizione dettata da un fallo appariscente e non del tutto necessario, se non per far proseguire l’azione stabiese, commesso nella metà campo del Catania. Discorso molto più lungo meriterebbe il rosso che l’arbitro sventola in faccia a Morero a fine gara: ferme restando le proteste giuste, nei modi e nelle ragioni, del Capitano stabiese, un calciatore della sua esperienza, già “schedato” da un direttore di gara a dir poco permaloso, deve stare molto più attento negli atteggiamenti.

Raffaele Izzo

Juve Stabia TV


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