Juve Stabia, Branduani si racconta: Ricordo gli allenamenti con Ibra ma ora sogno con le Vespe

Il numero uno della Juve Stabia si confessa ai microfoni di www.GianlucaDiMarzio.com. Per Branduani il...

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Il numero uno della Juve Stabia si confessa ai microfoni di www.GianlucaDiMarzio.com.

Per Branduani il racconto degli inizi con l’Inter e delle nuove ambizioni che si tingono di gialloblu.

Queste le parole di Branduani:

“Le statistiche positive fanno piacere ma io penso solo a lavorare duramente e con la massima umiltà.”

“La massima serie è un’altra cosa, ci sono tante squadre forti. Anche la Serie B è un campionato molto equilibrato. Ma io ora sono concentrato sulla mia esperienza a Castellammare e voglio continuare a far bene con la Juve Stabia”.

“Il merito è di tutti, sia dell’allenatore che della squadra. Il centrocampo e l’attacco stanno facendo bene, anche in difesa siamo molto solidi e subiamo pochi tiri. Con Caserta lavoriamo molto sulla fase arretrata”.

“Questi numeri mi lusingano, ma è impossibile fare un paragone. Allison col Liverpool (numeri di imbattibilità simili) sfida tanti top club in Inghilterra ed è attualmente uno dei portieri più forti al mondo”.

“Quest’annata può scrivere la storia. Stiamo facendo qualcosa di grandioso. Vogliamo cullare il sogno fino alla fine e raggiungere la Serie B”.

“Ho completato tutta la trafila nel settore giovanile nerazzurro. Nel 07/08 con la Primavera ho avuto la fortuna di giocare insieme a ragazzi che poi si sono affermati come Santon, Khrin, Obi, Siligardi, Destro e Balotelli. Mario, però, era il più forte. Di un’altra categoria. Già in Primavera era pronto per fare bene in prima squadra”.

“Era un gruppo incredibile. C’erano giocatori del calibro di Zanetti, Vieira, Ibrahimovic e in porta Julio Cesar. Julio mi dava tanti consigli, così come agli altri ragazzi. Ricordo che ai tempi degli Allievi, come premio, a turno ci davano l’opportunità di allenarci con la prima squadra. E al termine di una seduta il brasiliano mi regalò i suoi guanti. Li custodisco ancora gelosamente”.

“Sono arrivato a Ferrara nel 2015. Eravamo in C e in panchina c’era Semplici. Dopo un’ottima stagione siamo saliti in B. A causa di un infortunio, però, sono stato costretto a restare lontano dal terreno di gioco per qualche mese e Meret prese il mio posto. Col senno di poi non avrei dovuto lasciare la Spal, è stato un errore”.

“Fra gli altri, anche Meret mi ha fatto i complimenti. Siamo rimasti in contatto e nei prossimi giorni ci vedremo per scambiarci gli auguri di Natale. Oltre ad Alex sento anche Belec, Bolzoni, Schiattarella, Lazzari”.

“Non sono un appassionato di social. Ho solo una pagina atleta su Facebook, ma nessun account. Neppure su Instagram. Preferisco trascorrere il tempo libero con mia moglie e mio figlio”.

“Siamo un gruppo molto affiatato. Fatto di grandi persone, prima che di ottimi giocatori”.

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