ESCLUSIVA – Scalzo: “Tifo Vespe per Mainolfi, un talento nel suo settore. Dal Fair Play alla serie A sfiorata”

Le sue parole Avere 47 anni e continuare a giocare a calcio, dopo una carriera...

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Le sue parole

Avere 47 anni e continuare a giocare a calcio, dopo una carriera importante che lo ha portato a sfiorare anche la serie A, raggiunta sul campo col Siena. Dopo 30 anni, Chistian Scalzo continua a segnare nella sua attuale squadra, il Massa Valpiana in prima categoria.

Segnare 140 gol in carriera, ma nel nome del fairplay ha dimostrato che contano i valori

“Si, è sempre stato un principio importante nella mia vita. Rispetto ed educazione sono cose imprtanti nel calcio e nella vita”.

Mi spiega cosa è accaduto?

“Eravamo sull’1-1, mancavano 3 minuti alla fine ma c’è stato uno scontro di gioco a metà campo: palla al portiere che doveva buttarla fuori, ma ha rinviato addosso a me, l’ho saltato ma ho avuto un blocco vicino alla porta e mi sono fermato. Avremmo vinto, ma non ho pensato a nulla. Ho fatto la cosa giusta”.

Massimo Rastelli, un calciatore oggi allenatore che conosce bene…

“Molto bene, un grande uomo anche lui. Un bravissimo allenatore. Subentrato a Cremona in un momento difficile e di adattamento. E’ fuori dalla zona playout e riuscirà a portare a casa la salvezza. Mio compagno alla Lucchese”.

E’ stato anche al Livorno, con Pea: quindi una sorta di collegamento con la Juve Stabia ce l’ha

“Sono stato chiamato questa estate da Fulvio quando avevo dato parola al mio club attuale. Ho iniziato a fare il vice a Livorno, ma ho rispettato la parola data e non potendo avere il doppio tesseramento ho rinunciato. Pea mi ha chiamato anche dieci giorni fa per propormi un incarico importante nel settore giovanile nella prossima stagione che sto valutando”.

Eh si, soprattutto perchè nelle Vespe c’è Saby Mainolfi, un altro nome familiare

“Tifo Vespe proprio per Saby, un fratello per me. Lo conobbi a Pavia, abitammo anche insieme. Proveniva dalle giovanile del Milan e aveva talento. Il suo percorso, però, forse era quello di riuscire a seguire le orme del papà e sta dimostrando di poter fare questo mestiere. Mi stupisco che le grandi squadre non si siano ancora accorti di lui. Merita tutto il rispetto di questo mondo. Spero di vederlo in una grande squadra o quanto meno in prima squadra alle Vespe”.

Una Juve Stabia che vola, in testa alla classifica con punti e punti e distacco da fare i brividi

“Complimenti, non me lo aspettavo. Io come tutti gli addetti ai lavori. Si lavora bene e bisogna solo togliersi il cappello, speriamo non mllino nulla a livello di testa. Possono solo gestire”.

La serie A, quella categoria che le manca: eppure col Siena l’aveva raggiunta

“Una nota dolente della mia carriera calcistica. Ho raggiunto con sacrificio la serie A col Siena, feci gol salvezza l’anno prima col Genoa. Ho contribuito a raggiungere la categoria ma Papadopulo e la società hanno deciso altro. Credo al destino e va bene così. Sono contento di quanto sto facendo, anche a livello dilettantistico. Giovani che possono crescere e sono al loro servizio”.

a cura di Ciro Novellino

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