ESCLUSIVA – Capece: “Il derby ha un sapore particolare, volevamo la vittoria. Modulo? La differenza la fa l’atteggiamento”

Queste le sue parole a Vivicentro Giorgio Capece è arrivato alla Juve Stabia portando con...

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Queste le sue parole a Vivicentro

Giorgio Capece è arrivato alla Juve Stabia portando con se tanta voglia di emergere e fare bene con la maglia gialloblè. Avvio più che positivo. La redazione di ViViCentro.it l’ha raggiunto in esclusiva e queste sono le sue dichiarazioni:

Pagani, una vittoria importante: la prima della stagione in campionato. Tre punti fondamentali che rialzano in classifica…

“E’ stato un successo importante. Dopo il risultato negativo col Trapani avevamo bisogno di una boccata d’aria. Aggiudicarsi un derby ha sempre un sapore particolare, una gara molto sentita dai tifosi e da tutto l’ambiente. Tre punti preziosi che ci fanno ritrovare il giusto entusiasmo”.

Centrocampo a tre, con Mastalli e Viola: nell’idea generale sarebbe quello titolare. Come ti trovi con loro?

“Mi trovo bene con tutti e tre. Siamo una squadra costruita con diligenza, composta da elementi di prospettiva che possono tranquillamente giocarsi al meglio le proprie carte”.

Il modulo classico è il 4-3-3, spesso però si prova anche il 3-5-2. Secondo te, quale il più adatto alle vostre caratteristiche?

“Per caratteristiche il modulo che ci rispecchia è il 4-3-3; uno schieramento che esalta maggiormente la velocità dei nostri esterni, capaci di saltare l’uomo. Il 3-5-2, invece, è un opzione che il mister prova all’occorrenza. Alla fine, secondo il mio modesto parere, lo schema tattico è relativo, in mezzo al campo ciò che fa la differenza è l’atteggiamento”.

Rientra Viola dalla squalifica, quanto è pesata la sua assenza?

“E’ pesata, ma chi è sceso in campo al suo posto non l’ha fatto rimpiangere. Gigi è un giocatore di valore, ha delle qualità invidiabili in questa categoria. Il suo ritorno sarà fondamentale, ci darà una grossa mano”.

Ma con il Trapani cosa è accaduto nella ripresa? Il primo tempo fu tutt’altra storia…

“Nel corso del primo tempo abbiamo disputato una discreta partita. Poi, purtroppo, a causa del nostro demerito e della loro bravura, non siamo riusciti più a reggere il ritmo. Gli avversari hanno preso il sopravvento, giocando meglio di noi”.

Ex Cosenza, hai lavorato con Fontana, ex Juve Stabia, per poco tempo. Ti aspettavi il suo esonero e una partenza così al rilento?

“No, non me l’aspettavo. Fontana è un allenatore in gamba, molto preparato e competente. Nel calcio, però, contano i risultati; sono quelli a decidere il destino in panchina”.

Capece-Calò, Calò-Capece, Caserta vi alterna: ti pesa un po’ questo dualismo?

“No, non mi pesa. Il mister fa le sue scelte ed io mi metto a disposizione del gruppo”.

Una settimana di festa l’ultima: la vittoria contro la Paganese, ma soprattutto sei diventato papà…

“Diventare papà è stata una gioia immensa, indescrivibile. Sono stracontento di aver coronato una settimana bellissima con la vittoria di sabato”.

Cosa ti ha portato a scegliere la Juve Stabia? Avevi anche altre richieste?

“Sì, mi erano pervenute varie richieste. A Cosenza stavo bene, c’era anche la possibilità di rimanere, ma sentivo la voglia di mettermi in gioco in una piazza calorosa proprio come quella di Castellammare. Non ci ho pensato un attimo a venire qui”.

Come ti trovi in città? Ma soprattutto quanto ti manca giocare al Menti? L’hai assaggiato solo in amichevole e con pochi tifosi presenti…

“Mi trovo bene, Castellammare è una città meravigliosa. Il Menti mi manca tantissimo. Sembra di giocare sempre in trasferta. Siamo stati ad Andria, Catanzaro e poi Caserta, ma quest’ultima non può paragonarsi all’impianto di Via Cosenza. Ritornare nel nostro fortino sarà l’arma in più”.

E con il Racing Fondi per…

“Quella con il Fondi sarà una gara difficile, da non prendere sotto gamba. Loro non rispecchiano realmente i punti conquistati finora. Una squadra di valore, composta da giocatori d’esperienza, quindi, vietati cali di tensione”.

a cura di Ciro Novellino

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