Fulvio Di Giuseppe: Foggia cinico, in casa non perde colpi

Nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”abbiamo avuto come ospite telefonico Fulvio Di Giuseppe di...

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Nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”abbiamo avuto come ospite telefonico Fulvio Di Giuseppe di Foggia Città Aperta che ci ha presentato la squadra pugliese in vista della partita con le vespe.

Queste sono state le sue parole.

Ciao Fulvio, parliamo di questo momento del Foggia che sta combattendo contro il Lecce per la vittoria del torneo, la distanza é davvero minima. Il Lecce in questo momento sembra  riuscire a mantenere questa distanza di sue punti:

Si adesso é una sfida a due, visto che il Matera sta perdendo colpi. In questo turno la Juve Stabia ha la sfortuna di incontrare il Foggia in trasferta, visto che nelle ultime trasferte la squadra rossonera non è stata proprio convincente come in altre occasioni, mi riferisco alle trasferte di Agrigento e soprattutto alla pessima prestazione di Taranto, mentre in casa si conferma schiaccia sassi ed anche contro il Matera aveva subito il gioco dei lucani nei primi venti minuti per poi riuscire a segnare tre gol nel giro di un quarto d’ora chiudendo la partita nel giro di pochi minuti. Se vogliamo fare una differenza tra la squadra di Stroppa con quella di De Zerbi, questo Foggia è anche più paziente soprattutto tra le mura amiche, e questo fa si che in alcune circostanze la manovra è si più lenta, ma si rischia di meno. In sintesi una squadra meno spettacolare rispetto allo scorso anno, però in certe circostanze si dimostra più cinica.

Per quanto riguarda i nuovi arrivati, nel mercato di gennaio sono stati portati a termine diversi colpi, tra cui Giuseppe Figliomeni. Ci puoi parlare proprio di questo calciatore, un ex gialloblù:

Figliomeni in realtà non si è visto tanto in campo, lui è utile soprattutto allo spogliatoio e lo dimostra anche nei saluti che riceve sui social anche da parte degli anziani del gruppo. In campo finora non ha dato molto apporto proprio perché è stato chiamato poco e niente in causa, potrebbe rilevarsi utile soprattutto per quanto riguarda nel finale di campionato, mentre per adesso si sta rendendo utile a dare una mano all’interno dello spogliatoio proprio per attenuare le forti pressioni che ci sono a Foggia. Per quanto riguarda gli altri acquisti, anche Deli sta facendo un grandissimo campionato. Di Piazza ha segnato una doppietta al suo esordio allo “Zaccheria” , per poi punire sabato scorso l’Akragas, sua ex squadra, fischiato da gran parte della tifoseria siciliana, ha anche esultato in occasione del gol togliendosi la maglia e probabilmente anche qualche sassolino verso i suoi ex tifosi che l’avevano fischiato delegittimando la grande stagione profusa lo scorso anno.

Domenica il Foggia cercherà di vendicarsi di quel 4-1 subito all’andata, seppur in Coppa Italia ha già restituito il risultato.

Sì l’auspicio è quello di restituire nuovamente il risultato anche in campionato, un po’ come ha fatto il Bari la settimana scorsa contro il Benevento che all’andata aveva subito un poker casalingo per poi segnare 4 gol anche in trasferta. Sicuramente all’andata fu una partita dove il Foggia non pervenne in quella circostanza, un po’ come a Taranto laddove il Foggia in pratica non è proprio sceso in campo. È stato umiliato in quella circostanza a Castellammare, ha preso una bastonata più che giusta per quello che si è visto in campo, tant’è che forse il risultato di 4-1 fu fin troppo poco rispetto alla superiorità che si era vista in campo. Bisogna essere obiettivi al cospetto di quel risultato. Fu una vittoria strameritata per le Vespe, adesso però a distanza di un girone sarà tutta un’altra partita. Sarà di sicuro uno spettacolo, lo Zaccheria già di per sè è bello, adesso con la chiamata a raccolta dei tifosi che é avvenuto già nell’ultima partita casalinga contro il Matera, e continuerà domenica con la Juve Stabia e poi subito a seguire lo scontro al vertice contro il Lecce. Presenti in 15’000 contro i lucani, altrettanti previsti anche contro la Juve Stabia, quindi il colpo d’occhio sarà bello e sicuramente spettacolare, al di la poi di come finirà l’incontro.

Ci puoi abbozzare una probabile formazione, chi dovrebbe giocare dal primo minuto?

Stroppa dovrebbe confermare la stessa squadra che è scesa in campo ad Agrigento anche perché costretto dai tanti infortuni, e ovviamente saranno adattati i terzini, Gerbo a destra e Loiacono a sinistra, anche se Rubin è in fase di recupero, quindi dovrebbe ritornare disponibile dal primo minuto. Con i centrali Martinelli e Coletti il centrocampo ha visto spodestato capitan Agnelli causa infortunio, con Agazzi e Vacca e soprattutto Deli acquisto di gennaio proveniente dalla Paganese che si sta confermando davvero un ottimo elemento. Il tridente offensivo che in quest’ultima giornata è stato composto da Sarno, Mazzeo e Di Piazza, con quest’ultimo un po’ sacrificato come esterno sinistro, con Matteo a giocare da punta centrale, attaccante che in queste condizioni risulta difficile da togliere. In corso d’opera viene anche variato lo schema e quindi sono tutti e due veri attaccanti con Di Piazza che si può anche accentrare come ha fatto contro l’Akragas riuscendo anche a segnare nel finale.

Il Foggia ha come obiettivo la vittoria del campionato e nonostante le 4 giornate di squalifica per i fatti i dovuti dopo la sconfitta ai play-off contro Il Pisa, adesso ci si è convinti che davvero che si possa conquistare questo primato?

Indubbiamente non è stato positivo iniziare il campionato con l’handicap di dover disputare quattro giornate a porte chiuse, nonostante poi le 6 vittorie di seguito. Piuttosto c’è stato il momento di calo nel periodo di dicembre, quello che adesso sta vivendo il Matera, noi l’abbiamo già archiviato. A Foggia abbiamo l’incubo dei play-off, chiaramente non abbiamo mai vinto, anzi sono state tante le cocenti di delusioni, e tra l’altro quest’anno con un meccanismo ancora più contorto diventa un campionato a parte. L’ambizione è di arrivare primi perché altrimenti poi si fa complicato, non oso immaginare la delusione che poi possa capitare qualora non si dovesse vincere il campionato. Sono convinto poi che il play-off perso nel 2007 ad Avellino in virtù del gol realizzato da Rivaldo, ha fatto sì che sia cambiata la storia di Foggia città, in quanto all’epoca c’era una cordata numerosa di soci foggiani, probabilmente più validi rispetto ai soci attuali e con un approdo in serie B probabilmente cambiava la storia della città, mentre invece poi pervenne anche il fallimento dopo qualche anno. In città c’era un alto entusiasmo, poteva sicuramente rappresentare una vittoria per la città, mentre purtroppo quel gol all’ultimo minuto ci ha rotto quel sogno. Adesso fino alla fine sarà anche una situazione mediatica molto avvincente dato che è anche molto sentita la rivalità sportivamente parlando con i salentini.

Che partita ti aspetti dalla Juve Stabia, secondo te vedremo una squadra demoralizzata, o viceversa una squadra che potrebbe “far male” in un certo senso?

La Juve Stabia è una squadra che va assolutamente rispettata, e lo ha dimostrato anche in occasione della partita di andata. Quando una squadra si trova in crisi, devi essere consapevole che da un momento all’altro può arrivare il cosiddetto scossone per riprendersi e soprattutto il palcoscenico dello Zaccheria carica anche gli ospiti e non solo il Foggia che gioca in casa. Sicuramente non ci sarà bisogno di trovare degli stimoli ma anzi lo Zaccheria darà un ulteriore impulso alle vespe per potersi esprimere al meglio.

In chiusura che rapporto c’è tra Stroppa e la piazza?  Un pezzo della tifoseria ancora non si è ripreso dall’addio di De Zerbi che si avuto dopo ferragosto, però adesso davanti ad un allenatore che è a ridosso della prima in classifica, con la squadra che è stata anche capolista per alcune giornate, non si può dire molto contro il tecnico. Quest’anno la squadra gioca meno spettacolare ma sicuramente con un approccio più cinico, infatti sabato ad Agrigento ne abbiamo avuto una dimostrazione, mentre magari lo scorso anno con meno cinismo probabilmente non si sarebbe vinto. Il ricordo di De Zerbi è comunque ancora molto vivo e non manca in città chi pensa che in caso di promozione in serie B possa ritornare nuovamente al timone dei rossoneri.

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