Juve Stabia, quando è fondamentale avere un eccellente settore giovanile

Juve Stabia, quando è fondamentale avere un eccellente settore giovanile. Gran lavoro di Mainolfi e...

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Juve Stabia, quando è fondamentale avere un eccellente settore giovanile. Gran lavoro di Mainolfi e Amodio nel portare a casa, formare e poi cedere tanti giovani

Juve Stabia, quando è fondamentale avere un eccellente settore giovanile

 

Ancora una volta la Juve Stabia dimostra quanto sia fondamentale e soprattutto indispensabile avere un ottimo settore giovanile che ogni anno sforna giovani che vengono valorizzati al meglio per poi essere ceduti a cifre anche importanti che rappresentano ossigeno vitale per la società.

Gran merito di tutto ciò va sicuramente all’eccellente lavoro svolto negli ultimi anni dal responsabile del settore giovanile gialloblè, Saby Mainolfi, che lavora con grande collaborazione e in stretta sinergia con il direttore Roberto Amodio.

Da evidenziare soprattutto l’ottimo lavoro fatto nel portare a casa molti di questi ragazzi, evitando in alcuni casi che restassero nei settori giovanili delle squadre del nord che offrono indubbiamente maggiori opportunità, per poi formarli sia come calciatori che anche caratterialmente e infine cederli.

Il caso più lampante è quello delle cessioni dei classe 2002, Gianmarco Todisco e Vincenzo Della Pietra. Ceduti rispettivamente al Torino e al Genoa con la formula del prestito oneroso con riscatto a favore delle società acquirenti anche a cifre rilevanti che rappresentano un introito importante per le casse sociali.

Lo stesso Filippo Ghinassi, direttore sportivo della Juve Stabia, ha sottolineato stamane in conferenza stampa proprio il notevole apporto dei ragazzi della Primavera, classe 2002, aggregati alla prima squadra nella prima parte della stagione. Secondo Ghinassi se non ci fossero stati in avvio i ragazzi del settore giovanile, la prima squadra, a corto di rinforzi dal mercato nelle fasi iniziali, sarebbe andata in grossa difficoltà. Fino alla gara col Pisa l’apporto e il contributo dei giovani classe 2002 è stato a dir poco fondamentale. Basti pensare che nella gara di Coppa Italia con la Tritium erano ben sette i giovani 2002 in campo dal primo minuto mentre a Pisa sempre in Coppa erano addirittura otto.

Ghinassi non ha mancato di sottolineare l’importanza del settore giovanile della Juve Stabia: “Della Pietra e Todisco? Il loro passaggio a Genoa e Torino valorizza loro, la Juve Stabia ed il lavoro del nostro settore giovanile, risorsa importantissima per noi”. 

Ma Della Pietra e Todisco non sono stati casi isolati. Tanti altri i movimenti di mercato in uscita delle Vespette negli ultimi giorni di mercato a conferma dell’egregio lavoro di formazione e valorizzazione dei giovani da parte del responsabile Saby Mainolfi.

Infatti Picardi classe 2004 è passato al Napoli; Cimino classe 2004 al Cosenza; Di Serio (convocato nella Nazionale Under 15 nella scorsa stagione) classe 2005 è andato al Benevento; Saviano classe 2005 al Benevento; Schettino 2005 al Benevento; De Iulio 2005 al Benevento; Boccia 2002 al Taranto; il portiere Matteo Esposito (più volte convocato nelle Nazionali di categoria e aggregato anche in B alla prima squadra) è andato in prestito 2002 al Savoia; e infine La Monica 2001 è andato al Nola.

Proprio in virtù dei risultati conseguiti e dei successi del settore giovanile della Juve Stabia, è assolutamente auspicabile che la società stabiese investa maggiormente nelle strutture del settore giovanile e sui ragazzi che rappresentano una risorsa importantissima per il club stabiese.

 

a cura di Natale Giusti 

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