Viterbese | Taurino: “Vogliamo essere l’orgoglio della nostra città”

Roberto Taurino, allenatore della Viterbese, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di...

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Roberto Taurino, allenatore della Viterbese, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato con la Juve Stabia 

Viterbese | Taurino: “Vogliamo essere l’orgoglio della nostra città”

 

Roberto Taurino, allenatore della Viterbese, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato con la Juve Stabia in programma domani sabato 21 novembre alle ore 15 allo stadio “Romeo Menti”. La gara è valida per la dodicesima giornata del campionato di Lega Pro Girone C 2020-2021.

Le sue dichiarazioni, pubblicate dall’Ufficio Stampa della U.S. Viterbese sul proprio sito ufficiale, sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

Mister, come è andata la sua prima settimana di allenamento?

“I ragazzi hanno risposto in modo positivo. Ho visto un atteggiamento giusto ed è la cosa che mi premeva di più. In una settimana non si può trasferire un “credo” o un’idea ma spero di aver trasmesso entusiasmo, voglia e la consapevolezza che la squadra deve avere un’anima nel momento in cui scende in campo. Sono convinto che i ragazzi abbiano il piglio giusto per affrontare una partita con personalità e di lotta quando serve”.

Quali sono le sensazioni che ha ricavato dai ragazzi?

“Devo dire che il primo giorno è stato un po’ interlocutorio anche perché c’è bisogno di una conoscenza personale in primis. Ma devo dire che da martedì quelle poche cose che ho chiesto a livello di atteggiamento, le ho subito ritrovate in campo. E questo mi ha fatto molto piacere. Naturalmente questa squadra deve vivere di entusiasmo, coraggio e anche con un po’ di spensieratezza. In questo momento non dobbiamo fasciarci la testa per una classifica che sicuramente non è delle migliori ma è anche vero che il campionato è lungo e ci sono ancora tantissimi punti a disposizione”.

Ritiene compatibile l’utilizzo in contemporanea di De Falco, Palermo e Salandria a centrocampo?

“Per scendere nel tecnico ho bisogno di un po’ di tempo, ora posso dire le prime impressioni. Innanzitutto questo “problema” per domani non lo abbiamo perché Salandria e Palermo non ci saranno. Sicuramente sono tre buoni calciatori, in mezzo al campo sono quelli che hanno più esperienza. Sul fatto che possano coesistere al momento dico “ni”, nel senso che nessuno dei tre ha spiccate doti di inserimento. Sarebbe un centrocampo un po’ troppo statico ma vediamo, nel corso del campionato si possono trovare tante soluzioni alternative. Non credo che il modulo faccia la differenza, il mio compito è quello di mettere i calciatori nella loro “comfort zone”, ovvero dove rendono meglio. La stella polare deve essere l’equilibrio di squadra”.

Possibile fare un punto sugli infortunati?

“Vedrete la lista dei convocati ma, di fatto, mancheranno Salandria e Palermo. Dalla settimana prossima tornerà in gruppo Bensaja. Besea è a disposizione, si è allenato abbastanza bene e può ambire ad una maglia. Anche Simonelli si aggregherà al gruppo la prossima settimana, speriamo di averlo per la prossima partita almeno per uno spezzone. Urso sta molto meglio e valutiamo di giorno in giorno se inserirlo in gruppo”.

Avete lavorato in settimana sul rapporto centrocampo-attacco?

“Della Viterbese che è stata preferisco non parlare per grande rispetto verso chi mi ha preceduto. Sicuramente non abbiamo tanti centrocampisti di inserimento, vediamo di ovviare. Si può pensare anche di cambiare qualcosa nel modulo, lo vedremo più avanti. Questa settimana non volevo mettere troppe nozioni nei ragazzi perché, a mio avviso, per giocare a calcio bisogna essere sereni mentalmente. Non ha senso dare subito cento nozioni diverse, altrimenti si rischia solo di fare confusione. La squadra è giovane e non va appesantita ma bisogna anche essere realisti e dire che abbiamo bisogno di punti. Non ci sono campi impossibili e squadre imbattibili. L’unica cosa che domani non posso accettare è avere una squadra scarica mentalmente. Poi se la Juve Stabia meriterà di vincere ne prenderemo atto ma voglio tornare a casa con un dato, cioè con una squadra vogliosa di lottare”.

Ipotizzabile una variante con Bezziccheri tra le linee per supportare le due punte?

“È stato fatto a Monopoli e la Viterbese è tornata con un punto. Poi non so cosa chiedeva nello specifico l’allenatore ma sicuramente può essere una delle soluzioni. Al di là di questo io spero di ritrovare al più presto Simonelli, un calciatore che ho potuto vedere solo in video per ora. A mio avviso è un giocatore con qualità importanti e ho un’idea di farlo giocare più avanzato”.

Le due punte, per caratteristiche tecniche, hanno bisogno di partire da lontano?

“Sono attaccanti che prediligono attaccare lo spazio e non sono portati a “venire” a dialogare con i compagni. Oggi il calcio è abbastanza complesso, non può esistere un giocatore che fa una sola cosa. Ho già chiesto loro qualche situazione, col tempo proveremo a migliorare questa capacità di raccordo nel gioco”.

Avete studiato la Juve Stabia?

“In lungo e in largo come penso facciano tutti. Sicuramente è una squadra con tanta qualità sia negli esterni che nel palleggio in mezzo al campo. Ci porterà ad una partita piena di fatica, bisognerà rubare palla con intelligenza occupando bene gli spazi. Sarà nostro compito provare ad amplificare i loro difetti e limitare i pregi”.

Ha in mente l’undici di partenza?

Ho alcune certezze e qualche dubbio. Ci sono ancora 24 ore per pensare. Speriamo in ogni caso di essere bravi nelle transizioni e di impensierire sempre i nostri avversari. Noi anche senza tifosi allo stadio dobbiamo percepire il calore della comunità: Viterbo ha una tradizione, ci sono persone che “soffrono” da casa. Dobbiamo imparare a vivere emotivamente quello che vive il tifoso. Vogliamo essere l’orgoglio della città. Va bene soffrire in campo ma speriamo di uscire vittoriosi dalla sofferenza”.

 

a cura di Natale Giusti

Fonte: usviterbese.it 

 

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