Juve Stabia, Mainolfi: “Stage terminati, giocheremo ancora diversi tornei. Sono già pronte le rose per il prossimo anno”

Le sue parole Il respondabile del settore giovanile della Juve Stabia, Saby Mainolfi, ha parlato...

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Le sue parole

Il respondabile del settore giovanile della Juve Stabia, Saby Mainolfi, ha parlato a Il Pungiglione Stabiese:

Un campionato importante non solo per la prima squadra ma anche per il settore con le eliminazioni dell’under 17 e della Beretti tutte nel finale: vogliamo fare un bilancio di questa annata, per quanto riguarda il settore giovanile, che fra l’altro dovrà fare conto con le cessioni di alcuni giovani, per esempio Annibale che viene ceduto al Parma di Stallone in prova con il Napoli?
“Siamo caduti tutti agli ottavi come la prima squadra, ma ci sta. Abbiamo cercato di costruire qualcosa per il futuro, soprattutto per quanto riguarda il settore giovanile e quindi ci interessava soprattutto valorizzare i ragazzi, dare una possibilità a tutti come è stato fatto a gennaio con Fibiano, Vecchione e Pistola e con Casella che disputerà la finale Beretti nazionale con il Torino la prossima settimana. Abbiamo ragazzi di prospettiva in giro e quindi va bene così, è stato un buon lavoro.”

Per quanto riguarda il silenzio della prima squadra, anche per leccarsi un po’ le ferite, ritieni che possa creare preoccupazione nell’ambiente? Hai sentito ultimamente il Presidente Manniello?
Naturalmente quando un presidente ha dei problemi e viene lasciato solo ne risente tutto l’ambiente. Ciò che posso dire è che per quanto riguarda il lavoro noi restiamo uniti fino al 30 giugno, stiamo portando a termine i tornei, abbiamo completato le rose per il prossimo anno per rispettare l’obbligo delle licenze nazionali: abbiamo lavorato per il futuro. Adesso bisognerà capire se il presidente riuscirà a ritrovare gli stimoli. Sia io che De Lucia, lo stesso Caserta, siamo persone che abbiamo dato e stiamo dando alla città di Castellammare importanza al livello di settore giovanile. Mi sono chiesto come mai poche persone di Castellammare vengono attratte dal calcio; ho chiesto se fossero attratte da qualche altro sport ma mi è stato risposto di no, quindi penso che una città di 70mila abitanti sia fortunata ad avere una società che è un fiore all’occhiello, perchè devo dire che il mister Caserta è stato un grande giocatore, ma ha dimostrato di essere anche un grande allenatore; il direttore Filippi è quel che è; Polito è stato anche lui un grande giocatore e ha dimostrato di essere un bravo dirigente; i giocatori che soprattutto in questo campionato ho avuto modo di seguire più da vicino hanno dato tutto per questa maglia. Nel settore giovanile abbiamo ricostruito una sorta di unione di intenti, siamo stati vicini alla prima squadra, come la prima squadra è stata vicina a noi molte volte. Abbiamo un ragazzo del 2002 che fa il terzo portiere. Abbiamo ceduto alcuni ragazzi a gennaio ed ora a luglio per far rientrare qualcosa nelle casse della società. Mi meraviglio come in una città come Castellammare di 70mila abitanti non ci sia nessuno che abbia preso a cuore questo progetto di cui si parla in tutta italia. So che le domande le ponete voi, ma in questo momento ne sto ponendo una io. Mi piacerebbe avere una risposta”.

Non ce lo spieghiamo neanche noi, anche se pensiamo alla mancanza del pubblico allo Stadio che sembra pian piano svuotarsi…
“E’ un peccato, perchè è come avere una sorta di gioiellino (e non prendersene cura, ndr). Mi chiedo quanti imprenditori del Nord, se Castellammare fosse in Veneto per esempio o in Emilia Romagna, avrebbero sostenuto la linea della squadra, che sono comunque linee importanti che puntano sul settore giovanile, linee che puntano ad insegnare la giusta mentalità ai ragazzi.
E’ un peccato che nessuno possa dare una mano. Io ci spero ancora, ma è una domanda che pongo a voi”.

C’è un giocatore in particolare, o uno per categoria di cui ti va di fare nome, che non sia uno di quelli che già sono andati via, al Parma al Napoli. Confermiamo che sono stati tutti bravissimi e sicuramente si impegnano tutti. Ma c’è qualcuno che dà la sensazione di poter arrivare a grandi livelli? Il “Casella” di turno?
Io ho avuto la fortuna, o la sfortuna, di aver cresciuto uno come Brignola… Ci sono 3-4 ragazzi del settore che hanno un gap diverso, se li nomino farei un’ ingiustizia agli altri. Posso nominare Matteo Esposito in quanto ha già vestito la maglia della prima squadra: un portiere del 2002, è alto 1,93 ed ha tutto per diventare qualcuno. Ha trovato dei dirigenti che lo hanno adottato come terzo portiere già da gennaio, si è allenato con la prima squadra, ha fatto panchina a Lecce, a Catania. Parliamo di un ragazzo che ha avuto la fortuna di avere questa dirigenza. Sarebbe un peccato rinunciarci, la società avrebbe il portiere del futuro”.

Non so se riesci a vedere la foto che abbiamo messo in grafica, ma è una foto scattata in inverno che ti ritrae con sciarpa e cappello. E’ stata messa anche per fretta, ma vedendola mi viene già da pensare e da chiederti: che regalo vorresti sotto l’albero?
“Innanzitutto quella foto mi fa sembrare più un capo ultrà che il responsabile del Settore Giovanile, ma poi è abbastanza fuori contesto con questo caldo. Ieri sono stato con la mia famiglia a Castellammare, sul lungomare, segno che io do tutto a questa città (anche il tempo libero, ndr). Per quanto riguarda il regalo sotto l’albero, per prima cosa vorrei che si procedesse all’iscrizione in Lega Pro al più presto, le rose sono pronte, i parametri e le regole da rispettare ci sono già; mi auguro che il Ds Polito possa fare 2-3 acquisti e che Filippi possa pensare già a tutte le trasferte; mi auguro di poter parlare di Serie B per il 2019/2020. Ai ragazzi dico sempre “non serve scendere in campo tanto per scendere”, bisogna scendere in campo per vincere, con rispetto per l’avversario. Noi siamo pronti, giocheremo ancora diversi tornei, ma le squadre della prossima stagione sono già state create. Volevo dire un’ultima cosa: al momento siamo concentrati sui tornei da disputare, quindi non faremo altri stage in questo periodo per visionare altri giovani calciatori“.

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