Foggia, la storia si ripete ma non lo è stato per la Juve Stabia

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Il Foggia non si iscrive al campionato di Lega Pro: un film già visto per chi retrocede dalla B ma non lo è stato per la Juve Stabia

Il Foggia, retrocesso in Serie C dopo la sconfitta subita al “Bentegodi” in rimonta contro il Verona all’ultima giornata di campionato, non ha presentato la domanda d’iscrizione al prossimo torneo di Lega Pro e non è riuscito quindi ad allontanare lo spettro del fallimento. La società era stata messa in vendita al simbolico prezzo di un euro proprio per evitare il fallimento ma nessun investitore si è presentato e molto probabilmente il Foggia dovrà quindi ripartire dai dilettanti.

Corsi e ricorsi storici direbbe Giambattista Vico. La discesa dalla cadetteria agli inferi della Serie C molto spesso in passato ha significato fallimento per la società che è rimasta coinvolta. E’ stato così appunto per il Foggia, appena retrocesso in Serie C, ma lo è stato in passato anche per il Latina e il Lanciano e dopo qualche anno dalla retrocessione anche per il Modena.

La Juve Stabia è stata in questo contesto una delle poche eccezioni che conferma la regola. Infatti grazie alla gestione societaria assolutamente perfetta da parte del patron Franco Manniello, la Juve Stabia, dopo la retrocessione in Serie C maturata nel torneo di Serie B 2013-2014 dopo ben tre anni di permanenza in cadetteria, ha centrato l’obiettivo playoff finendo quarta in campionato nel torneo di Lega Pro 2015-2016, non è entrata nei playoff solo nel campionato 2015-2016, mentre nei due successivi tornei di Serie C 2016-2017 e 2017-2018 (il primo con mister Caserta in panchina) ha per ben due volte bissato il quarto posto qualificandosi ancora una volta per i playoff promozione. Fino ad arrivare ai giorni nostri con il torneo 2018-2019 dominato dalla prima all’ultima giornata e conclusosi con il ritorno in Serie B delle Vespe in pompa magna dopo soli 5 anni.

Parafrasando un grande programma televisivo di successo degli anni ’50, il famoso “Lascia o raddoppia” di Mike Bongiorno, una Juve Stabia che non ha mai “lasciato” nel senso che non ha mai avuto problemi di fallimento incombente (se si eccettuano le difficoltà brillantemente superate nella scorsa estate), ma che ha addirittura “raddoppiato” centrando in Lega Pro l’obiettivo playoff per ben tre volte su quattro negli anni immediatamente successivi alla retrocessione e venendo eliminata agli spareggi solo grazie ad arbitraggi molto discutibili (vedasi le gare con Bassano e Reggiana).

 

a cura di Natale Giusti 

Juve Stabia TV


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